LA CATTEDRALE DI LUNGRO SI ARRICCHISCE DI UN�ALTRA OPERA D�ARTE
di Eugenio Marigliano
Pentecoste (Part.) |
Ultima Cena (Part.) |
La
Cattedrale di Lungro si arricchisce di un�altra opera d�arte che la rende
unica nel suo genere, la porta centrale in bronzo. Prima d�ora, infatti, sono
mancati esempi di porte bronzee d�epoca passata scolpite ad alto rilievo in
stile bizantino.
La
Cattedrale del piccolo centro arb�resh (sede episcopale dal 1919) � oggi molto
diversa dalla struttura ultimata nel 1825, ma la cui prima pietra venne posta un
secolo prima.
Da
oltre un quarantennio l�edificio, per volere del precedente vescovo di Lungro
Giovanni Stamati (1912 � 1987) e dell�attuale
archimandrita pap�s Pietro Tamburi, venne progressivamente reso rispondente ai
canoni liturgici bizantini.
Affreschi,
mosaici e imponenti vetrate, realizzati da artisti greci e albanesi, indicano un
preciso percorso decorativo, oggi culminante nella scelta delle tre grandi porte
bronzee.
Opera
dello scultore Giovanni Talarico, i portoni (i finanziamenti necessari alla
realizzazione dell�opera sono stati erogati dall�ente regionale) occupano
l�imponente facciata antistante la centrale piazza Agostino Casini.
Talarico
� uno scultore affermato della Calabria; dopo il liceo artistico a Cosenza, ha
frequentato l�Accademia delle Belle Arti di Firenze per poi tornare nella
natia Scigliano, dove oggi vive e lavora. Ha esposto le sue opere in diverse
manifestazioni italiane ed estere, molti suoi lavori sono conservati in sedi
istituzionali e luoghi religiosi.
Tornando
alla Cattedrale, allora, due delle sue tre porte, quelle laterali, sono gi�
incastonate sulla facciata principale; i lavori per installare quella centrale,
invece, sono di questi giorni.
L�opera
del Talarico, ancor di pi� al suo completamento, rivela la sua peculiarit�
artistica non solo perch� testimone di scene e argomenti tipici dell�arte
sacra bizantina, ma anche per l�utilizzo della tecnica dell�alto rilievo
usata gi� dagli scultori di epoca rinascimentale.
I
grandi pannelli che compongono i battenti delle porte sono stati portati a
termine, dalle mani dello scultore sciglianese, adoperando la tecnica della cera
persa e poi, a fusione avvenuta, gli ultimi affinamenti col cesello e il bulino.
L�ultima
creazione, la porta centrale, propone le grandi Feste che vedono protagonista N.
S. Ges� Cristo: il Natale, il Battesimo, l�Ultima Cena, la Resurrezione, l�Annunciazione,
la Presentazione al Tempio, la Trasfigurazione, la Crocifissione, l�Ascensione
e la Pentecoste.
La
porta laterale di destra � dedicata alla Madonna, mentre gli otto riquadri di
quella di sinistra presentano alcuni degli episodi pi� importanti della vita di
San Nicola di Mira, dalla nascita del Santo alla sua consacrazione a vescovo di
Mira, dalla concessione della dote a tre povere ragazze al capitano salvato dal
naufragio, dalla liberazione di tre generali ingiustamente condannati a morte,
fino all�esilio, alla morte e all�assunzione sul trono di San Nicola nella
veste di protettore di Lungro.
Su
San Nicola di Mira � interessante aggiungere come, nonostante sia una figura
eminente della storia della Chiesa e la sua devozione sia ancora assai diffusa
(pi� di mille sono le chiese a lui dedicate), solo il paese sede della Diocesi
vanta una porta in bronzo su cui sono scolpite alcune vicende salienti della sua
biografia.
Celebrando
oggi tre magnifiche porte in bronzo, saremmo indotti a pensare che tutto ci�
che la Cattedrale custodisce sia ultimato in tutti i particolari. Ahinoi,
invece, non � cos�. I lavori
riguardanti alcuni affreschi e mosaici sono fermi da oltre un anno. Il tutto,
purtroppo, a danno del fascino complessivo di quella che dovrebbe essere, oggi
ancor di pi�, una tappa obbligata per chi ama gli splendori orientali.