f.damis@tiscali.it 3.1.014
Sig Ins Domenico Cortese
ungra@ ungra.it
Schede Biobibliografiche di Autori
lungresi
(a cura di Alfredo Frega(�) e Francesco Damis)
Orazio
IRIANNI ( 1861 - 1917)
Opere e Pubblicazioni
Risveglio Albanese , 1911 , New York
,prezzo $ 1,00, pg 140 . Editore non indicato
� Sul retro, IV di Copertina, � riportato : � RISVEGLIO ALBANESE 89
CENTRE ST. NEW YORK�. Vi � una Prefazione,
pg 1-2, a firma � G.Dora�
, cui segue � New York , Settembre 1911�.
Il Panslavismo russo e la
civilit� europea . 1913. pg
78 Napoli, Stab. Tip.L.
Pierro e figlio.
La Questione Albanese , Rivista ,
1905, Buenos Aires,in sedicesimo, di cui non si hanno pi� certe
informazioni, ma che dovrebbe essere una pubblicazione organica che ha
impegnato lo Scrittore per pi� tempo .
Per quanto di scienza, le
riportate iniziali due Opere, oltre la Rivista indicata, sarebbero le uniche
pubblicate cognite in Italia, non escludendosi che una pi� approfondita ricerca,
potrebbe disvelare che tale Autore pubblicista
Lungrese che molto ha scritto sulla stampa sia in
Argentina che negli USA ed in Italia, abbia pubblicato anche altro, sia pure in
Riviste e Periodici ad oggi non specificamente noti e da riportare .
Oltre quanto precede, occorre ribadire che l�Irianni indirizzato per sua natura
e scelta ad evidenziare le qualit� etico-sociali e
culturali delle piccole comunit� italo albanesi , tra cui era nato e vissuto
sino alla prima giovent�, cresciuto altres� allorch� la questione dell�Albania
si cominci� a discutere a livello internazionale sin dal Congresso di Berlino
del 1878, muovendosi in seguito oltre i confini nazionali , in particolare in
Argentina , cominci� a prendere a cuore le modeste associazioni italo albanesi
createsi, anche con il proprio personale contributo, in quegli ambienti ed a
partecipare, altres�, alle pi� vaste organizzazioni che trattavano con
accentuato interesse degli Albanesi sparsi nel mondo e che erano alla non sopita
ricerca di uno sbocco ammissibile degli interessi etnici di quella popolazione
che ancora dopo cinque secoli si trovava inserita nell�ambito dell�impero
turco.
E tale sua collocazione , lo indusse
per tempo ad intervenire sulla stampa periodica con continue lettere e
pubblicazioni, talora anche polemiche, come ha scritto di Lui Angelo Vittorio
Damis, mio Padre, che lo avr� anche conosciuto o di
cui con frequenza avr� anche sentito parlare, essendo tra l�altro vicini di
casa e per quanto l�Irianni dopo il 1910 circa, sia rientrato in Italia e sia(
per una valutazione corrente nell�ambiente Lungrese)
andato ad insegnare a Catanzaro. Dunque, la produzione grafica di tale Autore, �
da ritenere di molto superiore ai testi monografici sistematici che ad oggi ci
residuano di Lui e che ben a ragione lo collocano tra gli scrittori
Lungresi da consegnare organicamente al futuro
culturale dei nostri ambienti, non foss�altro che
per il suo spiccato interesse alla �Questione Albanese � che tratt�
organicamente e per decenni, offrendo un rilevante contributo di idee e di
partecipazione con i suoi scritti che ancora ad oggi restano apprezzati e che in
discreto rilievo comunque concorrono alla ricostruzione della pubblicistica,
che, tra la fine dell�800 ed i primi decenni del 900, si interess� degli Italo
Albanesi e del problema internazionale della �Questione Albanese� ( si consideri
al riguardo l�interesse di Anselmo Lorecchio, di
Terenzio Tocci e di tanti altri).
Biografia
Nato a
Lungro nel 1861, figlio del Patriota Pietro,
Capitano nella Campagna Meridionale del 1860-61 e poi combattente nella Campagna
del 1866, secondo o terzo di pi� fratelli, circa il 1880, cominciato l�esodo
massiccio della prima migrazione dopo l�Unit�, favorito peraltro dal recente
progresso della navigazione indirizzata all�utilizzo dell�energia a vapore,
migr� con i fratelli in Argentina, potendosi desumere altres� che da quegli
ambienti sud americani questi fratelli si siano mossi andando e venendo forse
pi� di qualche volta dall�Italia
L�incertezza sui
dati e sulle notizie di questo nostro Lungrese,
deriva da una semplice considerazione, che Angelo Vittorio
Damis, non essendosi interessato organicamente di questo personaggio
Lungrese, o meglio non avendo riportato dati pi�
analitici su di esso, in quanto estraneo (successivo) a quella generazione che
aveva partecipato in presa diretta ai moti insurrezionali ed alle guerre
risorgimentali per l�Indipendenza ( prova ne sia che del Padre, Pietro, ne
tratta organicamente riportando anche un bel quadro e dando un sufficiente
profilo biografico), quelli venuti posteriormente, non avendo un aggancio
provato e consolidato al trailer A.V.
Damis, si sono trovati in difficolt� e non adusi
alla ricerca organica, pur consci della rilevanza dello Scrittore hanno fatto
quel che potevano.
Infatti, A.V.
Damis tratta del prof Orazio Irianni, nei seguenti
termini : a pag 34 �citare anche gli altri personaggi che non furono prelati,
ma rifulsero in vari campi del sapere e sono ricordati in documenti�; a
pg 36 � ORAZIO IRANNI 1861-1917. Professore. Ebbe
la passione del giornalismo:visse lungamente all�estero: Si
battette in aspre polemiche: Scrisse e pubblic� lavori sulle questioni
riguardanti l�oriente europeo e gli S.U. di America�; a pag 64, � Il
movimento pro Albania. Compiuta l�Unit�, non si spense il fervore liberale e
ventate di solidariet� si accesero per la Polonia ed ancor pi� per l�Albania�..
Fra i pi� attivi e appassionati ricordiamo Orazio Irianni ��; a pag 91 �Cinzia
Mattin�, moglie di Pietro Irianni. Madre di molti
figli tra cui il prof Orazio Iranni , giornalista
politico, Autore di Risveglio Albanese , mor� a 84 anni in
Lungro nel marzo del 1919� .
Alfredo Frega,
trattando di scrittori Lungresi, in una prima
stesura blanda e non completa tratta di Orazio Irianni ed essendo munito di una
parte del testo �Risveglio Albanese�, dipoi completato con aggiunte del testo
nostro, scrive:
� ORAZIO IRIANNI
Poche sono le notizie in
possesso su Orazio Irianni, perlopi� desunte dalla sua pubblicazione "Risveglio
Albanese". Se i lettori dispongono di altre informazioni in merito, sono pregati
di comunicarcele per rendere pi� completa questa pagina.
Nasce a
Lungro da Pietro
e Cinzia Mattan� che
hanno avuto ruolo importante nelle lotte per l'unit� d'Italia. Si trasferisce a
Buenos Aires intorno al 1880. L� entra in contatto con i circoli culturali
albanesi apportandovi un attivo contributo.
Nel settembre del 1889, su
sua iniziativa, viene costituita in Buenos Aires la Societ� di mutuo soccorso
fra gli Albanesi d 'Italia, intitolata Skaderberbeg.
E' tra i promotori, sempre
a Buenos Aires, nel giugno del 1904 della nascita del Comitato Albanese, i cui
propositi sono identici a quelli degli altri comitati esistenti in Europa e che
si riassumono nella formula:
L'Albania degli Albanesi.
Nel febbraio del 1905
fonda la rivista "La Questione Albanese", di 16 pagine ed elegantemente
stampata.
Ai principi del 1907
dirige, in Buenos Aires, il periodico "La lega Albanese"
Nel luglio del 1911
pubblica in New York "Risveglio Albanese"
Pare che intorno agli anni
venti ritorni in Calabria ed insegni in un liceo di Catanzaro.�
Riportati analiticamente
i riferimenti che precedono, allorch� ebbi con Alfredo l�abboccamento che ha
dato origine alla reciproca collaborazione in tema di biobibliografie di Autori
Lungresi, nel mentre abbiamo trattato organicamente
del primo Autore, Alberto Stratic�, su cui pi�
pressante era la aggressione distorsiva, in quanto,
occasionata da uno scritto motivazionale della terza biblioteca( ovvero e
meglio, della terza volta in cui si inaugurava la stessa biblioteca !), in via
marginale ho anche indicato l�Orazio Irianni, per il quale mi ripromettevo di
metterci una mia mano, proprio perch� conscio che il lasciato vuoto di mio Padre
non si sarebbe facilmente colmato, se � vero che lo stesso Alfredo pubblicando
sul sito Ungra chiedeva ai Lettori collaborazione
formale. Per cui, trascorsi un po� di anni, sono qui ora ad adempiere con
leggero( di anni) ritardo, pur se il Lettore sempre benevolo nei miei confronti,
ha perfetta cognizione che non sono rimasto in ozio, ma ho dovuto rompere
l�incantesimo a sette catene della Circe giudiziaria in cui rimasto impigliato
fui per diciannove anni tirati grossi e tutti di un fiato, incauto io che fra
l�altro mi ritrovavo scarsuccio di sapere e con
debolezza di shchina, risaputa peraltro, nel
comportamento anche in ragione dei neurotrasmettitori genetici ad interazione
debole appioppatimi dal destino cinico e baro.
E proprio per questa
storia del baro, per non trasmetterla sull�incauto Lettore che mangia e beve
tutto quel che gli si propina, verificati i parametri di ingresso sull�argomento
di don Orazio, mi sono accorto che qualcosa non quadra( per essere benevolo!) e
che come al solito, occorre cominciare Ka
Rekani . Ed in ragione di questa mia diffidenza,
ho scatenato i miei demoni, e nel mentre ho in caldo anche mio Cugino
Geppino -visto che si atteggia a � storico � [
scherzo, ma le mie ragioni potrebbero aver concorso in
adiecto a correggere il suo tiro ed a prendere un po� pi� di petto
le ragioni della Storia, che non quelle dei sentimenti e della fantasia), ed
avergli richiesto il suo prezioso aiuto tanto da sbandarlo all�Anagrafe e stato
civile di Catanzaro in cui ricercare se veramente don Orazio ivi sia defunto ed
in quale anno( a Lungro nulla si trova), oltre
l�altro prezioso aiuto di avermi subito-subito
rimesso una copia integrale di un�Opera scritta da don Orazio e che gi� da
decenni era passata nella cavalleria del dimenticatoio e che
Geppino addirittura aveva in sua biblioteca ed oggi
gi� possiamo divulgarne il Titolo ai Lettori ]-, il quale mi dar� buon sostegno
anche con gli altri risultati che non tarderanno, a vasto raggio vado ampliando
la ricerca, riservandomi in finale di fare un benevolo fervorino
verbis ad una persona con me in forte
dimestichezza che ritiene il sapere di pronta produzione e di ancor pi� rapida
esazione.
Ritornando allo
Scrittore, occorre rilevare che da una pi� attenta lettura della sua Opera,
Risveglio Albanese, egli stesso ci offre alcune importanti notizie sul suo
percorso in Argentina e poi negli Stati Uniti, desunte e proposte dallo stesso
Alfredo Frega nel suo scritto sull�Irianni e che noi in combinata con altre,
previa verifica di riscontro analitico, proponiamo per come di seguito:
Supponendo che dei
quattro figli maschi del Patriota Pietro Irianni, Nicolino
il pi� grande, Orazio e Camillo siano emigrati, essendo rimasto in
Lungro il quarto figlio Federico che nato nel 1872
, non avrebbe seguito (di appena 8 anni) i fratelli pi� grandi nel 1880 in
Argentina, salva la verifica della data della migrazione nel 1880, che per ora
� validata da Angelo Vittorio Damis e da
Pantaleone Sergi nel
Testo � Tra coscienza etnica e coscienza di classe. Giornali italiani
anarco comunisti in Argentina� al
cap 4, pg 114 ,
Fogli anarchici di vita breve sul finire dell�Ottocento, in cui , in
Nota 43 riporta all�Irianni � si trasfer� in Argentina intorno al 1880
�, Orazio Irianni nel 1889 su propria iniziativa costitu� � fin dal settembre
1889 la Societ� di mutuo soccorso fra gli Albanesi d�Italia, intitolata
Skanderbeg �-pg
125-,mirante a dare ad essi una personalit�, mediante l�istruzione,l�educazione
e la mutua cooperazione economica; inoltre la definisce �la prima del
genere fondata all�estero dagli italo albanesi ed in pochi mesi raggiunse il
numero di seicento soci attivi ed era ritenuta un modello di organizzazione e di
oculata ed onesta amministrazione�.
Nel 1904, riporta
l�Irianni a pg 127, fu organizzato il giorno 14
Giugno a Buenos Aires un Comitato Albanese, i cui propositi erano identici a
quelli degli altri Comitati esistenti in Europa e che si riassumevano nella
formula: l�Albania degli Albanesi. E tale Comitato nella prima seduta ader� alla
inaugurazione del monumento eretto dagli Italiani a Garibaldi nella
capitale,decidendo altres� di inviare al presidente del Comitato
Albanese in Roma,Gen
Ricciotti Garibaldi un telegramma per comunicargli
l�atto della sua costituzione . Ed il successivo giorno 19 partecip� anche alla
grandiosa manifestazione incorporandosi alla Societ� Superstiti
Garibaldini e spedendo il votato telegramma al
Ricciotti. Dipoi, il 3 Luglio in altra imponente manifestazione
cui parteciparono tutti gli Albanesi residenti nella Capitale argentina, fu
nominato un Comitato definitivo, assumendo altres� decisioni definitive miranti
a favorire la causa dell�Albania. E su questo Comitato che si desume presieduto
dallo Irianni, il testo si dilunga nelle pag 127 e 128, indicando nell�Irianni
l�espositore organico dei propositi per conseguire l�integrit� territoriale e
l�autonomia amministrativa come base e avviamento alla rivendicazione della sua
libert� e della sua completa indipendenza. Descrivendo inoltre l�azione del
Comitato come energica ed intensa, in una Conferenza di propaganda tenuta
il successivo 20 Ottobre (1904), nel vasto salone della Tipografia
Boarnense ,vi parteciparono
reporters dei pi� autorevoli e grandi giornali della Capitale, tra cui
primo il giornale �la Prensa � che scrisse parole
di viva simpatia per il popolo albanese ricordando le donne
suliote ed il motto nazionale dell�Albania � C�� la fede dove c�� la
spada �. Ed alla conferenza assisteva un superstite dei Mille, il Signor Felice
R. Gianfranchi di Genova, espressamente invitato dal
Prof Irianni di cui era grande amico.
Si conclude la pag 128,
con il riporto della notizia che il Comitato Albanese commemor� pubblicamente
il grande patriota Generale Domenico Damis ( suo
conterraneo, parente fra l�altro ed abitante in Lungro
a trenta metri dalla sua abitazione).
In prosieguo e sempre
traendo dal suo Testo Risveglio Albanese, oltre i meriti e le iniziative
descritte sopra, che gi� denotano un personaggio di spicco con marcata tendenza
anche verso l�iniziativa di aggregazione e coesione umana, otre che alla
diffusione di idee a mezzo della grafica e stampa, il Prof Irianni nel Febbraio
del 1905 -pg 129-, in Buenos Aires fond� la
Rivista � La Questione Albanese� che era di sedici pagine ed
elegantemente stampata , dando indicazione che fra gli abbonati contava
molti intellettuali americani ed europei. Inoltre,ogni numero di questa Rivista
era annunziato dai giornali bonaerensi e i suoi
articoli venivano spesso riprodotti e commentati.
Oltre l�importante
iniziativa di sopra divulgata dallo stesso Irianni, nella stessa pagina, a met�
di essa, l�Autore ci informa che ai principi del 1907 sotto la propria direzione
vide la luce un Periodico settimanale intitolato � Lega Albanese � ,che
seguiva in quasi contemporanea l�incalzare degli eventi nei
balcani, ponendo in evidenza una celebre lettera al Sultano Abdul
Hamid, peraltro riportata a pg 89-93, e in
finale datata Buenos Aires 15 marzo 1905 con firma di esso quale �Direttore-proprietario
della Questione Albanese�.
Ma non contento di
tutto quanto precede, riporta l�Irianni che il 21 Aprile 1907, i pochi Albanesi
dell�Albania arrivati in Argentina dopo il 1905 fondarono la SOCIETA�
Lidhia Shqip�tare
,di cui poi esprime ammirazione per la laboriosit� nel proposito di aiutare la
causa del loro paese, compreso il mantenimento della scuola di
El Bassan riattivata
dopo la distruzione di essa da parte dei Giovani Turchi, mentre per tali
contesti l�Irianni tenne al 29 marzo 1910 una Conferenza per il Comitato
Albanese in Buenos Aires , citando anche il � Partito Nazionale Albanese � in
dissidio con il Partito dei Giovani Turchi .
Avviandosi a
completare il Testo, a pg 134, l�Irianni, per circa
trent�anni in Argentina, conclude con un intervista rivoltagli e datata 24
Luglio 1911, sulla recente situazione Albanese e sulle prospettive di attivare
l�interesse alla causa albanese negli Stati Uniti con particolare riferimento
agli Albanesi che indica in circa 35 mila ed agli
Italoalbanesi che pur presenti definisce notevole contingente,
peraltro ancora non allertato.
E dal contesto della
nutrita intervista, se ne trae anche la notizia importante che a Dicembre 1910
si � trasferito dalla Argentina, e gi� a marzo 1911 indisse comizi e tenne
conferenze facendo attiva propaganda fra gli Italoalbanesi
di New York e di altre citt� americane.
Ora legando tutto
quanto precede, che gi� rappresenta pi� di uno spaccato della vita e
dell�operato di Orazio Irianni �un trentennio di operosa vita in Argentina- ,
occorre solo inserire un altro punto certo, che l�intervista a New York � datata
24 Luglio 1911; che la Prefazione di Dora porta la data Settembre 1911; che il
Testo Risveglio Albanese riporta � New York 1911� : Ed in sostanza
dopo la presunta pubblicazione, fra settembre e ottobre, del Testo, o in un
tempo successivo ad essa prossimo, egli si sar� indirizzato al rientro in
Italia, dove presumendo un primo assestamento in Lungro,
gi� nel 1913 doveva trovarsi in Catanzaro per curare alla distanza la
pubblicazione in Napoli , nel 1913, del secondo suo Testo Il Panslavismo
Russo e la civilt� europea. Ed a proposito di tale Testo, alla pag 76 non
numerata, l�Autore ha curato che si pubblicasse il riporto di una altra sua
Opera quel � Risveglio Albanese� di cui abbiamo fin qui ampiamente trattato
e che � � vendibile in Italia a Lire 3,00 Rivolgersi al Signor Federico Irianni
( suo fratello) Lungro � Cosenza�
, trattandosi del Testo della edizione New York , portato in Italia (Bruno
Marco, recuperato e sempre utile, per telefono da Campobasso mi ha detto un
particolare, che da ragazzi venivano indirizzati da Zhogna
Vicenzina a prelevare libri in un locale terraneo
sotto don Pietro) ed affidato al fratello don Federico, quel quarto fratello
che riteniamo non sia partito per l�Argentina, mentre, non risultandoci certa la
vicenda di Camillo, il fratello Nicolino sembra sia
rimasto in Argentina, se � vero che il vivente quasi mio coetaneo Federico( nato
nel �40) che abita in prossimit� di Roma, mi ha confermato una certa parentela
in Argentina, laddove anche in foto abbiamo dal gruppo foto ricevute da
Zhogna Delina il
sembiante di una giovane vestita con abito fine ottocento � primi novecento .
E se fin qui abbiamo
spinto l�indagine e la ricerca un po� pi� attendibile, in prosieguo di tempo,
speriamo muovere in avanti lo steccato della conoscenza, completando con quanto
possibile noi si possa approfondire, derivando comunque che l�Irianni, anche
sovente contattando con lettere l�importante Giornale di Buenos Aires
La Patria degli Italiani , risulta pensatore pubblicista ed Autore di spicco
per gli ambiti che lo hanno interessato, restando altres� uno dei pensatori che
con maggiore costanza nel tempo hanno anche approfondito la Questione Albanese
seguendola anche dopo che nel 1912 era stata proclamata ufficialmente
l�Indipendenza, tanto da aver scritto il Testo � Il Panslavismo russo e la
cultura europea�. Ed in riguardo di essa, a parte la frase per come desunta
de� �L�Albania degli Albanesi �, siamo sempre pi� convinti che don Orazio, buon
cervello aduso anche a fiutare l�aria internazionale, seguiva ben a ragione quel
prudente filone, ufficiale fra la popolazione albanese, che, ove non si fosse in
certa presenza dello sfaldamento dell�impero turco per cadavere rotto in pezzi,
era meglio vivere in un contesto di autonomia amministrativa con i cinque
vilajet certi, non correndo l�alea imprudente di
massacri inutili o sbandamenti verso l�asse austro ungarico prossimo e
famelico(anche organizzato, si pensi alle scuole nel nord ed alla Chiesa
cattolica da e pro Austria), se non addirittura l�ampio angolo goniometrico del
panslavismo, fra Serbi, Russi, ed all�occorrenza Bulgari e di cui al secondo
Testo scritto e dai quali popoli mette in guardia, se non Greci (nemicissimi
che stavano alla frontiera sempre rivendicando, anche metri di territorio), in
cui ruotava un certo modello culturale dei profondi Balcani.
Che poi le tesi di
don Orazio debbano passare al vaglio di una calibrata critica, credo sia
interesse di noi stessi Lungresi , alla bisogna
proprio necessitati a trarre il meglio da noi stessi in termini di aspetti
critici ed in pro di un nostro Concittadino che anch�esso ci ha illustrati con
il suo ben operare di laboriosit� concettuale e seriet� comportamentale.
In finale, mi resta
una possibile papera, cui chiamare in auspicabile consenso gli stessi Lettori :
Zhogna Delin che tanto
mi voleva bene, come parimenti ne voleva a mia Madre, nel consegnarmi le foto,
una di quelle grandi me la ha indicata come appartenente a Pietro Irianni, il
Bisnonno Patriota, del cui sembiante potrebbero esservi assonanze. Tuttavia, ben
approfondendo ed anche comparando, trattasi di una fotografia di buona
consistenza per durezza e della dimensione non facilmente rinvenibile tra le
foto di fine 800- primi anni del Novecento , con dimensione di cm 21X 17.
Inoltre, considerando il periodo di vita del Patriota tra il 1830 ed il 1898 e
che non consta altres� che il Patriota si sia mosso dall�Italia, resta difficile
collimare la foto con il sito del Fotografo, che con chiaro cognome
austro-tedesco Schimmer risulta essere di Rio
Cuarto, quella cittadina nel distretto di
Cordoba da cui viene derivato dallo Scrittore Pantaleone
Sergi il Nostro Orazio Irianni in quanto autore di
un giornale � L�indicatore�, da Rio Cuarto
proveniente, aggiungendo lo Scrittore Sergi un
chiarimento utile a proporsi, che � coscienza di classe ed etnica nella vita
di Irianni,dunque,sembrano equivalersi�.
Essendo, inoltre ed a
mio modesto semplice parere, conveniente optare per una persona raffigurata
nella foto tra i quaranta ed i cinquant�anni, la bella foto che presenteremo ai
Lettori � proprio quella dello Scrittore Orazio Irianni , stante altres� la
correlazione piuttosto importante con la cittadina di Rio
Cuarto nel distretto di Cordoba in Argentina,
dove � scritto egli abbia operato.
La ricerca,
infine, occorre chiarire, continuer� e per ora riteniamo di interesse del
Lettore sapere anche che pi� filoni ed indirizzi sono stati avviati a ricerca
ed approfondimenti, anche in Argentina, dove di spicco abbiamo incontrato sulla
mail un amico Lombardo, serio alla Cattaneo ed esperto di pubblicazioni italiane
in Argentina del periodo fine 800 - inizi 900, il prof.
arq. Jorge Alberto
Garrappa, cui pubblicamente estendo il mio sentito ringraziamento.
Auguri a Mimico Cortese per la sempre
gentile cortesia ed ai Lettori , che potranno notare il balzo in avanti che
abbiamo compiuto nella ricerca su Orazio Irianni in questo ultimo mese. Con
viva cordialit�.
3.1.014 Francesco Maria Damis