IL TITOLARE DEL RISTORANTE SEQUESTRATO: HO RISPETTATO QUELLO CHE DICEVANO I TECNICI.
di Eugenio Marigliano
LUNGRO � Chi quel posto l�ha messo su con le proprie mani vive una situazione di incredulit�. Questa � la condizione di uno dei protagonisti dei fatti, il signor Gennaro Cortese, titolare del ristorante e pizzeria sottoposto giorni addietro a sequestro preventivo dell�autorit� giudiziaria. Pur avendo con s�, infatti, una certa mole di documentazione, atti e perizie tecniche di varia provenienza che riguardano l�edificio, oggetto in un primo tempo di indagini e successivamente di sequestro, e pur conservando rispetto della magistratura, gli riesce non facile capire perch� sia uno dei destinatari di avviso di garanzia.
�Premetto � spiega il Cortese � che quello che � successo mi ha tagliato letteralmente le gambe, vivendo la mia famiglia ed io di ci� che si ricava dall�attivit� commerciale, aperta ormai diversi anni fa con grandi sacrifici, pensando a giornate trascorse sotto la pioggia o addirittura la neve. Dopo un controllo dei Nas nel 2005, venendomi inibito l�uso della cucina, ho fatto richiesta al Comune perch� mi vendesse una porzione di terreno necessaria al ripristino della funzionalit� del locale. L�alienazione della porzione di terreno si � poi verifica ed � stata recepita anche in una deliberazione del consiglio comunale dell�epoca, che l�approvava senza alcun tipo di contrasto politico o amministrativo. Dopo il passaggio nell�assise municipale comincia la trafila negli uffici comunali e in vari enti per la richiesta dei permessi e delle diverse autorizzazioni. Pur incontrando qualche ostacolo o diniego riguardo ai permessi la costruzione ha un inizio e una fine dal punto di vista strutturale, ottiene un bel po� di autorizzazioni, � sottoposta a visite del personale dell�azienda sanitaria, ha dal Comune e da altri enti varie licenze sia per la ristorazione che per la vendita al dettaglio. Tutto ci�, insomma, che si ritiene necessario per l�avvio di un�attivit� commerciale. Dall�inizio della pratica alla conclusione dei lavori ho avuto come interlocutori tecnici, funzionari pubblici e amministratori locali. Credo sia l�insieme di figure con le quali avere a che fare necessariamente dal punto di visto tecnico e amministrativo quando si decide di costruire o ampliare un edificio. Io � conclude lapidario il gestore del Chiosco � preparo pizze, non costruisco n� autorizzo a edificare case�.