(Kaciqo)
di Raffaele e di Caterina Pisarro, di Lungro (Cosenza) nato i11822, salinaro.
� Condannato a 8 anni di ferri dalla Gran Corte Speciale di Cosenza il 18 agosto 1851 per discorsi in pubblico tendenti
a spargere il malcontento contro il Governo, -e per aver fatto parte di una banda armata tendente a distruggere e
cambiare il Governo.
Ricevuto al Carmine il 18 gennaio 1852. Trasferito a Procida i 1� febbraio successivo. Il 26
febbraio 1858 condonata la pena. residuale, e lo stesso giorno inviato in Darsena
e quindi nella Gran Corte Criminale per essere liberato.
Prese parte ai moti del Giugno 1848 nella banda degli insorti di Lungro destinata, sotto il comando del capitano
Damis, alla difesa del passo di Campotenese, e collabor� alta distruzione del ponte sul fiume Cornuto.
Il 1859 arrestato, come altri, per misura di polizia; l'anno seguente pot� riavere l'impiego allo stabilimento
salifero.
Cess� di vivere a 83 anni il 15 febbraio 1905.
Da "Parliamo di Lungro"
(Brumballaqo)
di Angelo e Saveria Petricono, di Lungro (Cosenza), nato nel 1817, massaro.
Condannato a 30 anni di ferri dalla Gran Corte Speciale di Cosenza il 23 marz0
1852 per complicit� in attentato tendente a distruggere e cambiare il Governo avendo
combattuto in banda armata sotto il comando del capitano Damis alla difesa di Campotenese in giugno 1848.
Il 15 giugno 1852 la pena ridotta ad anni 15. Ricevuto a Nisida il 18 agosto 1852. Trasferito a Procida 12 giorni
dopo. Il 27 ottobre 1858 la pena diminuita di anni 4, e il 10 gennaio 1859 di altri 4. S'ignora cosa fu dopo di lui.
Da "Parliamo di Lungro"
(Ko��)
di Nicola e Irene Frega, di Lungro (Cosenza), nato nel 1827, calzolaio.
Condannato a 25 anni di ferri dalla Gran Corte Speciale di Cosenza il 23 marzo 1852 per complicit� in attentato (diretto a distruggere e cambiare il Governo, -per aver combattuto in banda armata al passo di Campotenese sotto
il comando del capitano Damis in giugno 1848, -per attacco con vie di fatto contro un individuo incaricato di un pubblico servizio, -e per detenzione di arma vietata.
Il 15 giugno 1852 la pena ridotta a 1 3 anni. Ricevuto a Nisida il 18 agosto 1852. Trasferito a Procida 12
giorni dopo. Il 14 dicembre 1858 la pena diminuita di 3 anni il 10 gennaio 1859 di altri 4 anni. Il 17 marzo 1859 in
Darsena e quindi liberato.
Da "Parliamo di Lungro"
di Aurelio e Teresa Fiumarelli, di Lungro (Cosenza), nato nel 1823, impiegato doganale.
Condannato a 25 anni di ferri dalla Gran Corte Speciale di Catanzaro il 20 maggio 1851.
Ricevuto al Carmine il 29 ottobre 1851.Trasferito a Procida 14 giorni dopo. Il 4 marzo 1856 contrasse
matrimonio con Erminia Iannarone.
Il 10 giugno 1857 in Darsena e di l� spedito in Prefettura di polizia per essere liberato.
Da "Parliamo di Lungro"
(Bat�turi)
di Basilio e Rosa Mattoni, di Lungro (Cosenza), nato nel 1818, farmacista.
Condannato a 25 anni di ferri dalla Gran Corte Speciale di Cosenza il 14 ottobre 1853 per complicit� in
attentato per distruggere e cambiare il Governo ed eccitare gli abitanti ad armarsi contro l'autorit� reale avendo
combattuto nella banda degli insorti di Lungro comandata dal Ca.pitano Damis alla difesa del passo di
Campotenese.
Il 12 dicembre 1853 la pena ridotta a 15 anni. Ricevuto al Carmine il 18 febbraio 1854. Trasferito a Procida 2 giorni
dopo. Il 6 luglio 1859 in Darsena, e quindi liberato per effetto del r. decreto del 16 giugno precedente.
Da "Parliamo di Lungro"
(Cinuciqo)
di Roberto e Serafina Cucci, di Lungro (Cosenza), nato nel 1822, sarto.
Condannato a 25 anni di ferri dalla Gran Corte Speciale di Cosenza il 23 marzo 1852 per complicit� in attentato diretto a distruggere e cambiare il Governo avendo
combattuto sotto il comando del capitano Damis alla difesa del passo di Campotenese in giugno 1848, -e per attacco
vie di fatto contro un individuo incaricato di un pubblico servizio.
Il 15 giugno 1852 la pena ridotta ad anni 13. Ricevuto Nisida a il 18 agosto 1852. Trasferito a Procida 12 giorni
dopo. Il 18 marzo 1859 la pena commutata in esilio perpetuo. Il 28 settembre 1859 in Darsena e quindi in
Prefettura di Polizia per essere liberato.
La sua libretta del Bagno porta il n. 8621. Cess� di vivere il 31 aprile 1875.
Da "Parliamo di Lungro"
di Nicola e Giulia Vaccaro, di l.ungro (Cosenza), nato nel 1815, salinaro.
Condannato a 25 anni di ferri dalla Gran Corte specia le di Cosenza il 23 marzo 1852 per complicit� in attentato
diretto a distruggere e cambiare il Governo avendo combattuto sotto il comando del capitano Damis alla difesa del
passo di Campotenese in giugno 1848, -per attacco contro un individuo incaricato di pubblico servizio.
Il 15 giugno 1852 la pena ridotta ad anni 13. Ricevuto a Nisida il 18 agosto 1852. Trasferito a Procida 12 giorni
dopo. Il 18 dicembre 1856 la pena residuale condonata. L '11 gennaio 1857 in Darsena e quindi nella Gran Corte
Criminale per essere liberato.
Al Sessanta segu� Garibaldi c prese parte agli avveni menti di Calabria e ai fatti d'arme successi nella linea
militare di S. Maria dal 1� ottobre sino alla resa di Capua. Fu congedato da soldato
il 12 novembre 1860. -
La sua libretta del Bagno porta il n. 8619.
Da "Parliamo di Lungro"
di Nicola e Rosa Conte, nato a Lungro (Cosenza) nel 1827, vaticale.
Condannato dalla Gran Corte Speciale di Cosenza a 25 anni di ferri il 14 ottobre 1853.
Il 12 dicembre 1853 la pena ridotta a 18 anni.
Ricevuto al Carmine il 9 febbraio 1854 e il 16 dello stesso mese nel Bagno di Procida. Il 18 marzo 1859 la pena
residuale commutata in esilio perpetuo dal Regno, e il 27 agosto 1859 la pena dell'esilio condonata. Il 21 settembre
1859 in Darsena e quindi alla Prefettura di polizia per essere liberato.
Da "Parliamo di Lungro"
di Diodati e Maria Stratig� di Verbicaro (Cosenza), nato nel 1806, civile. |
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Condannato a 25 anni di ferri dalla Gran Corte Speciale di Cosenza il 2 agosto 1853 per complicit� non necessaria
in attentati contro la sicurezza interna dello Stato.
Il 12 dicembre 1853 la pena ridotta a 15 anni. Ricevuto al Carmine il 18 febbraio
1854. Trasferito a Procida due giorni dopo, il 27 ottobre 1858 la pena diminuita
di 4 anni . Il 10 gennaio 1859 diminuita di altri 4. Il 6 luglio 1859 in Darsena e quindi liberato.
Prese parte attiva ai moti politici e militari nel Quarantotto in Calabria. Comand� una colonna di
militari della Guardia nazionale col grado di Ufficiale sotto la diretta
dipendenza del Capitano Damis, e si batte con valore a Campotenese e a Monte S. Angelo dinanzi a Castrovillari. Per tali fatti fu destituito dalla carica di Sostituto cancelliere di Lungro e
da quella di Sottocapo dello stabilimento salifero. Fu per molto tempo latitante essendo stato arrestato il 2 agosto
1853.
Nel Sessanta segu� Garibaldi col reggimento Calabrie, e fece la campagna del Volturno sotto il comando del
Colonnello Damis, lo stesso che era stato suo Capo 12 anni prima.
La sua libretta del Bagno porta il n. 10345.
Cess� di vivere il 29 settembre 1888.
Da "Parliamo di Lungro"
di Vincenzo, nato a Lungro nel 1810.
Condannato dalla Gran Corte Speciale di Cosenza il 23 marzo 1852 a 25 anni di ferri per attentato diretto a
distruggere e cambiare il Governo.
Il 15
giugno 1852 la pena dei ferri gli fu ridotta a 13 anni.
Ricevuto nello stesso anno nella galera di Procida, vi mor� prima de1 1854.
Da "Parliamo di Lungro"