ARATRO E AVVOVATI FIDUCIOSI SUL RICORSO

di Eugenio Marigliano

 

Nessuna colpa e nessuna trascuratezza nel presentare agli uffici comunali la lista "L�Aratro", a dispetto di chi poteva supporre da parte dei candidati qualche forma di leggerezza. Lo precisa un aspirante consigliere Mico Cortese: "L�esclusione non � dipesa da un nostro errore, bens� da quello di un funzionario comunale che ha erroneamente autenticato una copia per gli atti del Comune e non l�originale da mandare alla Commissione Elettorale. Errare � umano. Noi siamo fiduciosi del buon esito al Tar. Sarebbe inconcepibile che buona parte dell�elettorato lungrese non potesse esprimere ci� che gli spetta di diritto: votare le persone che ritiene pi� indicate a risollevare le sorti del paese".

Quanto detto sopra � confermato in un comunicato pubblico della stessa lista, che aspetta il pronunciamento della sezione del Tar calendarizzato per il 9 maggio. Gli avvocati, che hanno mandato di convincere chi decide a sanare il vizio e consentire cos� una sfida a tre liste, mostrano ottimismo.

Le colpe dell�accaduto, ribattono unanimi gli esponenti dell�Aratro, sono da rinvenire in altri soggetti.

"Le motivazioni che hanno spinto la Commissione elettorale a decretare questa esclusione � si legge nel comunicato - non sono in alcun modo imputabili a candidati e sottoscrittori della lista, ma unicamente a disattenzioni ed errori commessi da alcuni impiegati addetti alle operazioni di autentica delle firme. In primo luogo, tranquillizziamo l'elettorato informandolo che ci siamo gi� attivati affinch� venga annullata l'esclusione tramite ricorso al Tar. Cos� come confermano i legali, incaricati di seguire il caso, la vicenda dovrebbe risolversi per noi positivamente".

Se l�Aratro comprende lo stato d' animo e l'amarezza dell'impiegato che ha commesso l'errore materiale, allo stesso tempo invita l�intera comunit� alla calma e al buon senso. Quest�ultima qualit�, notano gli esponenti della lista penalizzata, ha per� fatto difetto ad altri esponenti politici in lizza, pronti a far piovere sugli esclusi l�accusa di faciloneria nel presentare la lista.

"Siamo sconcertati per la disinformazione attuata da alcuni dei nostri oppositori politici che a parole assumono l' atteggiamento di difensori della democrazia e poi, di fatto, seminano accuse false e infamanti. Non capiamo come in momenti delicati come questo in cui la democrazia, quella vera, appare evidentemente incompleta, ci siano politici la cui prima preoccupazione � quella di mettere in giro notizie false, divulgando in paese l'idea di ipotetici errori commessi dai candidati in formalit� burocratiche o sciocchezze simili. � vergognoso che, invece di cercare il dibattito e il confronto, ci siano politici preoccupati in primis di speculare su una situazione per cui noi canditati siamo solo vittime".