PORTE APERTE
di Eugenio Marigliano
Il
sito ungra.it � ormai una realt� nel panorama telematico lungrese. Con questo
non si vuol sbandierare n� primogeniture n� esclusive. La rete, infatti,
lascia spazio a tutti: non � n� radio, n� televisione. Non � necessario
investire migliaia di euro in attrezzature di supporto.
Tecnicamente
sono sufficienti un computer e qualche decina di euro per la registrazione.
A
fianco delle macchine, per�, un sito ha bisogno di valide risorse umane. Tutti
quelli che partecipano alla vita di questo spazio (cominciando, � bene
ricordarlo, dal fondatore Miko Cortese) lo fanno con dignit� e impegno.
I
contatti al sito non sono una misura scientificamente valida, ma hanno comunque
un significato. E il sito su cui vi trovate in questo momento, pian pianino
avanza; quando poi le mail arrivano
anche da Usa e America latina � motivo di ulteriore soddisfazione.
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Non
�, comunque, tutto �rose e fiori�: bisogna raccontare anche quello che
piace meno. Per esempio sono colpito dal fatto che quelli che son partiti in
quest�impresa, sono gli stessi di oggi. Nessuno ha preferito aggregarsi (le
eccezioni si contano sul dito di una sola mano). E dire che il livello cultural
� tecnologico (mi si passi l�abbinamento), almeno a Lungro, � notevolmente
aumentato negli ultimi dieci anni (si guardi solo al numero di diplomati e
laureati presenti sul territorio comunale).
Ognuno
avr� i suoi buoni motivi che lo spingono a comportarsi in un certo modo
(secondo me non bene, andando cos� alla fine a danno di tutta la comunit�), n�
tantomeno si pretende che questi scriva o collabori con ungra.it. Ci
mancherebbe. Definirci una goccia nell�oceano �, per noi, gi� soddisfacente.
Il
problema, purtroppo, � generale, perch� non li si vede esprimere la loro
opinione nemmeno in altri contesti. E non � possibile � un maniaco della
democrazia direbbe non � tollerabile - che
non abbiano opinioni: costoro dovrebbero costituire gran parte dell�opinione
pubblica di questo paese. Tutto, invece, tace.
N�
altre istituzioni, almeno a Lungro, pare possano aiutarci in questo senso: a
supporto di quanto dico, si dia uno sguardo al funzionamento dei partiti del
nostro paese. La delusione subentra immediatamente. Speriamo che il 2004 rechi
qualche sollievo.