DISSESTO IDROGEOLOGICO A LUNGRO: gli articoli di  Eugenio Marigliano

 

 

AL VIA LA PROTEZIONE CIVILE COMUNALE �

OBIETTIVO: FORMARE PROFESSIONISTI CONTRO LE CALAMITA�

 

L�idea pur essendo stata sempre presente ha certo subito un�accelerazione anche a causa del rischio idrogeologico che pesa sul paese. Cos� una comunicazione pubblica dell�amministrazione comunale informa della creazione, ai sensi della normativa vigente, del Gruppo comunale di volontari di Protezione civile.

�Al Gruppo comunale di volontari di Protezione civile � si legge nell�atto municipale � possono aderire cittadini maggiorenni, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, che presteranno la loro opera senza fini di lucro e vantaggi personali�.

La natura del gruppo di protezione civile si configura quale organo strumentale del Comune con finalit� di previsione, prevenzione, soccorso e ripristino in caso di eventi straordinari, emergenze e calamit�. Il progetto va quindi a incastrarsi nell�ambito della pi� estesa attivit� preventiva che una comunit�, a pi� forte ragione se a rischio geologico come quella lungrese, deve necessariamente approntare. E� cosa ormai risaputa come a eventi di diversa gravit� sia meno difficoltoso rispondere nel momento in cui, accanto a istituzioni e a professionisti delle emergenze, si ritrova il valido ed efficace supporto di volontari preparati e allenati allo svolgimento perfetto delle proprie mansioni. E in questo senso lo stesso bando comunale prevede una capillare e non improvvisata organizzazione del gruppo di protezione civile. Qualche dritta sul tipo di progetto in cantiere sar� probabilmente arrivata anche dalla serie di riunioni tecnico-operative che gli amministratori e i funzionari comunali portano avanti con organismi tecnico-politici regionali e nazionali ormai da diversi mesi, tenendo bene ferma una delle caratteristiche pi� importanti dell�ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri del 16 agosto scorso: essere uno strumento di previsione e mitigazione del rischio, che non arriva dopo l�evento catastrofico o luttuoso, ma si prefigge di evitare tragedie.

�Nella domanda di partecipazione � si legge sempre nel bando comunale che scade il prossimo 15 dicembre � si dovr� indicare l�opzione per uno o pi� settori (operativo, tecnico-logistico � studi e prevenzione) di cui � costituito il gruppo e dei quali si desidera fare parte; la dichiarazione di non trovarsi nelle condizioni di impedimento previste dalle leggi che regolano la partecipazione alle associazioni di volontariato nelle attivit� di protezione civile; la dichiarazione di accettazione da parte dell�interessato che l�ammissione al gruppo di protezione civile sar� subordinata al superamento del corso di formazione e del successivo periodo di prova di sei mesi. La partecipazione alla presente procedura di reclutamento implica l�accettazione di questa e del relativo regolamento di costituzione. Sar� infine cura del dirigente dello specifico settore l�esame delle domande e, per quelle accettate, dare all�interessato diretta comunicazione�.

 

 

LA PROTEZIONE CIVILE SPIEGA IN CONSIGLIO LE DIVERSE FASI D�AZIONE

CONTRO IL DISSESTO GEOLOGICO.

 

LUNGRO � E� stato un consiglio comunale in seduta straordinaria sul dissesto idrogeologico del territorio comunale utile per due motivi. Ha esposto direttamente ai cittadini l�equipe di tecnici e consulenti incaricata di studiare il fenomeno e, allo stesso tempo, � servito a chiarire con maggiore dettagli la massa d�interventi e fin dove pu� spingersi il decreto della Presidenza del Consiglio sul rischio geologico pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 19 agosto scorso.

Sul fenomeno in s� nessuno si � nascosto dietro un dito, n� poteva essere altrimenti vista la necessit� di ordinare in questi giorni lo sgombero a varie famiglie del centro storico, fatto drammatico che aveva avuto un precedente gi� nel 1998 per gli abitanti di due palazzi in via San Leonardo a valle del paese.

L�ordinanza in questione, � stato spiegato dai tecnici, va intesa in prevenzione: contiene, dunque, tutte quelle indicazioni per condurre un serio lavoro di studio e mitigazione del rischio idrogeologico che interessa buona parte del territorio comunale, a cominciare dalla stabilit� di immobili pubblici e privati sia del centro storico che fuori.

Protezione civile nazionale e regionale dovranno provvedere al monitoraggio della situazione, cos� come alle indagini necessarie a individuare le cause determinanti l�emergenza. I due organi, in collaborazione con l�Unical, l�Autorit� regionale di Bacino, il Cnr e l�Universit� di Firenze, predisporranno un piano organico per la messa in sicurezza dei luoghi e la riduzione del rischio per persone e cose. E� stata anche assicurata la periodicit� d�incontri tra tecnici e cittadini interessati, in modo da informare con regolarit� il tipo d�azione intrapresa. Solo dopo avere realizzato una precisa mappatura delle zone dissestate, ma anche delle zone potenzialmente a rischio, si arriver� ex post a quantificare il costo necessario per tutti quegli interventi messi in preventivo. Il provvedimento d�urgenza della Presidenza del Consiglio, � stato quindi specificato dall�ingegnere Niccoli, non contempla alcuna forma di ristoro se si esclude il pagamento dei primi sei mesi di affitto alle famiglie destinatarie di decreto di sgombero. A conclusione simile si giunge leggendo l�ordinanza del 16 agosto, che fa rimando ad altri atti di natura diversa idonei, nell�eventualit�, a indennizzare i proprietari di immobili danneggiati. Ci si trova oggi in una prima fase nella quale, � stato sottolineato dall�ingegnere Ricca (dell�Autorit� regionale di bacino), l�emergenza lungrese � sotto la lente di osservazione tecnico-scientifica della Protezione civile nazionale, cosa non scontata in Italia e certo una garanzia in pi� sull�efficacia degli interventi.

 

 

L�OPPOSIZIONE: PIU� INFORMAZIONE E CHIAREZZA AI CITTADINI

SULL�EMERGENZA GEOLOGICA

 

Sull�emergenza idrogeologica che attanaglia il centro arberesh lo sforzo di chiarezza e di informazione deve essere massimo da parte dei soggetti interessati, tecnici o politici che siano: cos� il gruppo di opposizione consiliare lungrese, promotore dell�ultimo consiglio comunale straordinario.

�Ancora oggi purtroppo � spiega il consigliere di minoranza Leonardo De Marco � nonostante il fenomeno possa determinare addirittura il futuro del paese, ritengo che non tutti i lungresi abbiano consapevolezza della gravit� della situazione. Non � corretto fare speculazione politica su un�emergenza che ha gi� prodotto pesanti effetti economici e sociali su pi� famiglie interessate ad ordinanze di sgombero dalle proprie abitazioni. In questo senso � stato corretto il modo d�informare l�opinione pubblica lungrese da parte del personale della Protezione civile, un equipe tecnica seria ma risoluta nel chiarire a quei cittadini raggiunti da ordinanza di sgombero che, ad oggi, escluso il pagamento dei primi sei mesi di affitto, qualsiasi tipo di ristoro potr� derivare esclusivamente da provvedimenti futuri. Molto meno chiara, invece, l�azione dell�amministrazione comunale, che sceglie un momento come questo per risistemare uno spicchio di centro storico come piazza Nard�. In questo periodo, caratterizzato nel nostro Comune da monitoraggi, studi e analisi geologiche, non dovrebbe essere l�arredo urbano uno degli ambiti privilegiati dell�agire amministrativo�.

�Abbiamo pensato doveroso un consiglio straordinario � precisa il capogruppo Ferdinando Martino - perch� nessuna sede sarebbe stata pi� appropriata per analizzare un problema che segna e continuer� purtroppo a segnare pesantemente il futuro del nostro paese. Ci siamo sforzati di segnalare anche la quantit� e la qualit� di interventi di cui il territorio di Lungro � gia stato oggetto, nonch� particolari forme di incuria umana, non ultima il modo di irreggimentare le acque meteoriche. Ricordo un canalone di scolo in localit� San Leonardo costato all�epoca un miliardo e ottocento milioni di lire, la cui utilit� � oggi nulla. Bisogna sottolineare almeno un trentennio di trascuratezza dell�intero territorio, nel quale, a proposito, � giusto inserire anche la condizione di stabilit� della miniera di salgemma.  Non sarebbe un corretto modo di agire e di presentarsi a un�opinione pubblica preoccupata, quello secondo cui si parla solo dell�azione presente e futura e si tace sulle modalit� d�intervento o sulle omissioni succedutesi negli anni�.