Presenze ecumeniche nella Chiesa di Roma I mille anni del monastero abbaziale dei monaci basiliani di Grottaferrata fondato da San Nilo di Rossano nel 1004. di Alfredo Frega
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A Grottaferrata, splendida
cittadina dei Castelli Romani, a 20 km dalla Capitale, sono in corso le
celebrazioni del millennio della chiesa abbaziale fondata nel 1004 dal monaco
calabrese Nilo da Rossano, cinquant�anni prima della divisione tra la Chiesa
di Roma e la Chiesa di Costantinopoli. E� un grande evento che interessa anche
la Calabria e precisamente la citt� di Rossano, detta la Bizantina, che ha dato
i natali al suo cittadino pi� famoso, Nilo. Sono coinvolte sia la Chiesa
Cattolica e sia soprattutto quella Bizantina. Infatti, l�Abbazia nullius dei
Monaci Basiliani � una delle componenti assieme alle Eparchie di Lungro (CS) e
di Piana degli Albanesi (PA), della Chiesa bizantina cattolica in Italia. Le
numerose iniziative e manifestazioni religiose e culturali hanno avuto gi�
inizio con una conferenza internazionale ecumenica "Italia-Romania"
svoltasi dal 24 al 28 settembre dello scorso anno.Il movimento monastico
orientale fondato da San Nilo, partito dalla Calabria, da Rossano Calabro e San
Demetrio Corone, ha il suo apice in Grottaferrata. Questo monastero di rito
bizantino, ancora oggi, testimonia con la preghiera quotidiana, da quasi mille
anni, l�unit� della Chiesa nelle sue molteplici tradizioni di spiritualit� e
cultura. E� un luogo d�incontro e di dialogo tra l�Occidente latino e l�Oriente
ortodosso, aperto a quanti vogliono vivere e approfondire la spiritualit� di
Bisanzio. A seguito del grande interesse per il Millenario di
S. Nilo (1004-2004), un apposito ufficio di coordinamento del millenario,
istituito dall�Archimandrita Esarca P. Emiliano Fabbricatore ha raccolto molti
progetti, proposte, suggerimenti tutti in corso di realizzazione. Il Comitato
per il Millenario S. Nilo e il Comune di Grottaferrata, con il patrocinio della
Regione Lazio, hanno potuto varare un ricco programma di eventi come importanti
conferenze a livello europeo. Nel gennaio scorso si � svolta la marcia dei
"niliani" da Grottaferrata a San Pietro, un pellegrinaggio che ha
voluto confermare i mille anni di obbedienza a Roma, nel rispetto delle proprie
radici. Tra le altre manifestazioni segnaliamo i "Mille anni di libri a San
Nilo", la mostra sul "Codice Atlantico" di Leonardo da Vinci,
restaurato nel famoso laboratorio dell�Abbazia. E� in corso di preparazione
il convegno aperto ai parlamentari europei, un incontro ideale tra S. Nilo e S.
Benedetto, patrono del vecchio continente. La lunga serie delle celebrazioni si
concluderanno il 31 gennaio del 2005.
L�Abbazia di Grottaferrata Era l�anno 1004 quando una comunit� di monaci provenienti dalla Campania chiese ed ottenne ospitalit� nel monastero di S. Agata sui colli Tuscolani. Questi erano i discepoli dell�Abate Nilo di Rossano, allora di rito bizantino-greco. Lasciarono quelle terre a seguito delle devastazioni saracene. S. Nilo era molto conosciuto per la sua umilt� e santit�. Il suo maggiore desiderio, raccontava il suo confratello S. Bartolomeo, era quello di trovare un luogo ospitale per i suoi monaci. Sui colli del Tuscolo sorgevano i ruderi di una antica villa romana, comunque gi� oratorio cristiano. Qui i Santi Nilo e Bartolomeo, secondo i biografi del tempo, videro apparire la Madonna ai quali chiedeva l�edificazione di un Santuario. S�inizi� ad erigere cos� il monastero e quindi la chiesa. I monaci per la realizzazione delle opere lavorarono per un ventennio. Nel 1024 il santuario risplendeva di marmi, di decorazioni sacre. Fu consacrato personalmente da Papa Giovanni XIX (romano dei conti del Muscolo). Fu invaso dalle truppe di Federico Barbarossa (1163) e nel 1241 fu saccheggiato da Federico II. Il Santo di Rossano, l�Abate Nilo, non vide mai la sua opera completata. |