In mostra le icone di

ARMAKOLAS E MANES

 di Nicola Bavasso

E� un percorso che tende alla luce. Conoscere le icone e saper leggere i colori di queste magnifiche espressioni dell�artigianato artistico religioso significa entrare nel misticismo del mondo greco-bizantino. Seguendo un itinerario lineare che principia da cromature opache e contorni sfumati, la raffinatissima arte iconografica, enuclea i suoi smilzi soggetti religiosi dai colori velati per giungere infine alle illuminanti dorature che simboleggiano la luce della fede e rendono visibile all�occhio umano il divino. Cos� i maestri bizantini, attraverso le diverse gradazioni di colori e gracili figure di santi e madonne, costruiscono le icone che da oltre cinque secoli per gli arbresh di Calabria, rappresentano degli insostituibili strumenti di preghiera. Perch� venerare le icone, oltre ad essere  una componente fondamentale dell�essenza spirituale greco-bizantina-albanese, significa pregare o leggere un libro che pagina dopo pagina illumina il pensiero e arricchisce lo spirito.

A Lungro, centro spirituale degli albanesi d�Italia, a partire da sabato 14 e fino a domenica 22 presso il palazzo Ex-Dopolavoro, sono state esposte alcune opere facenti parte di un�inedita mostra itinerante di icone bizantine allestita dal famoso maestro greco Stefanos Armakolas e dal suo giovane allievo lungrese Elia Luigi Manes. 

Seconda tappa della rassegna itinerante di icone bizantine, l�esposizione di Lungro patrocinata dall�amministrazione comunale e realizzata in collaborazione con l�associazione arbreshe Rilindja,  � un viaggio all�insegna della tradizione, dell�amore per l�arte e la ricerca del �bello�. Partita dal Collegio Greco di Roma, l�esposizione � approdata a Napoli presso l�Istituto Italiano di Studi Filosofici, per volere delle Universit� Aperte Elleniche e della Comunit� Ellenica di Napoli e Campania con il patrocinio del Ministero Greco degli Affari Esteri.

�Dirottata� in Calabria su iniziativa di Elia Luigi Manes, questa piccola vetrina iconografica non vuole essere solo un omaggio a Lungro, suo paese natale, ma anche un contributo alla tutela e alla valorizzazione delle tradizioni socio- culturali del territorio, uniche nel suo genere, per cui il giovane artista lungrese, si � gi� attivato in passato con varie iniziative tra cui il primo fumetto in lingua arb�reshe. 

 

 

In esposizione le opere del maestro e dell�allievo

 

Stefanos Armakolas � nato nell�isola di Tinos in Grecia. Da diversi anni risiede e lavora a Roma dove ha allestito uno dei pi� importanti atelier di arte bizantina. Si e� diplomato in Pittura presso   l�Accademia delle Belle Arti della capitale e successivamente ha conseguito la  laurea in Teologia presso il rinomato Pontificio Istituto Orientale. Iniziato nell�arte iconografica, opera seguendo per temperamento e �situazione� lo stile veneto-cretese. Ha partecipato a varie mostre di icone in Italia e all�estero. Dirige corsi di pittura di icone e tiene conferenze teologiche e filosofiche in tutta Europa. In Italia � considerato uno dei pi� importanti maestri di arte bizantina.  

 

Elia Luigi Manes, � un giovane artista di Lungro. Diplomato presso l�Accademia del Fumetto di Roma, � disegnatore, illustratore e vignettista. Iniziato all�arte iconografica dall�archimandrita della cattedrale di Lungro pap�s Mario Pietro Tamburi, uno dei pi� autorevoli iconografi arbresh, attualmente lavora a Roma presso l�atelier del maestro Stefanos Armakolas, seguendo lo stile della scuola veneto-cretese. Ha partecipato a numerose mostre di icone collettive.  

n.b.

 

Articolo pubblicato domenica 15.08.04 su �TRACCE� pagine culturali del quotidiano

�LA PROVINCIA Cosentina�