TRADIZIONI IN MOSTRA AD ACQUAFORMOSA �
Eugenio Marigliano
ACQUAFORMOSA � "Mostrare il meglio della sua immagine aprendo il centro storico a quanti vogliano visitare il paese, con l�obiettivo di rilanciare i piccoli Comuni, sapendo che essi conservano un patrimonio prezioso di economia e tradizioni, tale da rappresentare l�ossatura dell�identit� italiana"
Le parole del sindaco Giovanni Manoccio spiegano bene il significato che l�amministrazione cittadina intende far passare per la manifestazione domenicale: "Per il secondo anno consecutivo, l�esecutivo cittadino ha organizzato un�autentica festa per mostrare alle autorit�, ai politici e ai visitatori, previsti numerosi come lo scorso anno, quanto di pi� bello esiste nel territorio, dal ricco patrimonio artistico, alle bellezze ambientali e alle piccolo iniziative imprenditoriali della laboriosa gente di Acquaformosa".
L�impegno esibito servir� a dimostrare come anche piccoli centri conservano al proprio interno le energie sufficienti per continuare a vivere in tranquillit� evitando, lo ricorda spesso lo stesso Manoccio, lo spopolamento e la progressiva marginalizzazione di paesi come Acquaformosa.
"Domenica dunque � spiega ancora il primo cittadino � chiese aperte e visite guidate, dalla chiesa di S. Giovanni Battista, mosaicata secondo l�arte bizantina al museo annesso, dalla chiesetta della Concezione alla restaurata chiesa di Santa Maria del Monte. Allo stesso tempo passeggiate ecologiche ed esposizione di prodotti tipici e artigianali, accompagnati dal folklore degli albanesi del Pollino, con l�esibizione dei cantori e di gruppi in costume, di cui quello femminile risplender� con i suoi ori e i suoi colori".
L�iniziativa va intesa anche come iniezione di fiducia nei confronti di comunit� come quella di Acquaformosa che intende salvaguardare le tradizioni e offrire possibilmente a un�economia in crisi impulsi propositivi di lavoro.
"Investire in cultura - aggiunge Manoccio � � la nuova frontiera perch� queste realt� interne del Sud possano spingere i giovani a rimanervi. Una condizione su tutte � la seguente: che i governanti di Regione e Provincia finanzino progetti seri e produttivi".
ACQUAFORMOSA � I propositi dell�amministrazione cittadina, cio� puntare a mostrare il meglio di Acquaformosa, sono stati pienamente raggiunti. Lo stesso primo cittadino, Giovanni Manoccio, si dice sicuro di una nuova edizione per il 2006.
La sagra dei prodotti tipici e dell�artigianato arb�resh� ha visto il piccolo centro albanofono riempirsi di alcune migliaia di visitatori, tutti intenti a visitare spazi ancora poco conosciuti o assaggiare prodotti locali e del comprensorio. Sono stati quarantotto, infatti, gli stand di vario genere che hanno abbellito le strade del centro storico per una giornata intera. Acquaformosa ha inoltre offerto a chi la visitava chiese aperte e visite guidate: dalla chiesa di S. Giovanni Battista, mosaicata secondo l�arte bizantina si arrivava alla chiesetta della Concezione o, sulle montagne paesane, alla scoperta della restaurata chiesa di Santa Maria del Monte.
La manifestazione non ha visto tralasciato nemmeno l�aspetto folkloristico e canoro; tanti i gruppi folk del microcosmo arb�resh: San Marzano, Firmo, Lungro, San Martino di Finita, Santa Sofia d�Epiro, San Benedetto Ullano, Frascineto, Spezzano Albanese e la stessa Acquaformosa, pronti a mostrare al folto pubblico le melodie tipiche e i balli tradizionali per le strade del paese.
"Possiamo dire � precisa il sindaco Manoccio � di avere lavorato bene, mettendo in evidenza tutte le peculiarit� di un territorio, che pu� offrire ancora tanto, dal ricco patrimonio artistico, alle bellezze ambientali e alle piccolo iniziative imprenditoriali della laboriosa gente di Acquaformosa. La soddisfazione per la riuscita dell�iniziativa ci suggerisce fin da ora la riproposizione per il prossimo anno. La giornata va anche intesa anche come iniezione di fiducia nei confronti di comunit� che intendono salvaguardare tradizioni, suscettibili d�innestare iniziative virtuose".
Oltre a numerosi sindaci albanofoni, era presente anche l�assessore provinciale alle minoranze storiche Donatella Laudadio, pronta a elogiare il tipo d�iniziativa e a sottolineare la ricchezza che un mondo minoritario quale quello arb�resh mette a disposizione del bagaglio culturale regionale, considerando, ha spiegato l�assessore, gli arb�resh� "non mezzi italiani, ma due volte italiani", per il patrimonio di cui sono depositari.