ACQUAFORMOSA: LA CHIESA DELLA CONCEZIONE
Dall'intervista di Papas Vincenzo Matrangolo rilasciata negli anni novanta agli alunni della classe V della Scuola Elementare di Acquaformosa. �Negli anni �80 il MINISTERO DEI BENI CULTURALI finanzi� il restauro della chiesetta. Durante lo scrostamento dell�intonaco rovinato furono intraviste delle macchie di colore. Furono sospesi i lavori e investita la SOVRINTENDENZA AI BENI CULTURALI DI COSENZA.
La Prof.ssa DI DARIO, specialista in storia dell�arte, stabil� che gli affreschi venuti fuori risalivano alla fine del 1400 o ai principi del 1500.
Gli affreschi sono molto preziosi perch�: sono abbastanza antichi, sono ben conservati, sono figure intere.
Questa fu una grande scoperta di carattere religioso, artistico ed anche affettivo in quanto si � risaliti al primo luogo di culto degli albanesi di Acquaformosa.�
La CHIESA DELLA CONCEZIONE, primo luogo di culto degli albanesi di Acquaformosa e testimonianza delle alterne vicende della comunit�, dalle origini ai giorni nostri, si trova nella parte bassa del paese.
La chiesa � stata costruita tra la fine del �400 e gli inizi del �500 dai primi albanesi venuti in Acquaformosa in un territorio che apparteneva al Monastero Cistercense.
La chiesa, allora larga 2,8 metri e lunga 5,6 metri, � stata realizzata secondo i canoni del rito BIZANTINO � GRECO, ma nel corso degli anni ha avuto alcuni mutamenti.
I primi affreschi, effettuati subito dopo la costruzione, rappresentano soprattutto SANTI ORIENTALI e la DEISIS.
Partendo da destra troviamo SAN NICOLA DI MIRA o di BARI ( le ossa del santo sono state portate dall�oriente a Bari intorno all�anno 1100); SANTA PARASCEVE MARTIRE, venerata nel rito greco; l�apostolo PIETRO, con le chiavi in mano, la cui testa � stata rifatta; a seguire c�era un altro santo che � andato perduto a seguito dell�allargamento della cappella.
Nella Deisis, cio� supplica, troviamo GESU� al centro con ai lati la THEOTOKOS (Madre di Dio) e GIOVANNI BATTISTA, mentre in alto c�� DIO.
Nella Deisis l�immagine di Cristo � scomparsa quasi del tutto a causa del tempo e dei lavori eseguiti. E� rimasta soltanto l�aureola e parte della fronte.
Nella parte bassa troviamo raffigurata la croce greca.
Nel secolo XVII la cappella � stata allargata di 2,2 metri ed innalzata. Sono stati aggiunti gli affreschi di SAN GIORGIO MEGALOMARTIRE e SANTA CATERINA di Alessandria.
Nel secolo XVIII la chiesa, con il periodo barocco e la conseguente tendenza ad usare gli stucchi, sub� una profonda trasformazione.
Infatti furono coperti gli affreschi e venne fatto, al centro della parete, un altare di tipo latino, sopra il quale � stata posta una tela raffigurante l�IMMACOLATA CONCEZIONE ed ai lati le immagini di SAN GIOVANNI EVANGELISTA e di una MONACA SANTA.
Nello stesso periodo � stato realizzato il soffitto in legno di castagno dipinto con motivi ornamentali.
Nella Chiesa sono inoltre custodite 17 statue lignee, provenienti dalla Abbazia Cistercense e risalenti al 1600, dove si custodivano le reliquie dei santi e dei martiri.