MIRLLINDA E QENI
Mirllinda, nj� vasharele shum� e bukur, rrinej n� Shqiperit�, ket nj� faktori e vog�l.
Qo vasharele kish nj� kulish curniq �� ja thojin Tom. Vaiza bridh� nga her� me qenin e t� di ishin pjot har�.
Po nj� dit� i jati i tha s� bilis: "Sonde kem nisemi se t� vemi nd�Italljet, ket katundi ku nana kujdistron piakun. Mbjo trastin!"
Mirllindes i dispiqinej t� l�nej shpin, qenin e vet sa qanej.
Edh� kulishi n�ng donej t� ndafej ka zonja e tij e leh�nej. Tom, qen i sgjuar, u sheh, qetu qetu, mbr�nda ka trasta e vajzis.
Kur ish natin, Mirllinda e prindt e saj vane ka bregu dejtit ku ish nj� anij e viet�r si rramet.
U hiptin bashk� me shum� gjind� e rrijin ngusht� ngusht�. U nistin Vaiza tr�mbej pse ish nat�, binej shi e dejti ish i trubulluar.
Edh� qeni dridhej mbr�nda ka trasta pse i benej t� tim e i fjendasnej se anja kish gati t� mbitej, po rrinej qet.
Kur pra arrivuan nd�Italljet, skafistrat shkrakuan t�ikurit ket nj� breg ku n�ng ish njeri. Mirrlinda e prindt e saj u hiptin ket nj� autobus �i qell�nej ket katundi nanis.
Qindruan ket nj� shesh. Nana i prit.
K�tj� ishin shum� gjind� �� folejin gjuhin arb�reshe. Tom muarr vesh e p�nxoi: "Po u pruartim n� Shqiperit! U kuptonj �� thon�!"
Spiunoj ka nj� ver�z, pa nj� statue e tha: "K�t� �sht� edh� statua me hellmin me brit�. Kam shum� har�! U mbiodh�tim n� shpit!" Edh� Mirllinda gjegj�nej e ruanej me hap�t grikin, po rrinej qet.
Shkuan pirpara ket nj� qish �� kish derin hap�t e vajza i tha nanis:
"U e pe edh� n� Shqiperit nj� qish me ikonostazin si qo, pe edh� priftin me kamillafjonin mbi krje, po u venja ket moskea pse jam musullmane. M� p�llqen ki katund pse i gjet atirve ton�vet. Pra u kuptonj e mund fjas me tjert."
Arrivuan ka shpia e nanis, u lajtin e u vun t� hajin.
Tom, �� kish � e donej t� b�nej pish, duall ka trasta tur e baullisur. Mirllinda, kur pa kulishin, pat shum� har�.
P�staj zonja e nanis i spjegoj vaizis pse nd�Italljet jan katunde ne gjuhin dh� etnin arb�reshe.
Mirllinda, prind�t e qeni qindruan p�r ca mote ket ki katund e u gj�nd�tin mire. Vaiza e qeni bridh�jin ket sheshi me tiert f�mile, po kishin mall t� Shqiperis e t� faktoris e tire.
N�ng shif�jin herin t� prir�shin.
Mirlinda, una bambina molto bella, abitava in una piccola fattoria dell�Albania. Questa bambina aveva un cane piccolo che si chiamava Tom. La bambina e il cucciolo giocavano sempre insieme ed entrambi erano molto felici.
Ma un giorno il padre disse alla figlia: "Stasera partiremo per raggiungere l�Italia e precisamente il paese dove la nonna fa la badante. Prepara il bagaglio!"
A Mirlinda dispiaceva lasciare la sua casa e il suo cagnolino e piangeva. Anche il cane non voleva separarsi dalla sua padrona e latrava.
Tom, cagnolino molto intelligente, zitto zitto si nascose dentro lo zaino della bambina.
Di notte Mirlinda ed i suoi genitori raggiunsero una spiaggia dove trovarono una carretta del mare. Salirono insieme ad altri profughi e stavano stretti stretti. Partirono. La bambina aveva paura perch� era notte, pioveva ed il mare era agitato. Anche il cane tremava dentro lo zaino perch� aveva freddo e l�impressione che la nave stesse per affondare, ma stava zitto zitto.
Quando finalmente raggiunsero l�Italia, gli scafisti fecero scendere i profughi in una spiaggia dove non c�era nessuno. Mirlinda e i suoi genitori salirono su un autobus che li portava nel paese della nonna.
Si fermarono in una piazza. L� c�era tanta gente che chiacchierava in lingua arb�reshe. Il cane ascolt� e pens�: "Ma siamo tornati in Albania. Io capisco quello che dicono!"
Spi� da un buchetto dello zaino, vide una statua e disse: "C�� anche la statua con l�elmo cornuto. Che bello! Siamo tornati a casa".
Anche Mirlinda udiva e osservava meravigliata, ma taceva.
Passarono davanti una chiesa che aveva la porta spalancata e la bambina disse alla nonna: "Io l�ho vista anche in Albania una chiesa con l�iconostasi. Ho visto anche il prete con il copricapo in testa, ma io frequento la moschea perch� sono mussulmana. Mi piace questo paese perch� assomiglia ai nostri e perch� io capisco e posso parlare con gli altri."
Arrivarono a casa della nonna, si lavarono e si sedettero per mangiare.
Tom, che aveva fame e la necessit� di fare i bisognini, usc� dallo zainetto abbaiando. Mirlinda, quando lo vide, fu molto felice.
La vecchia padrona di casa della nonna spieg� alla bambina perch� in Italia ci sono paesi con lingua ed etnia albanese.
Mirlinda, i suoi genitori e il cane si fermarono per qualche tempo in questo paese e si trovarono bene. La bambina e il cane giocavano in piazza con gli altri bambini, ma avevano nostalgia dell�Albania e della loro fattoria.
Non vedevano l�ora di tornare.