NUOVA TOPONOMASTICA: SI E' PARLATO IN CONSIGLIO COMUNALE
di Eugenio Marigliano
Torna
sulla scena la questione toponomastica. A circa un anno dalla predisposizione
della titolazione di nuove strade si torna a parlare, anche in consiglio
comunale, del metodo e del merito del tema, che nel piccolo centro arb�resh ha
assunto, non da oggi, i toni della querelle.
Ad
accendere le polveri, nell�occasione in modo incidentale, un punto
all�ordine del giorno, nel quale una privata cittadina faceva richiesta
d�intitolare una strada del paese a un suo congiunto scomparso.
Per
bocca del sindaco Iannuzzi si � deciso di delegare la richiesta all�ultima
commissione di nomina comunale che ha terminato il proprio lavoro, i cui frutti
sono consacrati sulle tabelle bilingue, a fine giugno 2003, cos� come precisato
dal responsabile del progetto nella brochure che illustrava l�operato.
Sulla
questione toponomastica, nella stessa sede, han voluto pronunciarsi anche i
consiglieri di opposizione De Marco e Rennis.
�Un
impegno disatteso da questa amministrazione � ha precisato De Marco � �
stata la mancata intitolazione a Giacomo Mancini del piazzale antistante
l�Ospedale civile lungrese. Inadempienza ancor pi� grave, quando si ricordi
che la richiesta in proposito era passata all�unanimit� in questo stesso
consiglio�.
Rennis,
oltre a rimarcare la mancanza di riguardo verso il leader
socialista e sindaco di Cosenza, ha rilevato alcuni snodi per lui
fondamentali nel predisporre progetti come la toponomastica.
�La
funzione storica e sociale di un simile strumento� ha detto il consigliere di
Lungro Futura � � di capitale importanza. Per questo invito i futuri
estensori del progetto a porre molta attenzione alle ragioni per le quali una
strada debba o meno essere intitolata a un determinato personaggio. Stiamo
attenti al contenuto delle proposte, ma anche alla forma con cui vengono
presentate. A riguardo � ha concluso Rennis � sottolineo la necessit� di
una veste grafica studiata nei particolari, fondamentale quando si ha di fronte,
com�� nel nostro caso, l�italiano e l�arb�resh�.
La conclusione della faccenda toponomastica � toccata allo stesso Iannuzzi che, dopo avere difeso la competenza dei commissari, ha comunque riconosciuto la necessit� di apportare degli aggiustamenti, di cui dovr� farsi carico l�attuale o una nuova commissione.
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