LUNGRO NELLO STATO ODIERNO
A colui, che voltando il tergo all' Ionio, spicca curioso lo sguardo al lato dell'Ovest, gli si presenta Lungro come un semicerchio sedendo alla base arenosa delle svelte colline. che s'innalzano a ridosso , tutte solcate a spessi burroni ingenerati in quelle localit� dalle piogge, che straripando a torrenti, scendono in vari punti dell'abitato. Lo spettatore si sente scorrere per le fibre un brivido di spavento nell'osservare tale pericolosa situazione da compromettere l' esistenza del Comune, se allo imperversare di qualche Uragano si aumentasse il volume delle acque.Esse invaderebbero a perpendicolo il paese, il quale rimarrebbe notabilmente danneggiato dai banchi di arena smossi dalla furia della tempesta. Eppure eran pi� previggenti i nostri antenati, che lungi dal permettere qualsiasi dissodamento, in queste scoscese pendici, sforzavansi anzi a tutta possa di promuovere il rimboschimento; quando che ora al contrario si permette ogni coltura, nulla badando al disastro che ci sovrasta. Una costante tradizione ritiene, che tutta quella strarupata distesa era coverta di alberi di alto fusto. Che nella erezione dell'antica parrocchia ora scrollata al suolo, e probabilmente nell'anno 1517 , tutto il legname inservito alla stessa fosse stato ivi reciso. L'ingordigia di fruire per pochi anni il prodotto della semina, spinse l' improvvida mano del contadino ad abbattere quegli alberi, del pari che atterrare con criminosa violenza in tempi posteriori la difesa della porticella tanto nella tangente Comunale, che nella quota del Barone. Rimosso quindi ai terreni il sostegno delle radici, dei tronchi e l' ostacolo, che al primo impeto delle piogge presentano i rami, le acque si precipitano con rapida violenza per le scoscese balze, ed involvono tra vortici le coltivate propriet�. -Alla medesima cagione fa d'uopo attribuire la frequenza dei fulmini nelle vicinanze del Comune, per cui da qualche anno si deplorano delle vittime immolate in spaventevol modo; poich� le cime degli alberi attraendo l'elettricismo, impediscono fino ad un certo punto l'agglomeramento, causa del fenomeno: ovvero operando da parafulmini, attirano la folgore obbligandola ad inviscerarsi nella terra precipuo serbatoio di questo misterioso, e formidabile agente della natura. Avviene quindi che le localit� prossime alle foreste o del tutto, od in massima parte sono preservate da un tale flagello.
Dal ritrovarsi il Comune ricinto da tutti i lati da private propriet�, ha impedito al fabbricato un maggiore sviluppo, talch� esso ha dovuto ampliarsi in altezza riducendosi a vari piani le esistenti abitazioni. Per questa cagione il paese non offre dei palazzi regolari in ordine ad una ben'intesa architettura, meno che nel prosieguo non si erigesse qualche d'uno di perfetta pianta.
Il terremoto tanto frequente, ed intenso nelle Calabre regioni � stato mai sempre innocuo per Lungro, in guisa che nelle svariate epoche che questo orrendo flagello ha rinnovato il suo distruttivo furore , neppure notabili lesioni si osservarono nei fabbricati.
Riflettono alcuni, che i profondi scavi della salina al sud-est del paese formino una barriera atta a sviare la corrente elettrica, e da ci� divergendo la comunicazione della scossa, resti il Comune preservato da ogni conseguenza luttuosa, mentre il movimento in esso si comunica per laterale diramazione. Altri, dal trovarsi le fondamenta s� di un suolo tra il secondario e di alluvione, ricco di materie conduttrici, ed in conseguenza di s� fatte condizioni speciali locali, l'elettricismo che ne deriva scorre rapido, e si trasmette non incontrando resistenza da superare. Ma comunque sia, l'inno della riconoscenza inverso all'Eterno deve posare incessante sulle labbra di noi tutti, confidenti nella speranza di rimanere preservati dalla sventura che ci minaccia per la situazione, in cui si trova il nostro Regno.......
Giace il Comune sotto il grado 39 e minuti 41' 9" di latitudine settentrionale, e di gradi 13 e minuti 51' 24" di longitudine orientale dal meridiano di Parigi.
La temperatura ordinaria di Lungro ascende nell'est� dal grado 24, al 26 "Term. Ream., e l'inverno abbassa dal grado 10, a 5" sopra il zero. Ma n� il caldo eccessivo oltrepassa il grado 27, n� l'intenso freddo discende pi� del 1, sopra il zero. L' uno, e l' altro per� di poca durata.
Strette, irregolari , e maltenute sono le strade interne , e la nessuna cura onde serbarle spurgate dal fango, che s'ingenera nei tempi di pioggia per la mancanza di lastricato, cagiona nell'inverno un umido intenso troppo nocivo alla salute, e ci� costituisce una causa potente, ed immediata delle malattie gastriche-reumatiche, le quali tanto infeste si rendono alla salute degli indigeni -Nell'estiva stagione sogliono svilupparsi le intermittenti, con predilezione nella classe dei travagliatori intenti alla coltura dei granoni, o astretti a dimorare nelle parti basse, lontane dal proprio territorio.
Da qualche tempo la diatesi Strumosa ( Predisposizione dell'organismo verso l'alterazione della tiroide: il gozzo - ndr) assunse uno spiacevole predominio tra questi abitanti, ed alcuni sostengono, ch'essa venghi causata dalla condizione dell'acqua potabile di cui si fa uso. Se questa cagione fosse vera, ed esclusiva, perch� lo Struma non ha spiegato la stessa potenza morbosa nei nostri antenati, ritenuto come permanente il principio che lo sviluppa? Fa d'uopo attribuirlo piuttosto alla nessuna previggenza nella scelta delle nutrici forastiere, alle quali spensieratamente si affida la lattazione de' bambini; oppure ai mezzi accidentali siano atmosferici, siano derivanti da fisiche condizioni a noi ignote. Quel che addolora si �, che il morbo resiste ad ogni soccorso dell'arte, e con una spaventevole consunzione distrugge la vittima che assale.
RENDITA DEI CITTADINI IN VARIE DERRATE
Grano tomola 8500 - Granone tom. 2900 - Germano tom.700 - Legumi diversi tom. 300 - Patate tom. 2000 -
Castagne tom. 800 - Avena tom. 3500 - Orzo tom. 500 - Seta libre 6000 - Vino barili 7000.
Appare da tale specchietto, che i comunali prodotti offrono oggid� una rendita non sufficiente a sopperire tutti i bisogni della popolazione (5.500 ab. ndr); ma fia d' uopo convenire, che nessuna speculazione commerciale vien trasandata appunto per supplire alla deficienza del necessario. I Lungresi desti d' intelletto, ed intrepidi imprenditori di ogni negozio, mantengono nel Comune l'abbondanza tanto dei cereali, che degli oggetti di lusso, e prestano opportunit� ai forastieri di rinvenire in esso le svariate derrate, di cui soffrono difetto. Oltre a ci�, non pochi proprietarii estesero la possidenza in cospicue tenute nei territorii di Altomonte , Firmo, e Saraceno, nelle quali introducono alla giornata le pi� cercate migliorie, che possa dettare l' agricoltura, in guisa che le piantagioni di olive, e di gelsi si eseguono senza sosta: le industrie di animali si aumentano non solo ad uso, e vantaggio della semina; ma ben'anche come gagliardo impulso della pastorizia, precipue sorgenti di certa utilit� , e vi � tutta la ragione di sperare, che si otterranno col tempo quei prodotti bastanti al comodo degli abitanti, e formeranno una risorsa per i vicini Comuni.
Io non s� se il grande Colbert, trascurando i benef�cii dell'agricoltura, onde imprimere una energica spinta alle manifatture, abbia procurato il maggior bene alla Francia: rammento solo che al presente lo stesso governo anima con possanza l' industria agricola, concedendo delle vaste lande ai nazionali, per renderle ubertose al ricolto di prima necessit�. Segno sicuro, che quel vasto reame non pu� restringere la pubblica economia alla sola vista manifatturiera, senza andare incontro ai disagi spaventevoli della mancanza dei cereali.
Le propriet� patrimoniali , e demaniali, che appartengono al Comune non offrono tale rendita da equiparare le spese necessarie all'amministrazione , e deve conseguirsi il supplemento dal dazio civico sul vino, e sulla carne. L' imposta per� � riuscita sempre onerosa ogni qual volta si � tentata appaltarla , o riscuoterla amministrativamente. Il regime della transazione si esperimenta pi� opportuno per le peculiari condizioni del paese, e per la veduta che la cifra da assicurarsi essendo tenue ragguagliata alla popolazione divisa per famiglie � poco, o nulla risentita.
Anticamente nel nostro Regno non adoperavasi altro mezzo, onde fissare le pubbliche imposte, tranne quello di ripartire l'esazione sulle persone , e s� gl'immobili. Ritroviamo in fatti nel corpo delle Leggi, che ciascuna famiglia contribuiva il testatico detto Capitatio, ed il censo gravitante s� i beni. Si afferma che in tempi posteriori, e precisamente nell'anno 1442 Alfonso I� avesse abolito il catasto o censo, e statuito il solo testatico o tariffa fissa di carlini 15 a fuoco, ma dopo non guari si fece ritorno all'antico sistema, e quindi in ogni anno era d' uopo rinnovare il catasto, in cui notavansi tutti i beni stabili con la rispettiva rendita: tutti i capi di famiglia tenuti al testatico: e tutti coloro i quali proventavano a mezzo dell'industria personale.
Vanta il Comune quattro professori di medicina e chirurgia , i qual i con solerte attivit� prestano pietosa cura negl'infermi, come del pari conta un numero non ristretto di avvocati, tre dei quali esercitano lodevolmente la giurisprudenza nella Capitale.
Il gusto per le svariate branche dell' amena letteratura, e per le speculative conoscenze � addivenuto in questi culti compatriotti una infrenabile passione , ed il loro ingegno si presta felice ad ogni ramo, che imprendono a studiare. Si discorre della filosofia con quel franco linguaggio, che ispira l' uso d'esser pervenuti a padroneggiarla con adeguatezza, e le stesse astrusit�, e sottigliezze Alemanne non sono di ostacolo al loro talento, onde vietargli a ben giudicare su i varii sistemi, che il genio della novit� ha slanciati nell'orbe letterario come parosismi febbrili dell'umana ragione. E ben ravvisano che se lo spirito ha vacillato per qualche tempo tra la verit�, e l'errore, il cammino della fede, e della religione imprese a scorrere novella curva, trionfando delle mostruose abberrazioni, che offerse all'intelligenza il panteismo sorto nelle Indie, e nell'Egitto; divenuto adulto nella Grecia; e mostratosi gigante nei nostri tempi in Alemagna , e nella Francia. La poesia, e la prosa sono maneggiate con seducente delicatezza, ed io f� voti al Cielo, che quest'animi gentili non sviassero dai loro studii, onde assicurare la propria rinomanza alla posterit�, e raffermare il decoro del proprio paese. Solo desidererei, ch'essi curassero al par di me la diffusione dei lumi, e che non si tarpassero le ali ai talenti dei giovanetti, li quali quando sono scorati dalla mancanza di chi imprenda a guidarli nella carriera dello scibile, sono astretti languire nell'ignoranza.
La lingua Albanese non si parla pi� con la purezza primitiva, e si pu� affermare, che assai meglio si mantiene tra connazionali stanzionati in Basilicata, ed in quelli altri paesi che distano a lunghi tratti dai centri commerciali , ed intenti soltanto all'agricoltura, ed alla pastorizia. Lo spesso e non interrotto contatto cogl' Italiani; la necessit� di adoperare la loro lingua quasi in tutti gli alti della vita, circostanza che obbliga apprenderla di buon ora e pratticamente, e come condizione esclusiva dell' insegnamento, ha alterato nell' interna struttura delle parole , e nella integrit� delle sue forme grammaticali l'idioma Albanese. Le voci conservate assunsero nel pronunziarsi la melodia dell' italiano, e quelle nuove introdotte, ritennero della loro origine, lievemente modificandosi. Abbandonata in parte la forma della primitiva, oSi � adottata quella della lingua appresa, che qual nuovo elemento , ha prodotto normale decomposizione; da cui risulta un linguaggio mutilato, il quale per riprendere nuova vita, converrebbe che ricevesse novella organizzazione. Difficile impresa , per non avere gli Albanesi una propria letteratura , in dove fosse consacrata nella sua purit� la lingua degli antenati, e ne impedisse lo sfasciamento coll'autorit� dei classici scrittori; ed essendo lor malgrado astretti ad affidarsi alla tradizione, questo mezzo addiviene quasi inutile, se si ha in mira di richiamare in vita un idioma nella sua pristina forma, ed integrit�. L'alterazione delle lingue deriva dalla natura umana e n'� principale agente l'uso mediante il tempo, ed il popolo, i quali estremi operano sulle favelle nel senso medesimo. Il popolo non bada come parla, e purch� esprima il suo concetto, trascura l' articolazione, e poco avverte se tralascia alcun elemento della parola.
L'alterazione prodotta dall'uso l� pi� sensibile specialmente nell'avanzata et� della lingua, allorch� pi� forte risente l'influenza delle abitudini popolari. Il complesso di queste circostanze operano col tempo una completa trasformazione dell' idioma, e l'azione rigeneratrice prosegue , ad onta che si tenti richiamarlo a quello della propria letteratura: ed ove manca questa tradizione letteraria come nell'Albanese, la trasformazione avvenne pi� sollecita, quindi senza tema di errore, possiam convenire che la lingua attualmente parlata sia quasi del tutto diversa da quella , che parlavano i nostri antenati all'epoca della di loro emigrazione in queste regioni.
Da "LUNGRO" di Domenico DE MARCHIS - 1858