UN DOCUMENTO DI DISCRETO INTERESSE STORICO
Ponendo attenzione al documento che oggi si sottopone al Lettore interessato di
�Ungra�, consegue che alla Data del 10
settembre 1820, Don Giusepp�Antonio
Laurito,curatore degli interessi della Chiesa Matrice sotto il titolo di San
Nicola di Mira in Lungro, proponendosi innanzi al Sig
dottor Paolino Greco Regio Giudice Circondariale del Circondario di Lungro,ha
esposto di aver comprato per Ducati 40 dal Procuratore del Monastero di San
Domenico di Altomonte,tutte le tegole, le
chiattole e travi, giusta la ricerca ricognitiva
svolta da due mastri muratori di comune consenso scelti e che esistono nel �diruto
monastero de� Cistercensi di Acquaformosa�.
Il
Sindaco di Acquaformosa,risulta dal contesto che si
oppone alla vendita,per la ragione che detto diruto Monastero con tutto il suo
materiale era stato destinato per la costruzione del Camposanto di quel
luogo,giusta la perizio dell�architetto Saraceni,presumendosi che il monastero
sia pure al tempo della soppressione(1807), fosse in condizioni di relativa
agibilit� .
Ma il
procuratore di San Domenico di
Altomonte Padre Tommaso Mormile,chiarisce che
il Monastero diruto dei Padri Cistercensi di Acquaformosa era stato ultimamente
assegnato tra gli altri beni al monastero di San Domenico di
Altomonte come ha documentato e che perci� essendo
subentrato nei Diritti del Real Demanio,era nel
legittimo diritto di poter disporre della vendita.
La
contesa si conclude con un bonario accordo:
Il Frate Tommaso Mormile
nella sua qualit� per i Domenicani di Altomonte,cede
ed assegna al Sindaco di Acquaformosa e per l�uso del Camposanto da
costruirsi,tutte le tegole, chiattole, travi ed
asconi che esistono nel diruto Monastero, ad
eccezione di quel materiale che ha formato oggetto della ricognizione dei due
muratori e che � destinato al Procuratore della Chiesa di Lungro. Ed il Sindaco
di Acquaformosa,nulla eccepisce,consentendo a quanto
precede,mentre viene esaminata anche la posizione della
Sig.ra D.Maria Frega fittuaria dei locali atti
ad uso che si ritrovano nel diruto Monastero,affinch� non chieda di essere
garantita nel possesso dal Mormile.
Il
documento esaminato,evidenzia quel che segue:
L�Ufficio giudiziario, che nel 1809 quale Ufficio del Giudice di Pace,si
era trasferito ad Agosto da Lungro ad Altomonte,ritorna
a Lungro con trasformata definizione quale �Regia Giudicatura
Circondariale�, tale essendosi trasformata la giurisdizione sotto il rientrato
Ferdinando di Borbone, ora Primo, re del Regno delle
Due Sicilie, desumendosi il trasferimento nel periodo
corrente tra la data del 14 marzo ed il 6 di maggio 1820;
Il
noto Monastero di Santa Maria di San Leucio costituito
ad Acquaformosa dai Cistercensi nel 1191 (il vescovo Ugo di Cassano precede
Goffredo),colpito dalle leggi eversive della feudalit� e dell�asse
ecclesiastico,transitato al Regio Demanio pi� di dieci anni prima, alienati i
terreni fu riaffidato nella parte muraria in diruizione al Convento di San
Domenico di Altomonte, il cui Amministratore
Mormile aveva ceduto parte della copertura ancora
utile al Procuratore della chiesa di Lungro di San Nicola di Mira,la quale
chiesa proprio in quel periodo si andava definendo,essendo la costruzione durata
dal 1773 al 1829;
Il
Sindaco di Acquaformosa, che si firma Domenico
Graziano, giustamente, non essendovi ancora un Camposanto in linea con le norme
volute dal sistema napoleonico in poi,ovvero della costruzione di specifici siti
lontani dagli abitati,reclama per la propria Comunit� la acquisizione
sostitutiva della area e del materiale di risulta proveniente dalla fabbrica
monasteriale in rovina;
Si consegue l�accordo che il materiale legittimamente acquistato per la chiesa di Lungro al pagato prezzo di 40 ducati venga acquisito dall�acquirente Laurito,mentre il rimanente materiale ed il sito siano destinati alla costruzione del Camposanto per la comunit� di Acquaformosa.
Bibliografia:
Giovanni Giuseppe Capparelli �Acquaformosa�;
Edizioni Orizzonti Meridionali-Cosenza; 2001;con
particolare riferimento agli antichi codici ed alle dotazioni di suppellettili
sacre, in parte salvate nei secoli.
Francesco Damis:�
Mediterraneo � Migrazioni - Gli Albanesi di Lungro�;Edizioni
Prometeo-Castrovillari;2005. I Contenuti di questo
scritto, sono confermati da altri riferimenti riportati in essa opera proposta
nella Bibliografia:decreto 13.2.1807 per la soppressione dei
cistercensi,sentenze,ecc.