Gregorio Galli 

Memoria sulla salina di Altomonte in Calabria citeriore

Napoli : presso Borel e C., 1828

(1^ parte)

 

L' oggetto di questa memoria è di far conoscere lo stato attuale della Salina di Altomonte in rapporto a quel che era, ed a quel che potrebbe essere. Quindi si dividerà nelle seguenti parti.

1o Si faranno conoscere i diversi progetti in varie epoche messi in campo.

2o Si darà un' idea geologica del terreno che la circonda.

3o Descrivendosi topograficamente se ne noteranno i difetti inerenti. al pessimo stato in cui trovavasi.

4o Si faranno conoscere i lavori straordinarii eseguiti.

5o Finalmente si dedurrà ciò che potrebbe farsi per migliorarne lo stato.

 

PIANTA

SEZIONE AB

SEZIONE CD

 

MEMORIA

SULLA

SALINA DI ALTOMONTE

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A R T. I.

Cenno storica sopra diversi progetti riguardanti la Salina di Altomonte.

Le cure del governo, intente sempre a perfezionare lo stato de' pubblici stabilimenti, non han perduto giammai di vista la importante Salina di Altomonte. Si è cercato in diverse circostanze migliorare lo stato deplorabile, nel quale tempi barbari, immemorabili, senza previdenza l'avean fatta cadere.

Dopo che con saggio accorgimento fu annessa tale salina all'amministrazione generale de' dazii indiretti. fuvvi spedito nel 1811 e poi nel 1814 il mineralogista signor Melograni ispettor generale delle acque e foreste, ad oggetto di proporre tutti que' ripari che lo stato caduco ed infelice di essa esigeva. Questo dotto naturalista ne vide fin d' allora coli occhio esperto i difetti inerenti e per riparare i disordini, a' quali si 'andava incontro proseguendo i mal cominciati lavori, propose fortificazioni ove il bisogno richiedealo; allargamento ne' siti angusti; regolarità nel cammino de' tagli; e finalmente, onde alla moribonda miniera dar vita, la apertura di un pozzo verticale, e di un cunicolo orizzontale.

Se da quell'epoca eseguiti, si fossero i progetti del Melograni, quali vantaggi al giorno d' oggi 'questo stabilimento non presenterebbe ? Nella spesa quale economia ? Qual opportuna regolarità nell'andamento de' tagli ? Qual sicurezza in fine contro la gran copia di acqua, che in diversi punti , oltre di aver consumato una quantità ingente di sale, rende ancora mal certi e mal sicuri i punti di taglio?

Le circostanze però de' tempi, la sorte generale de' buoni progetti, un poco di trascuratezza ancora per parte di coloro che eseguir doveano, cagioni furono del non essere stati essi curati. Malgrado le buone intenzioni de' superiori, si proseguì il taglio del sale or qua ) or là senza conoscersi ove givasi; poiché uno stabilimento sì fatto mancava di un piano geometrico livellato, e le vedute finanziere del momento prevalsero sulle vere economiche dettate dalla scienza. In tal modo la miniera anziché svilupparsi, sempre più di anno in anno si approfondì. L'aria in conseguenza, e massimamente ne' tempi in cui le colonne di essa quella pressione necessaria non aveano per essere continuamente in moto in alcuni siti, ed in ispecialità ne' più imi, si rendea irrespirabile, i lumi languivano, la respirazione de' travagliatori diveniva stentata.

Si reclamavano miglioramenti, e si discuteano progetti. Osservandosi intanto che la miniera, così proseguendosi, non potea aver più lunga vita, spedito fuvvi l'ispettore signor Thomas, perchè proponesse rimedii idonei a' mali esistenti. 

In fatto di miniere non poteasi disconvenire da' progetti dell' illustre mineralogista. Il signor Thomnas, forse conoscendo che questi per la loro natura ed estensione avrebbero richiesto lungo tempo, e molta spesa pel regio erario, cercò modificarli. Il pozzo ed il cunicolo di scolo , che dal primo eransi progettati doversi congiungere nel punto più basso della miniera (detto galleria fossa inferiore) furono dal secondo stabiliti quasi, sulla metà della miniera stessa ( detta galleria sopra cielo). In conseguenza di questa modificazione il cunicolo di scolo servir sol potea per la metà in sù, ed i liquidi che trovansi e percolano in livello inferiore , o con macchine apposite, o a schiena d' uomini avrebbonsi dovuto superiormente trasportare.

Questo secondo progetto non ebbe esecuzione. Fu discusso, fu modificato in parte, ma non sovranamente;approvato. L' utile vero , che arrecò allo stabilimento lo estraneo ispettore, fu quello d'ingrandire, e regolarizzare alquanto l'ingresso della miniera; e quindi una maggior colonna di aria vi circolò per l' interno, in maniera che si poté travagliare ne' siti ove era quasi irrespirabile, Regolarizzò ancora le gallerie di taglio, avvertendo di non abbandonarne alcuna o che sale si trovasse, o che questo fosse unito alla matrice detta volgarmente barda; giacchè prima vi era l' uso di non proseguire i tagli, quando ques§ta incontrasi; ma cercar sempre per quanto più si potea i filoni di sale: operazione che tende alla distruzione della miniera stessa. Fu anche suo consiglio di portar l'orizzontalità, ed in conseguenza lo sviluppo al più che era possibile.

Fu in seguito di altre discussioni che si spedì il direttore de' dazii indiretti signor Lamannis per dirigere tale stabilimento, e migliorarne lo stato. Questi sopra luogo riepilogando i diversi antecedenti progetti fece un rapporto, nel quale fra l'altro propose mettersi in esecuzioone le due aperture, verticale l'una orizzontale l'altra, a seconda delle modificazioni apportate dall' ispettor Thomas , ed a' 31 dicembre 1823 fu ciò sovranamente approvato. Ma come eseguirlo senza un piano geometrico, il quale indicar dovea il rapporto dell' interno della miniera colla superficie della sovrastante mezza costa? Come conoscere i punti ove cominciar doveansi i cavamenti del pozzo verticale, e del cunicolo orizzontale ? Un lavoro siffatto, indispensabile in una miniera, era stato più volte domandato senza conseguimento,

Nel 1824 a richiesta del Ministero delle Finanze quello dulla Guerra ordinò al Genio di spedir nella miniera suddetta, un uffiziale, a fin di determinare il punto sulla superficie della montagna che verticalmente corripondesse al centro della galleria sopracielo , e di coadiuvare nel pari tempo la esecuzione de' lavori straordinarii.

 

In gennaio 1825 vi fui spedito in commissione. Partii da Monteleone, e benché il mio incarico fosse il solo descritto, pure coll'oggetto di acquistare un' idea del terreno che circonda la miniera percorsi la strada per Belvedere, visitai le montagne limitrofe, ed in fine nel giro che feci per veder le saline abbandonata verso il mar Jonio, ebbi il campo di osservarne tutti, i contorni.

 

A R T. II.

 Idea geologica di Lungro, e sue adiacenze.

Giace Lungro (villaggio eretto nel XV secolo, tempo del rifugio degli Albanesi dai quali è abitato) nella provincia Cosentina del regno di Napoli sulla falda di monte Castagneto dalla parte di greco;  a 39.0 41' 9"di latitudine settentrionale, e 13.0 51' 24'' di longitudine orientale del meridiano di Parigi. Due valli _alquanto amene e fertili, per la prima delle quali scorre, il fiume Tiro che scarica le sue acque nel Coscile, e per la seconda il fiumicello che le imbocca nell'Esaro, lo serrano nella direzione di. maestro a scirocco. Finalmente a libeccio è circondato dalla. montagna di Acquaformosa.  

Il suolo in generale dal lato di levante e di, mezzogiorno è di argilla marnosa e di gesso: prosegue così girando fino alle cime più alte di Acquaformosa, che torreggia fra monti secondarii.

Sotto questi diversi strati ed a varie altezze si rinviene il muriato di soda, alcune volte ma ben di rado, in tutta la sua purezza, quindi scevro di matrice forte, e di color bianco-grigio; per lo più è accompagnato da strati diversamente inclinati di argilla marnosa; frammista a piccola quantità di gesso (a). Al contatto dell'aria (ed in alcuni rognoni vaganti s' incontra un. sale bianco-latte molto friabile, e che gli indigeni lo denominano formico (b). Se ne ritrova ancora una terza specie, ma in piccioli pezzi, e poca quantità, che pel color si accosta al bianco-latte, ma è forte, cristallizzato a lamine parallelepipede, detto comunemente lamelloso. La quarta forma finalmente, colla quale mostrasi tal fossile in questa miniera, è la sua perfetta cristallizzazione. S.'incontra il più delle volte dopo i filoni maestri di sal forte. Il suo colore è quasi simile a quello del cristallo, di cui ne ha. la trasparenza (c). 

A ponente e settentrione, essendovi monti primitivi, si riconosce in essi in diversi stati la marna scistosa; ora isolata, ora unita allo scisto-argilla secondario; cangiamento da notarsi, imperciocchè costantemente in natura si osserva, che tutto gradatamente progredisce. Questo scisto-argilla in alcuni siti è coverto da inviluppo calcare, e nelle regioni più alte si rinviene più puro, e si mostra nelle sue primitive forme, co' colori che lo  caratterizzano.

Finalmente si veggono a' greco-levante le colline di Saracena: esse sono di argilla scistosa scomposta, e di scisto marna bituminoso. Queste rocce, che secondo la scienza montanista , sono gl'indizii della presenza del carbon fossile, non ingannano l'occhio mineralogico; e di fatti  si è trovato del carbone in diversi siti di cavamento. Sarebbe da desiderarsi; che accurati esperimenti facessero conoscere l' utilità, che da tal combustibile si potrebbe fra noi ritrarre.

 

(a) E quello il sale che separato dalle parti impure va comunemente in commercio.

(b) Il sal formico rendendosi con l'attrito moltissimi pezzi raramente va in vendita.

(c) Questi cristalli di sale li lavorano a similitudine dell'alabaltro.