QUESTIONE OSPEDALE DI LUNGRO

Articoli di Eugenio Marigliano

 

AL VAGLIO DEI SINDACI L�OSPEDALE DI COMUNITA� E L�ATTO AZIENDALE -

 

Confronto serrato quello tra la dirigenza dell�As n.2 e parecchi sindaci dei paesi orbitanti nella zona dell�Ospedale lungrese. L�incontro ha visto gli interventi del direttore generale Gigliotti, del direttore sanitario Conforti, del responsabile del Distretto Mortati, dei sindaci di Acquaformosa, Lungro, Firmo, Saracena e del vicesindaco di Altomonte.

A tenere banco, � stata la discussione sull�atto aziendale che nelle prossime settimane sar� al vaglio anche della conferenza dei sindaci.

Con l�atto aziendale si va dunque a disciplinare l�organizzazione e il funzionamento dell�intera rete sanitaria, con l�obiettivo di offrire all�utenza standard qualitativi decenti, capaci in sintesi di soddisfare una enorme domanda sanitaria, spesso inevasa nel nostro territorio, tanto da rendere ormai ordinaria amministrazione fenomeni patologici quali l�emigrazione sanitaria.

Nello specifico del presidio lungrese, ferma rimanendo a detta degli esponenti politici presenti, l�indirizzo oramai tracciato da anni, quello cio� legato alle patologie della terza et�, l�offerta deve essere esaustiva, altrimenti l�impronta data all�ospedale equivarrebbe a un semplice ridimensionamento, con quello che ne deriverebbe per l�utenza e il personale impegnato.

A lasciare molti dubbiosi i sindaci � anche la prossima qualifica di ospedale di comunit�; si legge infatti nell�atto aziendale: �l�Azienda intende dare vita a due Ospedali di Comunit� riclassificando due stabilimenti ospedalieri per acuti, Mormanno e Lungro, polo di riabilitazione il primo e polo

geriatrico e lunga degenza il secondo, con servizi clinici di prossimit� per garantire alla popolazione servizi sanitari di base�.

Certi delle due Unit� complesse (lungo degenza e geriatria), del servizio dialisi e dei laboratori (radiologia e analisi), le perplessit� dei sindaci sono legate alla complessit� del cambiamento, ancora poco dettagliato su molti punti di un futuro ospedale di comunit�.

Per i vertici aziendali, invece, ridisegnare il sistema sanitario della zona � stata una necessit�

�L�atto aziendale � ha ricordato Gigliotti � prospetta un sistema sanitario che non guarda chi dirige le singole Unit�. Il nostro referente � la comunit�, non chi finge di difendere gli interessi di tutti, ma rappresenta in pratica interessi personali. Diamo dignit� all�Ospedale di Lungro con un preciso disegno, evitando che per giustificare la sua esistenza raccatti cose da altre strutture come successo nel passato�. L�Azienda, ha proseguito il Direttore generale, abbandona l�ambizione di offrire su scala locale tutti i tipi di servizio ospedaliero. Seleziona quelli economicamente funzionali alla scala locale, attivando, in parallelo, nuove tipologie di servizio.

MANOCCIO: SULL�OSPEDALE ACCETTATA LA NOSTRA PROPOSTA �

�NELL�ATTO AZIENDALE GIUSTA CONTINUITA� COL PASSATO�

 

 Le linee formalizzate nel recente atto aziendale, riguardante la riorganizzazione e la nuova dislocazione dei servizi dell�azienda sanitaria di Castrovillari, per quel che riguarda l�ospedale di Lungro lasciano soddisfatto il primo cittadino acquaformositano Giovanni Manoccio.

�La nostra proposta, alla fine, � stata interamente recepita. La configurazione dell�ospedale che esce dall�atto aziendale � precisa Manoccio � offre al presidio lungrese una fisionomia certa, consentendo di gestire le malattie senili sia a livello distrettuale che ospedaliero presso la struttura di Lungro�.

�I sindaci della zona � ricorda il sindaco � erano rimasti delusi dalla prima bozza che prevedeva una sola unit� complessa (la lungodegenza) accanto a un nuovo modello di ospedale di comunit�. Un incontro di noi sindaci con le dirigenza aziendale, per�, determinava l�introduzione di una seconda unit� complessa, quella di geriatria, accanto alla lungodegenza. Un disegno, questo, sottoposto e poi approvato dallo stesso consiglio comunale di Acquaformosa. Il giorno prima dell�approvazione dell�atto aziendale, l�incontro fra i dirigenti dell�Asl e noi sindaci vedeva la presentazione di un ospedale lungrese dotato di due unit� complesse (lungodegenza con 32 posti letto e geriatria con 21), unite a una struttura di ospedale di comunit� (gestito dai medici di base) dotato di 16 posti letto�.

A completamento delle due unit� semplici e di una forte presenza ambulatoriale gestita dal distretto i sindaci si impegneranno perch� su Lungro vengano dislocate altre unit� semplici ma legate sempre alle malattie della terza et�, presumibilmente l�ospice e la neurologia, progetti questi ultimi da rendere operativi in futuro e con successive delibere aziendali.

�Per l�ospedale di Lungro � aggiunge Manoccio � si sta dando continuit� al progetto risalente a oltre il decennio scorso che ne prevedeva la trasformazione. Sar� potenziato, cos� come dice l�atto aziendale, in quelle che sono state le scelte del passato. La nostra, infatti, � l�Asl calabrese col pi� alto indice di anziani (20% contro il 18 delle altre)�.

In ultimo il sindaco diessino ribatte alle accuse piovutegli nei giorni scorsi dal responsabile di zona di Forza Italia, che accusava i sindaci dell�interland di indifferenza e apatia sulle sorti dell�ospedale.

�Non c�� stato bisogno  - conclude - di bandiere rosse e manifestazioni di popolo perch� si tratta di proposte aziendali sagge e oculate. Non le condividono, purtroppo, n� il coordinatore di F.I. che ne scrive n� il primario della lungodegenza lungrese, fautore della precedente impostazione�.