DISSESTO IDROGEOLOGICO A LUNGRO

di Eugenio Marigliano

 

Presso la sede della protezione civile regionale si terranno le riunioni tecnico-scientifiche e operative indispensabili a riprendere i fili della complessa ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri dello scorso agosto.

Con questo atto amministrativo, governo nazionale e regione Calabria stanziavano un milione di euro perch� s�iniziasse un serio lavoro di studio e mitigazione del rischio idrogeologico che interessa buona parte del territorio comunale, coinvolgendo direttamente la stabilit� di immobili pubblici e privati sia del centro storico che fuori.

Oltre ai padroni di casa della protezione civile regionale sono stati presenti all�appuntamento le varie istituzioni invitate in precedenza, un po� sul modello di una conferenza di servizi tesa a programmare e razionalizzare l�azione di contenimento del fenomeno. A Catanzaro si sono cos� trovati intorno al tavolo i dirigenti del settore viabilit� ed edilizia scolastica della Provincia di Cosenza, l�Autorit� di Bacino, il Cnr, il Dipartimento di Difesa del suolo dell�Unical, quello di Scienze della Terra dell�Universit� di Firenze, il Centro servizi amministrativi della Provincia di Cosenza, l�Ufficio pianificazione e prevenzione rischio idrogeologico della protezione civile nazionale, l�Agenzia del Demanio e lo stesso Comune di Lungro.

Il modello interforze che s�intende percorrere � quello usato per rispondere all�emergenza sismica umbra di qualche anno fa, con danni gravissimi al patrimonio della citt� di Assisi; entro i primi tre mesi, dunque, saranno predisposte le opere necessarie alla salvaguardia dell�incolumit� pubblica e privata: saranno cinque i presidi di monitoraggio che aiuteranno a gestire in modo razionale ogni emergenza, calibrata secondo precisi scenari di rischio, contro il quale saranno allestiti sistemi di allertamento per la popolazione in pericolo.

Uno dei primi problema all�attenzione dei tecnici presenti � stato quello della sicurezza dei plessi scolastici (elementari e medie), situati in piazza Damis e via San Leonardo. Se per l�edificio, che ospitava le scuole elementari e dal maggio scorso destinatario di un�ordinanza comunale di sgombero, la procedura per la messa in sicurezza risulter� complessa, per l�immobile che oggi ospita scuole elementari e medie in via San Leonardo sono stati illustrati una serie d�interventi (monitoraggio della struttura compreso) urgenti e necessari, da mettere in campo a breve scadenza; la durata di essi non dovrebbe superare i trenta giorni.

 

 

CONTRO L�EMERGENZA IDROGEOLOGICA ANCHE IMMAGINI DAL SATELLITE

 

Studiare e in seguito intervenire nel modo migliore contro il rischio idrogeologico. Questo appare l�obbiettivo che l�ordinanza, redatta su proposta del Capo Dipartimento della protezione civile nazionale Bertolaso, si prefigge nel suo complesso. Uso di informazioni satellitari ed eventuale integrazione con quelle GPS (Global Positioning System) dovrebbero servire a fornire una dettagliata mappa del fenomeno.

Al secondo articolo dell�ordinanza ministeriale n. 3460/05 dello scorso 16 agosto vengono cos� ulteriormente precisate le modalit� operative, alle quali gli staff tecnici responsabili dovranno fare riferimento: �Il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri provvede, avvalendosi anche dei centri di competenza di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio e individuati con decreto del Capo Dipartimento della protezione civile, alla realizzazione di un�analisi del rischio idrogeologico del territorio del Comune di Lungro e aree limitrofe, anche utilizzando dati satellitari eventualmente integrati da quelli GPS�.

Il rischio idrogeologico interessa ormai l�intero territorio lungrese; ordinanze di sgombero, adottate a tutela dell�incolumit� degli interessati ma con costi sociali e umani enormi per gli stessi, hanno interessato il centro storico da piazza Cavallotti a piazza Damis (qui l�ordine di sgomberare ha toccato l�edificio che per un quarantennio ha ospitato le scuole elementari) fino alla centrale piazza Umberto I.

Altrettanta preoccupazione desta la parte sud dell�abitato: qui sono le zone di San Leonardo e Lafcandino a essere state oggetto la prima di una serie di sgomberi, la seconda di diversi movimenti franosi dagli esiti nefasti anche per le opere connesse alle civili abitazioni interessate, in primis le condotte fognarie; ancora oggi lo scivolamento del terreno, in localit� Lafcandino, ha determinato delle rotture alle tubazioni situate in questo spicchio di paese, rendendo cos� la situazione ancora pi� complicata.

Non esente dal pericolo idrogeologico, in ultimo, la parte nord di Lungro, in localit� Musici. Anche qui bisogner� fronteggiare il rischio, oggi ben visibile per esempio dagli avvallamenti e dalle lesioni che presenta il manto stradale della ex statale 105, unica arteria di collegamento con la vicina Acquaformosa.

 

 

CHIESTO DALL�OPPOSIZIONE UN CONSIGLIO STRAORDINARIO

SULL�EMERGENZA IDROGEOLOGICA.

 

La richiesta di consiglio comunale straordinario, con la scadenza pi� ravvicinata possibile, � agli atti gi� da ieri. I soggetti che l�hanno inoltrata rappresentano il gruppo di minoranza consiliare: Ferdinando Martino, Alessandro Rennis, Leonardo De Marco, Vincenzo Pavone e Giuseppe Forte; l�oggetto all�ordine del giorno della probabile assise straordinaria sarebbe il seguente: dissesto idrogeologico e problematica ambientale.

I consiglieri di opposizione hanno racchiuso nell�oggetto della richiesta di consiglio due delle tematiche pi� trattate in paese da diversi mesi.

Sul dissesto idrogeologico l�amministrazione locale persegue, sotto la direzione della protezione civile regionale, un percorso dettagliato che coinvolge enti e universit� regionali e nazionali. A Catanzaro, nella sala operativa della protezione civile, si riuniscono periodicamente tutti quegli enti e istituzioni interessati alla risoluzione dell�emergenza idrogeologica in Calabria. Da qui scaturir� un preciso programma idoneo a recepire l�ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pilastro da cui far scendere a cascata le azioni concrete da intraprendere per la mitigazione del rischio. Dall�emergenza idrogeologica in generale i consiglieri intenderanno certo discutere degli effetti negativi e dolorosi che � stata capace di trascinarsi dietro, come le ordinanze di sgombero di immobili privati e pubblici, ultimo dei quali nel maggio scorso l�edificio delle scuole elementari di piazza Damis.

�Abbiamo pensato di chiedere una seduta di consiglio straordinario � precisa il capogruppo Ferdinando Martino - perch� riteniamo quella del consiglio la sede pi� appropriata in cui analizzare un problema che potrebbe segnare pesantemente l�immediato futuro del nostro paese. Contiamo che nella seduta si possa tracciare un preciso excursus storico della quantit� e della qualit� di interventi di cui il territorio di Lungro � gia stato oggetto. Non sarebbe un corretto modo di agire e di presentarsi a un�opinione pubblica preoccupata, quello secondo cui si parla solo dell�azione presente e futura e si fa tabula rasa di come si � proceduto fino a ieri. Se ci sono stati meriti se ne prender� atto, ma se ci sono stati errori o trascuratezze che si riconoscano�.