LUNGRO: MANIFESTAZIONI DERADIANE
di
Eugenio Marigliano
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Le giornate in ricordo del centenario della morte di Girolamo De Rada anche come occasione per fare il punto sul travagliato iter della legge regionale sulle minoranze linguistiche: questo e altro hanno fatto parte di una delle tappe, quella svoltasi domenica a Lungro, che ha visto i partecipanti fin dalla mattina arrivare nel piccolo centro arberesh, per poi trasferirsi nelle vicine montagne lungresi e, infine, dedicare la serata (da menzionare il lavoro dietro le quinte di Nicola Bavasso) alla discussione e alla visione di una pellicola sullo stesso De Rada intitolata �GJAKU YN� I SHPRISHUR� del regista albanese Kujtim Gjonaj.
Diretti
dal sindaco di Lungro Iannuzzi, i lavori sono stati aperti dallo stesso primo
cittadino che ha ricordato Lungro come luogo del secondo Congresso di
Linguistica, organizzato per promuovere la lingua albanese e portare la cultura
albanese all�attenzione dell�Europa: l�impegno intellettuale e politico
deradiano ha innescato un processo di sviluppo intellettuale nella societ� arb�reshe,
una societ� caratterizzata da forti connotati etnici, linguistici e culturali,
�Con De Rada � ha concluso Iannuzzi - si diede avvio ad un rafforzamento
della coscienza nazionale anche tra gli intellettuali albanesi�.
Poco
lusinghieri, questo il responso, i commenti al progetto di legge sulle minoranze
in discussione nell�aula del Consiglio regionale; traspare un deciso
pessimismo, mitigato in solo piccola parte dal fatto che se non altro la nostra
regione si doter� finalmente di uno strumento, comunque lo si giudichi,
necessario. Ecco perch� il consigliere regionale DS Franco Pacenza e quello di
Rifondazione comunista Damiano Guagliardi auspicano che l�articolato vada
rapidamente in porto, anche dalla prossima seduta di consiglio: secondo i due
esponenti � stato doveroso sospendere l�ultima discussione sul progetto:
�Stava emergendo con chiarezza - ha precisato Pacenza - un localismo senza
cultura e senza etica, al limite del personalismo. Il nostro gruppo continua ad
avere riserve importanti, ma bisogna considerare il progetto come una
significativa opportunit��.
Anche il mondo accademico pur mostrando sempre attenzione al disegno di legge in discussione, non ha risparmiato forti critiche. Dal tavolo dei relatori, infatti, il prorettore dell�Unical Franco Altimari a proposito della legge parla �di mediazione in basso, opposta a quella che tanti auspicavano�, pi� volte si � ammonito il legislatore dal compiere una precisa scelta: fare della cultura arber�she un unico calderone, sintetizzato dallo stesso docente con la necessit� di �evitare la folklorizzazione che finanzia mille associazioni e che nuoce agli arber�she, distinguere, insomma, la pur ottima pasta shtridelja da altri elementi fondanti la cultura arber�she�.
Mario Brunetti, esponente dell�Istituto Mezzogiorno-Mediterraneo, fa notare come, in Consiglio regionale, ci si sia distratti da primarie finalit�, cosi da individuare la legge anche come strumento a fini clientelari. Egli riconosce fondamentale avere valorizzato l�anno deradiano per continuare la riflessione sulla storia degli arber�she, ma allo stesso tempo �per insistere nel riprendere i contatti con l�Albania e il suo mondo culturale. Noi possiamo offrire un contributo unico per sapere scientifico, culturale e linguistico, cos� rafforzando � conclude Brunetti � i rapporti con Istituti scientifici e Universit� d�Albania�.