Rivista d�informazione della Regione Calabria Anno IV, n.11, Novembre 2003, pag. 20 |
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Un pezzo d�Argentina tra gli
arb�resh� di Lungro LA YERBA MATE UNA TRADIZIONE ANCORA VIVA Venne introdotta dai primi lungresi emigrati nel Paese sudamericano |
di Alfredo
Frega
Alcuni
anni fa, trovandosi in Italia per ragioni di lavoro, una collega giornalista
argentina Hayd�e Isabel Bencini, naturalmente d�origine italiana, venne a
farmi una breve visita a Lungro, dove risiedo, soprattutto per conoscerci avendo
prima collaborato con lei solamente per via epistolare. Dopo i saluti di rito,
lei mi disse che mi aveva portato dalla sua terra un ricordo molto speciale. Man
mano che apriva l�involucro cercava di darmi una descrizione dell�oggetto,
dicendo che era molto in uso dalle popolazioni sudamericane. Avevo intuito cosa
era quel suo regalo. Non dissi nulla per non deluderla. Lo ammirai molto
apprezzandolo e chiesi altri particolari circa il suo uso. L�indomani volle
visitare la mia casa, ubicata nel centro storico della albanese Lungro. In un
angolo del soggiorno qualcosa la colp� perch� rimase ammutolita, sorpresa e
direi alquanto confusa. Le chiesi il motivo e lei timidamente mi indic� un
angolo della antica vetrina dove faceva bella mostra una piccola collezione di
quell�oggetto di cui lei aveva voluto omaggiarmi. Per farle tornare il sorriso
le spiegai cosa ci facevano a casa mia quegli oggetti. Cosa che cerco di fare
ora anche ai lettori di questa rivista che, si sa, viene inviata a tante
famiglie di italiani residenti in Argentina. Per la cronaca, nella stessa
mattinata lei registr� per la sua radio un servizio ed una
intervista che mand�
in onda con successo al suo ritorno a La Plata.
Una bevanda da cui � difficile distaccarsi. Dunque, quel oggetto serve per gustare un bevanda diffusissima in Argentina, ma anche in altri Paesi dell�America Latina. Si tratta del mate, come la chiamano i lungresi o yerba mate nella lingua originale. A Lungro � considerata una normale bevanda, la cui erba si trova regolarmente in vendita negli esercizi alimentari, con tutto il necessario per la preparazione e la degustazione. In Calabria la si pu� trovare solo a Lungro, si suppone. Nel resto dell�Italia la si pu� trovare a Genova, dove viene importata. �Il mate piace e non se ne pu� fare a meno�, dicono da queste parti, perch� � considerata un�ottima bevanda digestiva che sostituisce con dignit� il caff� e il the. Si dir� ma come mai solo a Lungro e non in altri centri della Calabria dove vi � stata una maggiore emigrazione in terra argentina? E� un mistero che affascina tutt�oggi. E� difficile poter dare motivazioni al riguardo, se non formulando ipotesi plausibili.
Come
� giunto a Lungro il mate. L�erba � stata
introdotta in Italia, ma dovremmo dire, pi� esattamente, a Lungro, dai primi
emigranti che a fine �800 ed inizi �900 in poi, avevano raggiunto le
Americhe. In particolare quelli approdati in Argentina, i quali inviavano
discrete quantit� di erba ai parenti rimasti quaggi� in cambio degli aiuti in
vestiario ed altro. Nelle fredde acque dell�Atlantico, solcate dai �bastimenti�,
come venivano chiamate le navi transoceaniche, questi pacchi si incrociavano con
quelli degli emigranti che spedivano chili e chili di erba mate e l�occorrente
per la degustazione. Una zucca secca vuota, spesso con l�orlo in metallo
semplice o nobile (argento od oro) che in albanese si � sempre chiamato �kungulli� e la bombilla
detta �bumbigia�, in metallo, con le due estremit� in metallo
nobile, la parte superiore per aspirare la bevanda e quella inferiore allargata,
bombata e con i necessari forellini di filtraggio
Come si prepara. La
maniera tipica e tradizionale di preparare il mate � un rituale e vi � una persona responsabile della sua
preparazione. Queste le istruzioni essenziali: versare due cucchiaini di
zucchero all�interno della zucca (kungulli),
aggiungere un pezzettino di carbone ardente (fingjilli) per aromatizzare il contenitore; inserire la cannuccia (bumbigia),
aggiungere il mate sino all�orlo,
due cucchiaini di zucchero e acqua quanto basta non del tutto bollente. La
bevanda � ora pronta per essere aspirata tramite la cannuccia. Questo
procedimento pu� proseguire fino a che siano stati utilizzati circa
due litri d'acqua. Esiste poi la possibilit� di preparare il mate in una
maniera differente, come il the, mettendo l'erba in infusione per qualche minuto
nell'acqua calda, e quindi filtrarla in tazza. Gli amanti del latte possono
anche preparare direttamente il mate con il latte caldo, invece che con l'acqua.
Il rito tradizionale del mate. Il fatto straordinario � che, ancora oggi a Lungro, il mate � preparato ed offerto secondo la tradizione delle popolazioni indios del Paese d�origine. Gli stessi gesti, la stessa ritualit�, le stesse occasioni e lo stesso modo di conversare. Forse anche il luogo ha qualcosa in comune: gli indios davanti le loro capanne, seduti attorno al fuoco, indispensabile per riscaldare l�acqua con la pava, e gli arbresh di Lungro, attorno al focolare o al braciere magari seduti sul ballatoio per fare le medesime operazioni. La sua degustazione avviene nell�ambito strettamente familiare (come dimostra la foto che pubblichiamo, in bn di Bruno Marco del 1972) e di vicinato (gjitonia) creando un legame simbolico tra quanti al momento partecipano alla ritualit�, che consiste nel far passare contenitore e cannuccia di mano in mano affinch� ciascuno possa bere la sua parte, comunque tutto il contenuto, con l�utilizzo della stessa cannuccia, osservando scrupolosamente ciascuno il proprio turno che � stabilito dall�anzianit� e dall�importanza delle persone presenti. Un rituale che rappresenta un momento di distensione e di riposo, di vita in comune, di scambio, di commenti e di opinioni. E� il momento in cui si gode la compagnia, si rinsaldano antiche e nuove amicizie, si da vita alla tipica �gjitonia arb�reshe�, quale senso di fraternit� e di solidariet� e si chiacchiera sui fatti e sulle persone del luogo. L�offerta del mate all�ospite, poi, simboleggia l�accettazione e la considerazione della persona stessa quale segno di benevolenza. Quindi l�invito a berlo � il benvenuto che si fa all�ospite al quale non � consentito, se non per forza maggiore, opporre rifiuto.
. I tempi per berlo? Ogni ora � buona, ma di solito la preferenza va nelle ore pomeridiane, le donne sono pi� tranquille e rilassate, dopo i lavori di riassetto della cucina.
Un
motivo in pi� per visitare Lungro. Quanti
avranno avuto la bont� di leggerci si chiederanno dove � possibile gustare il
mate venendo a Lungro. Nessuna delle famiglie in cui si avr� la fortuna di
essere ospiti vi sapr� negare la partecipazione a questo rito. Agli altri
visitatori occasionali non mancher� rifornirsi dell�erba mate, della zucca e
della cannuccia nei tanti esercizi pubblici di generi alimentari. Se vi trovate
nei ristoranti del luogo, a gustare la famosa cucina arb�reshe, chiedete pure
il mate a fine pasto, se fortunati, ve lo serviranno ben caldo.
La scheda di a.f.
L�erba mate (si pronuncia mat� in Argentina e m�te in Brasile). � una bevanda tipica dell'America latina, in particolare dell�Argentina che ne � il pi� grande produttore e consumatore. La pianta fu classificata dal naturalista francese Auguste de Saint-Hillaire nel 1822, ma il suo uso � conosciuto da secoli a molte trib� pre-Colombiane e perfino dagli Incas. I botanici lo indicano come the del Paraguai o the dei Gesuiti. E� una pianta del genere Ilex paraguariensis, con parecchie variet�, con foglie isolate, coriacee, lucenti, dentellate, con fiori raggruppati in piccoli mazzi producenti un frutto rossastro. Le foglie, disseccate e polverizzate, servono alla preparazione di un infuso diuretico, digestivo e stimolante del sistema nervoso e muscolare.
Hajd�e Isabel Bencini, giornalista argentina di origine italiana, vive e lavora a La Plata. Dirige varie pubblicazione tra cui il trimestrale �Dall�Italia 2000�; � corrispondente dell�agenzia giornalistica News Italia Press di Torino. Cura alcune trasmissioni messe in onda dalla Radio Nazionale dell�Universit� di La Plata. Di questo ateneo � titolare della cattedra di lingua italiana. E� rappresentante FAILP, la Federazione delle associazioni italiane a La Plata ed in tale veste partecipa ai convegni promossi soprattutto in Italia sui problemi degli italo-argentini.