Snobbata la conferenza convocata dal ministro La Loggia sulle lingue minoritarie nella scuola e nella pubblica amministrazione
Minoranze, il forfait della Regione
di Nicola Bavasso
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da ROMA
Il governo calabrese non ha partecipato all�incontro convocato nei giorni scorsi dal ministro degli Affari Regionale Enrico La Loggia. Al convegno che aveva come tema "Le lingue minoritarie nella scuola e nella pubblica amministrazione in Italia: obiettivi e interventi realizzati dalle collettivit� locali. Secondo incontro delle minoranze linguistiche in Italia e seminario follow-up della convenzione quadro sulla protezione delle minoranze nazionali", sono state chiamate le istituzioni regionali nel territorio delle quali sono presenti comunit� minoritarie. L�incontro � stato indetto per fare il punto sulla stato di attuazione della legge 15 dicembre 1999 n. 482 " Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche".
L�assenza del governo calabrese evidenzia ahinoi, la distrazione della nostra regione nei confronti delle minoranze arb�reshe, grecanica ed occitana che insistono da secoli nel territorio regionale.
Nel tavolo romano quindi si � posta la lente di ingrandimento sul bilancio derivante dall�attuazione della legge 482/99 che non � parso ottimale. A tutt�oggi alcuni risultati sono stati raggiunti, altri subiscono intralci burocratici evitabili. Per alcuni obiettivi importanti come le trasmissioni in lingua minoritaria da parte dell'ente radiotelevisivo di Stato, sembra che i tempi siano ancora incredibilmente immaturi.
Ascoltando i rappresentai istituzionali ed accogliendo i loro suggerimenti, il ministro ha proposto di costituire una "struttura" di confronto stabile, dove Stato, regioni, province e comuni, nonch� rappresentanze dei gruppi linguistici, possano decidere.
Sostanzialmente si vuole realizzare una Conferenza per consentire una partecipazione equilibrata in un tavolo paritario in modo da permettere allo Stato di compiere un miglioramento verso le minoranze linguistiche, adempiendo in tal senso, a quanto lo stesso Consiglio d'Europa ha chiesto agli stati membri. Questo organismo nascer� in sintonia con il trattato di Mastric e con lo spirito federalistico che rinnover� l'Italia.
"Una conferenza - ha sottolineato il Ministro - di confronto tra minoranze dove esistono problemi diversi per soluzioni diverse. La pi� piccola minoranza linguistica avr� il suo ruolo da svolgere con pari dignit� delle altre pi� consistenti."
Ribadita l�importanza dell�incontro, � stata nutrita la partecipazione delle regioni interessate: Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Puglia, Sicilia, Piemonte, Molise, Veneto, Trentino, Campania, Abruzzo. Assenti oltre alla Calabria anche i rappresentanti della Basilicata. Una voce calabrese, comunque, c'� stata. Quella del sindaco di Guardia Piemontese Andrea Muglia, che di sua iniziativa ha raggiunto Roma dove ha potuto esprimere il suo disappunto per 1�assenza della massima istituzione di una regione che comprende ben tre minoranze linguistiche. Presenti, altres�, il giornalista Alfredo Frega e il prof. Francesco Altimari dell'Universit� della Calabria che ha sostenuto la necessit� di istituzionalizzare il consorzio degli atenei d'Italia dove esistono le cattedre delle lingue minoritarie.
Il rappresentante del Comitato consultivo di Strasburgo della Convenzione quadro di protezione delle minoranze nazionali ha potuto rendersi conto dei risultati dell'applicazione della Convenzione in Italia, dichiarandosi soddisfatto anche dell'iniziativa del Ministero degli Interni, comunicata dal Dr. Giuseppe Mario Scalia su un monitoraggio concernente la presenza dei Rom in Italia.
La maggior parte dei convenuti ha rimarcato come una delle norme della Legge 482/99 continua ancora ad essere disattesa e cio� la mancata convenzione tra il Ministero della Comunicazione e la Rai per l'attuazione delle trasmissioni radiotelevisive nelle lingue minoritarie. Era presente un dirigente Rai, Carlo Romeo il quale ha sostenuto che � in atto un profondo e radicale cambiamento nelle comunicazioni televisive con l�avvio del digitale e che della cosa ne trarranno benefici soprattutto le minoranze linguistiche. Nessuno dei presenti ha apprezzato questo intervento, anzi a riguardo si � chiesto il parere del Ministro La Loggia.
(articolo pubblicato sul quotidiano "La Provincia Cosentina" del 22.03.04)