Ad Ernst J�nger
per aver scritto �Il Trattato
del Ribelle�
Rimembranze dialettiche
...E
la Rivoluzione sal� sul Calvario con sulle spalle un pesante fardello. Lungo la
strada per arrivare in cima c�era tanta gente, i pubblicani che la
insultavano, gli uomini che in lei avevano creduto, quelli di poca fede e quelli
che erano l� solo per curiosit�. Mentre camminava, ritornava con la mente ai
tempi passati. In particolare, si ricord� di Tommaso che amava leggere i
Francofortesi, �la scossa verr� dai diseredati�, diceva. Si ricord� di
Giovanni, il discepolo pi� amato, e poi di Matteo, di Andrea e di tutti gli
altri. Un giorno proprio Giovanni Le aveva chiesto cosa significasse la parola
�compagno�, aveva l�insaziabile desiderio della giovinezza di capire tutto
a fondo e subito. Allora la Rivoluzione lo accarezz� con quella intensit� che
solo la mano di una madre pu� avere e gli disse: � Beato ragazzo, ti dir�
che la parola compagno viene dalla terra�. �Dalla terra?�, disse incredulo
Giovanni. � Si dalla terra � rispose la Rivoluzione � perch� vedi,
compagno significa chi divide il proprio pane con te, ed il pane con cosa credi
che sia fatto?�. �E� fatto con il grano!� rispose l�apostolo.
�Appunto�, disse la Rivoluzione, � il grano � il frutto della terra�.
Allora Giovanni si alz� e se ne and� a dormire perch� l�indomani avrebbero
dovuto affrontare un lungo viaggio. In mezzo alla gente che assisteva allo
spettacolo organizzato dai Romani, vi era un pescatore non pi� tanto giovane,
Pietro, come lo aveva chiamato la Rivoluzione, il duro sostegno su cui tutto si
sarebbe dovuto fondare. Il pescatore era come immobilizzato, solo la sue mente
si muoveva freneticamente vagando da un pensiero all�altro, fino a fissarsi su
un ricordo in particolare. Un giorno Tommaso gli aveva letto un passo dalla
�Dialettica dell�Illuminismo� in cui si parlava dell�incontro tra
Odisseo e Circe la meretrice. La cosa che gli era rimasta pi� impressa era
l�episodio della trasformazione degli uomini in maiali. �Perch� proprio i
maiali ?�, chiese a Tommaso, il quale gli rispose �caro Pietro, Circe e
Odisseo rappresentano due facce di una stessa realt�, Odisseo con il suo nome
che significa �nessuno� rappresenta l�aspetto nominalistico
dell�Illuminismo, che altro non � che il progresso del genere umano nella
storia. Circe � colei che gestisce sapientemente gli istinti umani, pur essendo
anche la meretrice una vittima. Adesso ti � pi� chiara la cosa ?�. Pietro
rispose di s�, ma solo per non fargli dispiacere, perch� in realt� la sola
cosa che gli era rimasta in mente era il pensiero di questo enorme bordello con
tutti gli uomini diventati maiali, senza possibilit� di redenzione. Intanto la
Rivoluzione era arrivata in cima e per evitare che si potesse schiodare dalla
croce Le avevano fissato le mani e i piedi con delle corde. Intorno la gente
cominciava a defluire, lo spettacolo in fondo era finito. Sotto la croce a
piangere era rimasta solo una donna, che come Circe, in passato, aveva fatto la
puttana�
Gennaro Domestico