Il motorino non resta mai a secco.
Un�opinione
pubblica per giudicare sulla realt� politica e sociale, locale come nazionale,
ha anzitutto bisogno di informazioni. Se queste mancano finisce per non essere
pi� opinione, ma pappagallescamente solo voce del padrone.
In
percentuale sulla popolazione, e volendo abbondare, a Lungro difficilmente credo
pi� del cinque per cento (con tendenza, addirittura, al ribasso) possa
rientrare in quest�ambito, che nella nostra realt�, diciamolo, non crea certo
considerazione e rispetto. Anzi il rischio che si paghi pegno � assai alto.
Limitando
l�opinione pubblica sui fatto locali al cinque per cento, per�, non si vuol
accusare la restante parte di sprovvedutezza o altro di pi� grave. Ci
mancherebbe. Ritengo, infatti, che gran parte di quel novantacinque per cento
(non opinione pubblica) abbia coscientemente deciso di non farne parte. I motivi
possono essere svariati: dalla mancanza di tempo, al diritto di coltivare altri
interessi, a una fisiologica frazione qualunquistica, o qualcos�altro che a me
sfugge. Mi stanno tutti bene: la democrazia contempla anche questo.
Ci�
che si � scritto sopra per�, paragonando la realt� lungrese ad altre, fa
emergere una nostra specificit�, per esempio riguardo al tema rifiuti solidi
urbani e discariche, in queste settimane argomento all�ordine del giorno.
Vediamo
il caso di Castrovillari e Frascineto. Qui il problema consiste nel costruire un
impianto di selezione di rifiuti solidi urbani (RSU). Se ci riferiamo solo
a Castrovillari e Frascineto, migliaia sono le persone mobilitate contro
questo tipo di scelta. Non � detto che le proteste e gli scioperi sortiscano
effetti positivi. Fino a oggi si � arrivati a spostare il sito da Cammarata
alla zona nord del territorio di Castrovillari. Domani chiss�, ma per il resto
l�iter, in qualche modo, procede.
Nel
territorio di Lungro, da svariati anni, insiste una discarica ancora e chiss�
per quanto attiva. A mia memoria nessuno si stracci� le vesti quando si decise
di realizzarla. Tutto fil� liscio, con grande soddisfazione, immaginiamo, dei
proprietari dei terreni vicini.
Qui,
si badi, non si vuol discutere la decisione in s�: pu� essere stata giusta o
sbagliata, ma sta di fatto che i rifiuti da qualche parte andavano e vanno
collocati (anche se poi, cosa non secondaria, bisogna verificare se il terreno
viene dal Comune interessato spontaneamente offerto, oppure se la localizzazione
� atto d�imperio dell�autorit� regionale contro le intenzioni del Comune
territorialmente competente).
Qui
si vuol mettere in evidenza il dovere di correttezza nell�esporre ogni tipo di
effetto provocato da un sito di quella fatta. Dico questo perch�, ancora oggi,
amministratori del passato e del presente lungrese sono pronti, e lo hanno gi�
fatto anche in mia presenza (non in un pubblico comizio dove la regola generale
� non scontentare nessuno e trasmettere felicit� a tutti), a sostenere
l�assenza di qualsivoglia fenomeno negativo da presenza di discarica.
Qualcuno, forse, si sar�
addirittura spinto a propagandarne potenti effetti benefici.
Costoro,
per�, questa volta dovranno controbattere non le tesi di qualche soggetto per
loro aduso al complotto o alla demagogia, bens� quelle dello stesso
subcommissario calabrese per l�emergenza rifiuti, che dichiarava (Gazzetta del
Sud del 21 ottobre 2003) �E intanto le
discariche della provincia di Cosenza si riempiono, continuano a liberare gas nocivi per l�ambiente, a produrre acque
luride (percolato) e diventa sempre pi� imminente l�impossibilit� anche
di utilizzarle per il loro esaurimento�. Con ogni probabilit� i difensori
continueranno a insistere sul fatto che quelle dichiarazioni non si attagliano
al sito lungrese; la nostra discarica, con ogni probabilit� si spingeranno a
dichiarare, � ecocompatibile. Aggettivo, ecocompatibile,
che oramai nel nostro paese ha assunto risvolti esoterici.
L�etica
di queste persone, lo si dice con ammirazione, manca di solide basi e somiglia a
un�immagine (il motorino nel traffico
d�auto) raccontata da Andrea Camilleri in una recente intervista. Dice lo
scrittore siciliano: �� quel che io chiamo la morale del
motorino, che imperversa in Italia. Con il motorino si pu� evitare la fila,
destreggiarsi tra le auto e poi passare con il rosso. Tanto con il motorino si
ha facilit� di manovra, si pu� andare contromano, si fa lo slalom�.
�
una morale che nel nostro contesto premia: il motorino di cui sopra non rimane
mai senza benzina.