LUNGRO IN FIAMME?

 

Nei primi mesi del 1563 Lungro, Acquaformosa e Mongrassano furono incendiate su  "ordinatione Regiae Curie pro bono pubblico".  La notizia � per me nuova, non avendo trovato alcun accenno nelle ricerche finora fatte e, pertanto, necessita di ulteriori accertamenti. Dal testo appare chiaro che a seguito dell'ordinanza del Regio Tribunale i tre paesi vennero  incendiati per il bene pubblico. Di quale atto cos� grave si erano macchiati?

Sarebbe interessante scoprirlo. Qualcuno vuole tentarci?

La notizia proviene da un Memoriale della Regia Camera della Sommaria di Napoli datato 6 luglio 1563.

 

IL DOCUMENTO

 "Magnifice Vir li dì passati per questa Regia Camera vi foro scritte lettere del tenore seguente videlicet: Magnifice vir per lettere di questa  Regia Camera espedite a XXII de settembre 1556 in partium 37 folio 115fu ordinato al magnifico Ascanio Arnone allora regio thesoriero de questa provintia che al magnifico Petro Antonio Sanseverino lassasse esigere mille ducati l'anno de pagamenti fiscali, per compra che ne fè da la Regia Corte Con patto de revendendo sopra alcune terre de questa provintia, tra le quale e l'Università de Acqua formosa, per annui ducati quaranta poi tarì uno et grani otto, et lo casale de Lungro per annui ducati cento. Et per altre lettere espedite a XIIII de Jennaro 1559 in partiunt II o fol. 112 li fo ordinato che al dicto magnifico Petro Antonio lassasse esigere altri annui ducati mille de pagamenti fiscali similiter per compra fatta da la Regia Corte sopra alcuni altri casali de questa provintia tra li quali foro Moccasano de San Marcho per annui ducati settanta cinco, et San SoSti per annui ducati quattordici come per dicte lettere più claramente appare. Et perche li mesi passati foro dishabitati et brusciati li ditti casali, de ordine de Sua Excellentia per lo ben pubblico de questa provintia. Et havendo il dicto magnifico Petro Antonio havuto recurso all'exellentia sua supplicandoli la refettione dele suprascritte quantità in essi casali assignate che in ttotum ascendeno a ducati ducento trenta uno tarì uno, et grani otto per anno: Sua Excellentia remese il memoriale a questa Regia Camera in la quale viste le scritture et intimato il Regio Fisco, et fatta relatione all'Excellentia Sua, in Collaterale Consilio estato provisto del tenor sequente videlicet:

Die XX� Decembris 1561 in causa magnifici Petri Antonii Sanseverini Baronis Sancti Donati, cum Regio Fisco super refettione annuoumt ducatorum ducentum triginti unius tarì unius, et grani otto solutionum, fiscalium sibi assignatorum per regiam curiam in casalibus sclavonnum, et albanensium, Acquae formose, Lungri. Sancti Sosti, et Mocrasani de San Marco ex habitatorum, et combustorum ordinatione Regiae Curie pro bono pubblico in partem maioris summe sibi vendite per ipsam Regiam Curiam ad rationem novem per centum cum patto de revendendo quandocumque pro ut clarius in memoriali continet visis attis, et instrumentis dictae venditionis iurium fiscalium et pattis in eis appositis fattaque relatione per regiam cameram illustrissimo et excellentissimo domino viceregi in Regio Collaterali Consilio referente magnifico Ll. J. D. domino Didaco de Scobar eiusdem camere presidente et cause commissario, auditoque regio fisco fuit per suam excellentia provisum, et mandatum quod dicto magnifico baroni fiat assignatio quantitatis sibi deficentis ex causa predicta super iuribus foculariorum, et sa1is aliarum terrarum eiusdem provincie Calabrie Citra, et expediantur per regiam cameram provisiones oprtune hoc suum. Didacus de Scobar, Ioannes Paulus Crespus magister attuarius, consensu Franciscus Palumbus pro notatore. Et perche da parte del dicto magnifico Petro Antonio Sanseverino nè se fa instantia per la esequtione del pre inserto decreto sopra li pagamenti fiscali et ordinarii de fochi et sali de le infrascritte terre de questa provintia. Parendone sua dimanda justa ve decimo et comandamo che li ditti anni ducati ducento trenta uno tarì uno, et grani otto de pagamenti fiscali che mancano al ditto exponente per causa della dishabitatione deli ditti quattro casali, de Acqua formosa, Lungro, Moccasano de San Marco, et San Sossi se li possa exigere, et fare exigere con suoi procuratori dal'Università de le infrascritte altre terre sue casali de questa provintia ciò e da ciascuna de esse la quantità come in pede de la presente vanno descritte terzo per terzo la rata contitlgente, in comenzando da quisto terzo de Natale VI indictionis inclusive in antea in li termini et tande debiti et statutj, et con tutte le prerogative et giurisditione con le quale e solita exigerla la regia corte. Et si per conto del dicto terzo vi trovassino haverne exatta quantità alcuna la debiati pagare al dicto exponente o al suo legitimo procuratore, comandamo con questa medesima ali sindici eletti et università deli infrascritti casali che debiano respondere, et pagare, li supradetti annui ducati ducento treata uno tari uno et grani otto de pagamenti fiscali al ditto esponente o al suo legitimo procuratore cioè ciascuna de esse quello che li tocca terzo per terzo como de sopra è ditto. Et non fati ne facciamo il contrario per quanto haviti et hanno cara le gratie de Sua Maestà et sub pena de onze cento la presente retinendone copia resti al presentante. Datum Neapoli il Regia Camera die XVIIII mensis Januarij 1563 Andrea Ponce de Leon, Didacus de Scobar, Ioannes Paulus Crispus magister anttuarius consensu Franciscu Palumbus pro notatore. In partium 14 fol. 249, le dette Università et la quantità che ciascuno haverà da pagare ogni anno al predetto magnifico Petro Antonio sono videlicet: Altomonte annui ducati vintiquattro, la Saracina annui ducati quarantta otto, Rogiano annui ducati quaranta doi tarì uno et grani otto, Santa Agata annui ducati decedotto, Motta fellone annui ducati trenta, Bonifati annui ducati trenta, Bellovedere annui ducati vinti, Bon vicino annui ducati dece, Grisolia annui ducati nove. Et perchè da parte del dicto magnifico Petro Antonio Sanseverino ne estato exposto, che li annui ducati trenta a esso assignati in lo casale de Bonifati non ce capeno tutti però che dicto Casale per la nova numeratione resta tassato in fochi cento quarantta uno. Per li quali li competeno pagare ducati ducento et ddudeci tarì quattro et grani doie per anno. Deli quali se ne exigeno li magnifici fuccari, ducati cento ottanta, et lo dicto magnifico barone, per lo priro assignamento ducati quindici, et cossì li restano in conto deli annui ducat trenta del secundo assignamento ducati decessette tarì quattro et grani doie, demodo che a complimento deli ditti trenta ducati li mancano annui ducati dudici et grani XIIII quali seli deveno supplire in li altri casali, contenti in le pre inserte lettere. Supplice provediamo alla indenmit� sua, et parendone tal dimanda justa ve decimo, et comandamo che exequento le preinserte lettere per li annui ducati decessette tarì quattro, et grani doie che al dicto exponente restano per lo ditto secundo assignamento. In lo predetto casale de Boni fati debbiati permettere che li restanti ducati dudeci et grani XVIII per anno ad complimento, deli trenta ducati ditto magnifico barone se li possa exjgere et fare exigere dalla terra de Sarracina per lo tempo passato che non li ha possuto exigere da Bonifati et cossi continuare per li terzi futuri che in tal modo vi saranno fatti boni in vostri cunti. Non fando il contrario per quanto haveti cara la gratia de Sua Maestà. Datum Neapoli in Regia Camera Summarie die VI� mensis julij 1563. F.To Andrea Ponce de leon, Didacus de Scobar"*

* ASN. Tesorieri e Percettori, Vol 3631/33, foll.23 r - 24r