GENERAZIONI IN DEBITO D�OSSIGENO

di Eugenio Marigliano

 

Non richiesto da nessuno di distribuire consigli, avendo un po� di spazio in questo sito, dir� qualche cosa ogni mese sull�attuale campagna elettorale, che tanto affascina quei lungresi, i quali poi nel corso dei cinque anni successivi dimenticano di essere opinione pubblica come invece dovrebbero essere.

Gli incontri pubblici a cui ho potuto partecipare di persona, dispiace dirlo, non si scollavano da una genericit� a volte imbarazzante. Parecchie delle relazioni lette le ricordo uguali a quelle ascoltate sia nel corso di serate di presentazione (un paio di anni fa) di un misterioso progetto denominato Forum del nuovo Centrosinistra lungrese sia nel corso di altri appuntamenti pubblici dell�autunno 2006 sempre nella suggestiva cornice dell�ex Dopolavoro di via Abbadia.

E dagli con la trasparenza, con la pubblicit�, con la legalit�, con l�efficienza, con l�efficacia, con l�economicit�, con la paura di avvitarsi in situazioni pericolose, con l�appello ad essere aperti a qualsiasi istanza. Tutto bene, tutto ottimo.

Ci� da cui, per�, si dovrebbe partire, e questo dovrebbero farlo soprattutto le generazioni pi� giovani, � partire da un�analisi storica e politica dell�interlocutore. In una parola dalla credibilit� di chi abbiamo di fronte. Siamo un paese piccolo, parliamo di elezioni amministrative, dovremmo conoscere nei particolari il palcoscenico locale.

Certo nessuno pu� scagliare la prima pietra, nessuno � uno stinco di santo. Ma una differente gradazione di credibilit� deve essere per forza la base su cui poter imbastire o rinunciare a certi tipi di alleanza.

Il metro di paragone, in non pochi casi, pu� essere anche facile. Basta per� che si abbia a mente un minimo di storia del nostro paese. Solo in questo caso sar� impossibile, per chiunque, autoattribuirsi immeritate patenti di credibilit� e correttezza politica.

Un esempio concreto, uno dei tanti, giova a chiarirsi.

Almeno negli ultimi tre anni, dalla prima all�ultima seduta di  tutti i consigli comunali (lo dico per testimonianza diretta), tutti gli esponenti dell�opposizione hanno chiesto in modo quasi ossessivo all�ex sindaco e alla ex giunta se ci fossero o no debiti fuori bilancio. Davanti trovavano in ogni occasione un perfetto muro di gomma che respingeva indignato ogni tipo di perplessit�.

Dimissionati sindaco, giunta e consiglio e insediato a settembre il commissario prefettizio, si rende noto alla cittadinanza lungrese che, allo scorso 30 di novembre, i debiti fuori bilancio (per ora non riconosciuti) assommano a oltre settecentomila (700.000) euro: circa 250 euro di debito in capo a ogni lungrese, dal pi� anziano al neonato. Credibilit� in questo caso: meno zero.