A Sua Eccellenza FERDINANDO MARTINI Ministro della P.I.
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(Ultima pagina) AVVERTENZA I Signori, che ricevono in omaggio, il presente opuscoletto, avranno anche la nomina, dal Comitato promotore, di soci benemeriti della Biblioteca istruttiva di Lungro |
SCUOLA E LAVORO
Oggi che si riconosce la necessità di dare alle scuole elementari un indirizzo migliore, più pratico, più razionale, più efficace per l'armonico svolgimento delle facoltà psichiche, e per i bisogni della vita, le grandi idee dell'avvocazione delle scuole allo stato, dell'obbligatorietà dell'istruzione agraria, della fondazione delle biblioteche istruttive, della formazione dei piccoli musei pedagogici e del lavoro manuale, hanno acquistato tanto terreno da far credere che gli ideali degli educatori del popolo si tradurranno in, una bella realtà sotto il Ministero di sua Eccellenza Martini.
L'avvocazione delle scuole allo stato e l'insegnamento agrario dipendono dunque da leggi che il governo, presto o tardi, presenterà al parlamento, essendo le utopie di una volta diventate coscienza nazionale. Però il lavoro manuale, non hanno bisogno di legge per l'attuazione, basta la buna volontà del maestro, la cooperazione del R° Delegato Scolastico e del Sindaco. Infatti in diverse scuole sono state già introdotte queste riforme e vivono di una vita rigogliosa e ne dispensano preziosi frutti; i primi sono: l'abitudine al lavoro, l' osservazione e l' auto- didattica che dà la spinta al pensiero e fa miracoli.
Anche io, in Lungro, dove insegno da un quarto di secolo, ho tentato più volte di tradurre in realtà qualche mio ideale, ma inutili riuscirono i miei sforzi perché, da un lato mi vidi la mancanza di mezzi materiali e la prostrazione morale per infortuni, dall'altro corrotti e corruttori, avversari e nemici del bene pubblico m'impedivano fatalmente, la via. In mezzo a questi si scorgeva la persona, che aveva stretto dovere di stendermi la mano amica -Se queste persone avessero assistito alla creazione del mondo, quando l'Eterno separava la luce dalle tenebre, avrebbero detto, distruggete la luce, lasciate le tenebre.
L'esperienza ci dice che le idee più belle, più felici quando vengono contrariate da un partito, avversate per gelosia, spirito di parte, vengono trasformate, fallito il tentativo dell'attuazione, a paradosso, utopia, fantasia di mente ammalata. In questo caso la vittima non può ripresentarsi al giurì dell'opinione pubblica, già travisata, se il tempo non avrà mutato uomini e cose.
Il mal capitato maestro, avversato da un partito o da un Beniamino, viene deriso perfino se nelle passeggiate istruttive ordina agli alunni di fare come faceva Carlo Linneo per le sue ricerche, per il suo erbario, o se egli stesso vi si occupa con diligenza a raccogliere le cosette dei tre regni della natura che gli servono pel piccolo museo. Però, nonostante le derisioni, il buon maestro persiste nelle sue ricerche, ed ostinato come un Albanese alla presenza del Turco, dice fra sè: La volontà è potenza -fidiamoci a questa - La fede verrà anche al Turco, perché la luce è destinata a rischiarare le tenebre.
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Il pensiero in me di fondare la biblioteca era indomabile, e vedete, lettori, a quale mezzo mi sono valso per gettare la prima pietra.
Nelle p. p. vacanze del carnevale indussi i miei alunni di IVa e Va a imparare alcune commedie e dialoghi che feci recitare nel Teatro Scanderbeg; tre recite fruttarono 5o lire, nette, lire 42,10, che furono depositate nella cassa postale di risparmio, a favore della nascente biblioteca (libretto num. 42771, s. 40, a).
Una corrispondenza da Lungro all'Avanguardia, inserita nel n° 15 del dì 16 Marzo, dice belle parole e alla recita e alla nascente biblioteca. Riporto un brano
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" I piccoli attori, alunni della Va elementare, se la cavarono benissimo, e riscossero lunghi e meritati applausi: Mirandolina e Fabbrizio entusiasmarono a dirittura. Gli alunni di IVa classe, nella sfida di nuovo genere - specie di combattimento a domande e risposte -diedero ottimo saggio nella storia romana e nella geografìa. E tutti insieme, in ultimo, cantarono il benissimo inno degli alpinisti "
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" E noi ci congratuliamo sinceramente col Prof. Costantino Bellusci, che non trascura fatiche per raggiungere il suo, intendo e speriamo che ai suoi sforzi arrida felice e grande il successo. E lodiamo anche quei cittadini che 'hanno promesso aiuto ed incoraggiamento al Sig. Bellusci, stigmatizziamo con parole roventi tutti coloro che dalla benefica e civile istituzione si sono mostrati indifferenti o si sono dichiarati avversari. Ma la biblioteca si farà, perché le buone idee si fanno avanti e la luce è destinata a rischiarare le tenebre. Excelior!"
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Fino a questo momento non ho potuto formare il Comitato per l'impianto della biblioteca, perché dal 7 al 21 corrente Aprile, mi trovo qui a Cosenza, nella qualità di giurato. Mentre servo la Giustizia, nelle ore libere, così alla buona e in fretta e in furia scrivo queste pagine, che spero frutteranno qualche cosa alla nascente biblioteca e alla coltura dei nostri campi (leggete Ricchezze dimenticate).
Trovandomi qui ho avuto il piacere e la fortuna di..visitare quel fiore di galantuomo che è il Provveditore Cav. Silvio Jannuzzi. Egli, con quella sua proverbiale bontà, con quel candido cuore, aperto ad ogni opera che interessa le scuole e il bene pubblico, ha accolto favorevolmente la mia iniziativa per la biblioteca, e mi ha promesso non solo il suo valevole appoggio, ma anche dei volumetti.
I miei alunni e i padri di famiglia del mio paese leggendo si lusinghiere promesse, manderanno al venerabile e distinto funzionario mille benedizioni.
Ricchezze dimenticate
Oggi, che l'agricoltura interessa Governo; Provincia, Comune è cittadini, perché da essa dipendono strettamente la prosperità e la forza di una nazione, anch'io sento il dovere di cooperare; per quel poco che valgo, per il progresso della coltura dei campi, e non tralascio occasione alcuna per mettere a profitto le mie ricerche, la lettura di buoni libri di agricoltura, la pratica coi modesti agricoltori del mio paese.
Ricordo, pertanto a me stesso che l'Italia, per la dolcezza del clima e per la fertilità del del suolo era chiamata "il giardino dell'Europa " ma ora le nostre terre non rendono più come una volta, l'Italia, sventuratamente, non è più il granaio delle altre nazioni! Le altre nazioni colla forza della volontà sono riuscite a dare al loro suolo gli elementi mancanti, e da arido lo resero fertile; noi invece, fidando nella primitiva fertilità, come se questa non dovesse venire mai meno, non abbiamo pensato, per secoli e secoli, di restituire alle nostre terre gli elementi tolti con le non interrotte coltivazioni. Bisogna convenire, in Italia, e segnatamente in queste provincie meridionali, la concimazione dei terreni è trascurata o è mal fatta, e da ciò deriva unicamente la continua diminuzione dei prodotti del nostro suolo.
Le teorie dei nostri valenti agronomi, senza la opera delle persone intelligenti e pratiche che stiano in contatto col contadino e con l'agricoltore, rimangono sempre dottrine astratte, senza l'accettazione della maggioranza che ha forza di rendere le idee di pochi a coscienza nazionale.
.....( mancano pagine 10 e 11)
Tutti gli agronomi ammettono e l'esperienza lo afferma che gli escrementi umani costituiscono il migliore concime; e se non si generalizza l'uso è per causa degli inconvenienti che si presentano di raccoglierli e per il difficile maneggio. Questi inconvenienti nella Salina di Lungro si sono superati in parte, non col metodo Bettoni, ma con un altro suggerito dalla necessità.
Quattro operai sono incaricati di fare la pulizia nella miniera; raccolgono gli escrementi in apposite cassette, e li trasportano fuori,. versandoli nel vicino burrone, per essere trasportati al mare.
Chi ha pensato mai di fare in quei dintorni una fossa, una concimaia, una fabbrica di concime? Nessuno.
Questi contadini sanno i buoni effetti degli escrementi umani, ma siccome gli escrementi che vengono dallo stabilimento hanno circa il 10% di sale, così per l'antico pregiudizio desunto dal fatto di Barbarossa, il quale sparse sale nella distrutta Milano, in segno di perpetua sterilità, nessuno fa pensiero di appropriarseli. Il sale, dicono i contadini, danneggia le piante, lontani dunque da questo veleno dei vegetali.
Eppure in Inghilterra si fecero delle ricerche per scoprire delle miniere di salgemma per ottenere poi il cloruro di potasso.
Eppure la Salina di Lungro, al pari di quella di Staffut in Russia, contiene cloruro di potasso, unitamente al cloruro di sodio, al solfato di magnesie.
E l'illustre Cantoni osserva che la mescolanza di 4 parti di gesso ed una di sale, esercita un'azione fertilizzante efficacissima sul trifoglio, che produce così concimato, in modo straordinario. Si scorge perciò la necessità di istruire praticamente i nostri contadini, facendo vedere che il sale è direttamente utile alle piante dapoichè il cloro e il sodio si trova nei vegetali.
De Condelle dice che il sale somministrato a piccola dose è favorevole alla vegetazione; in ogni mille chilogrammi di concime ordinario bastano 2 o 3 chili di sale, e per ogni tre parti di fosfati d'ossa una di sale. Ora la salina di Lungro da circa 35 mila chilogrammi di escrementi umani all'anno col 10% di sale, cioè tanto quanto basta a migliorare in modo straordinario 1,750,000 chilogrammi di concime ordinario.
Cantoni osserva, e l'agronomo Aloe riporta nel suo prezioso manuale sui concimi che l'uomo è il vero consumatore della fertilità, poiché vivente, lascia disperdere e far portare dalle acque negli abissi del mare. i residui della propria alimentazione ed aiuta il disperdimento di molte altre sostanze, e morto, nasconde sotto terra e fuori della portata delle piante, quei fosfati che le piante stesse gli fornirebbero per formare le ossa.
In Lungro è la più importante miniera di salgemma, della quale si fa ogni giorno l'estrazione dello sterro e della materia impura, quella che contiene precisamente cloruro di sodio, di potassa ed altri sali utilissimi all'agricoltura e ad altre industrie. Queste materie si ammassano nel solito burrone dove l'acqua li rende limacciose e liquide; così ridotte vanno a disperdersi nel mare Jonio.
Escrementi di cavalli nella salina
Allo spiazzo dello stabilimento si fermano ogni giorno cavalli ed altri animali da tiro per molte ore, e gli escrementi che depositano, per circa 200 chilogrammi al giorno, non sono ricercati perché perché potrebbero contenere delle molecole di sale, e li lasciano pure misti nella polvere e letame, a disperdersi nel fanoso burrone.
Miniera di gesso vicino alla miniera salifera
Un chilometro circa distante dalla salina, nella contrada denominata Pettinaro, proprio dove è situata la casetta delle guardie di finanza, è una miniera inesauribile di gesso di ogni qualità.
La marna in Lungro
Proprio vicino all'abitato di Lungro, in un mio microscopico poderetto, sono enormi depositi di marna calcarea, argillosa e sabbiosa, proprio come si richiede per la concimazione delle diverse qualità di terreno. Fatta l'analisi della marna calcarea, l'ho trovata col 75% di calce.
CONCLUSIONE
Sterro e materie impure, dalle quali si avrebbe il cloruro di sodio, la potassa ed altri sali, lo Stabilimento potrebbe dare a tutta Italia e per la concimazione dei terreni e per le industrie diverse.
Escrementi umani solidi col 10% circa di sale, la salina potrebbe dare circa chilogrammi 35,000 all'anno.
Escrementi di cavalli lo spiazzo dello stabilimento potrebbe dare circa chilogrammi 40,000.
La miniera di gesso è inesauribile.
La marna è abbondantissima disposta a banchi. Dagli scavi fatti ho visto che potrebbe dare il comodo a tutti i richiedenti.
Il Governo con pochissima spesa potrebbe sta..ire, accanto allo stabilimento, una fabbrica di concimi chimici, e di concimi ordinari, per ogni specie di coltura, potrebbe incoraggiare, attivare una industria vetraia; si potrebbe iniziare la coltura del tabacco e delle barbabietole in un fondo adiacente allo stabilimento, di proprietà del sig. Costantino Cucci, oppure in un altro terreno sottostante al paese di proprietà del Sig. Ernesto Frega.
Il Governo non spenderebbe un centesimo per acquistare gli elementi di fertilità, per la materia prima dell'industria vetraria, o per fabbricati, operai, guardie di finanza, legname, ecc. ecc. Tutto troverebbe pronto nello stabilimento.