Oreste Camillo Mandalari

L'ALBANIA

NELL'OPERA DI

ANSEMO LORECCHIO

(Roma 1939)

Parte 2^

 

 

    Bruxelles, Dicembre 1896

“Signor Vice-Presidente Anselmo Lorecchio.

“Mi è molto, grato potervi indirizzare, e come albanese e come filologo, le mie felicitazioni  per l'opera a cui avete dato mano: la Società Nazionale Albanese contribuirà a diffondere non soltanto la Grande Idea ma ancora, e segnatamente, il gusto per gli, studi albanesi.

“ln ogni epoca gli albanesi di Italia si sono studiati di illuminare i loro fratelli di là da Otranto, giacenti nell'ignoranza, Se l'Albania  possiede una piccola letteratura lo si deve eziandio agli albanesi di Italia….

 (firmato) Le Bey f. de Konitza Tépélen ”

 

 * * *

 

Bruxelles, 17 Gennaio 1896.

“Signore illustre compatriota Anselmo Lorecchio.

“ Se i pericoli dei quali il nostro sventurato paese è minacciato sono imminenti, non mancano nobili mani per suonare vigorosamente a stormo; la vostra bella lettera che mi avete inviato insieme con i vostri giornali che ho divorato,  mi confermano in questa idea.

(omissis)

"… Il nome di De Rada è la pietra di base dell'edificio letterario albanese; e la base è bella e solida; possa l'edificio elevarsi bello e solido ...

 (omissis):

"Nella prima mia lettera io vi parlava di Giuseppe Schirò. Ho letto le Rapsodie che egli ha raccolto e la bella  introduzione che le accompagna; questa pubblicazione mi è apparsa assai importante per la letteratura albanese...

(omissis)  

“ P. S. Vi auguro, in occasione del nuovo anno, ogni sorta di felicità, sopratutto quella di vedere, abbondanti, i frutti della nobile Crociata che voi avete intrapresa. Mi accorgo che ho dimenticato dirvi una folla di altre cose; vog1iate scusarmi...

(firmato) Faik f. de Konitza - Tépéleni ”

  

“… ebbe luogo in Corigliano Calabro il 1° Congresso Linguistico Albanese dal 1 a1 4 Ottobre 1895. Gli intervenuti e gli aderenti furono moltissimi, e vi erano rappresentate quasi tutte le colonie in Italia.

“Si gettarono le basi di una Società Nazionale Albanese …

“ Il cav. Anselmo Lorecchio è l’anima vera di questa nuova società, alla quale si è dedicato con entusiasmo giovanile, facendone sentire la voce e l’influenza in Italia e all’Estero, per mezzo di articoli che va pubblicando in vari giornali…”

Prof- Alberto Straticò, Manuale Hoepli di

Letteratura Albanese, Milano 1896. Nota a pag. 245.

  

"Signor Anselmo Lorecchio Vice Presidente della Società Nazionale Albanese.

Salonicco 24 dicembre 1896

“Pallagorio (Catanzaro) Italia

Signore, da fanciullo ho saputo che in Italia (Calabria e Sicilia) si trovano molti schipetari ed ho sempre desiderato mettermi in corrispondenza con qualche schipetaro d'Italia, che s'interessa per la Patria e che coltiva la lingua del suo popolo

“La fortuna  m'ha porto occasione di conoscere l'indirizzo della Signoria Tua per mezzo di  un amico di Monastir, perciò ardisco scriverti e ti prego di farmi conoscere lo Statuto della Società Nazionale ella quale sei Vice Presidente.

“ Non so con sicurezza: quale dialetto della nostra lingua mantengono gli schipetari d:Italia; io tì scrivo questa lettera in dialetto ghego, e spero che la comprendi, altrimenti in appresso ti scriverò in  dialetto tosko, o in francese, o in greco. Quanto alla lingua italiana io la capisco bene, però non ho facilità di scriverla.

“ Ho molta speranza che vorrai rispondermi e che vorrai adoperarmi in qualche cosa per il bene della nostra nazione. Ti saluto e mi dichiaro:

“Servo della Schipeteria”

“D.S. In separato foglio ti mando l'alfabeto di cui ho fatto uso in questa lettera”.

(Dall’albanese)

 

* * *

 

“Mio egregio cav. Lorecchio,

“Io Le sono indebito di moltissimi ringraziamenti per avermi fatto arrivare i suoi articoli pubblicati in vari giornali e le sue circolari a stampa; la mia. ammirazione per Lei ha sorpassato ogni limite, perchè ho potuto constatare che Ella si è votata alla nobile causa dell'Albania propugnando una politica, della quale in qualche particolare potremmo non essere d'accordo, non mai scompagnata dalla letteratura nazionale, che è la base della coscienza d'ogni popolo.

“La propaganda che Ella esercita con gli scritti tien vivo il sentimento delle nazionali tradizioni; e queste, rappresentando un passato illustre, son degne di un avvenire non meno illustre e non meno glorioso.

“I voti di tutti i nostri connazionali tengono dietro alle manifestazioni della Società Nazionale Albanese, della quale Ella è parte tanto importante.   

“ Oggi ho bisogno della Sua indulgenza e La prego di voler tollerare la lettura di questa lettera, apprezzandone la franchezza; che non dubito mi sarà corrisposta da Lei con franchezza eguale…

 

(omissis)

“…l'opera alla quale si è accinta la benemerita Società Nazionale Albanese è, senza dubbio, patriottica; è altamente nazionale e poderosa; ma è certamente irta di difficoltà che si possono e si devono vincere dal volere unanime di tutti gli illuminati connazionali di qua e di là dall'Adriatico, quando di tal numero fortunatamente fanno parte uomini come Lei, di ferrea tempra e d'incontrollabile volontà.

“ Il nostro venerato Gerolamo de Rada, tra tante altre benemerenze ha quella principalissima di avere scritto insistentemente e ostinatamente la nostra lingua, superando ostacoli di ogni maniera; e riconosco con entusiasmo chi suoi Canti di Milosao pubblicati per la prima volta in Napoli più di mezzo secolo fa, furono una rivelazione...

“Accetti i miei saluti, i miei incoraggiamenti per Lei e per gli amici e con ogni riguardo sono

“Devotissimo suo connazionale

“ X ……….

In  La Nazione Albanese, An. 1.

31 gennaio 1897, N. 2, pag. 6

 

* * *

 

Bucarest 2 febbraio 1897

“ Sig. Anselmo Lorecchio

 

Pallagorio (Catanzaro) Italia

 

“Signore, non trovo parole efficaci e cordiali per felicitarvi dell’aiuto che portate alla madre patria, dalla quale siete lontani da quasi 500 anni.

“ Il vanto della Signoria Vostra è  troppo grande, si che il potente Iddio, siccome pure in tutte le altre nazioni, avrà a rilevare la nazione nostra.

“Ponete timore in tutti i nemici della Schiperia; i quali vedendo nel buio la nostra schiatta e quasi sogno di morte, preparavansi a spartirsene i brani.

“Oggi la notizia della Signoria Vostra che vi siete levato dall'Italia per la mamma anta, la conforta; ed ascoltò già l’umana gente che l'Albanese ove che sia, la terra materna non dimentica, e vive tutto per lingua che succhiò col latte.   

 

“ Oggi dico la fama della Signoria Vostra risuona nelle orecchie di ogni schipetaro piccolo e grande, e pur giubilando e piena la bocca di lode, l’uno all'altro, annuncia aver noi pure i nostri fratelli del1'Italia; né siamo derelitti come dicono gli Slavi ed i Greci per l'intermezzo del loro Patriarca. I nostri fratelli d'Italia ci sosterranno, essi, i primi contro chiunque ci assalga….

“L'impresa della Signoria Vostra in poco tempo portò tanti germi nella nazione albanese, la quale vorrà scrivere il nome a caratteri d'oro in un  monumento che le resti presente finché mondo è mondo.

“Apprendo che voi siete in corrispondenza con Bruxelles, con Costantinipoli, con Monastir, con Elbassan, ecc.

“Il popolo.Schipeiaro e la Società Drita a mezzo dell'assemblea fa voti al Signore Iddio. perchè vi conceda salute, forza e vita lunga, affinché vi adoperiate anche in appresso per la grande opera del nostro risorgimento.

“Della Signoria Vostra

       “Servo della N azione

“N.N. NACIO

“Presidente della Società Drita”

(La Luce)

 

Come ognuno vede e constata il nome, lo zelo patriottico e l'opera del Lorecchio erano apprezzati, riveriti e tenuti nel dovuto conto fin da que1lontano anno 96 che segnava un brutto quarto d'ora per la Patria Nostra.

Ma in questa missione di scrittore italo-albanese, in questa sua passione di portare ausilio alla redenzione della sua Patria di origine: l'Albania, quale era il suo pensiero, quale era il suo programma, quale fu la sua attività, sia nel campo giornalistico e sia nel campo politico?

In questo interrogativo sta il tema de mio assunto, che svolgerò brevemente, riassumendo, sintetizzando, perchè ho sotto mano un ricco materiale, che non è possibile enumerare ed illustrare, in limite di breve ora e in una sola volta. Ritornerò sull'argomento (6).