Per eventuali considerazioni, clicca qui

 

Giovanni Belluscio, ricercatore della cattedra di letteratura albanese �una ferita inferta alle diversit� culturali�

 

Insegnamento lingua albanese anche l�Unical contesta i tagli

di Nicola Bavasso

 

Il ridimensionamento degli interventi del MIUR destinati alle scuole delle minoranze storiche calabresi, sta lasciando un pesante strascico sulla formazione di alunni e docenti.  I dati ufficiali pubblicati nei giorni scorsi in queste pagine, oltre a mettere in luce la superficialit� e la scarsa attenzione delle istituzioni nei confronti delle isole alloglotte, hanno stimolato gli addetti ai lavori che non hanno intenzione di sorvolare su questa grave situazione che rischia di rendere vane le annose battaglie sostenute dalle comunit� di cultura minoritaria per l�acquisizione di diritti sanciti dalla Costituzione e recentemente riconosciuti. Ad intervenire in questa occasione � il professor Giovanni Belluscio ricercatore della Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese dell�Unical. Attivamente impegnato nell�insegnamento dell�albanese a docenti e alunni delle scuole di Caraffa di Catanzaro e Vena di Maida, l�accademico evidenzia come �il numero di insegnanti e corsisti si sia drasticamente ridotto in conseguenza del ridimensionamento delle ore di insegnamento della lingua e della cultura albanese nei tre cicli�. In sostanza per quest�anno nei due istituti albanesi del catanzarese, si potranno tenere soltanto 12 ore di corso. Un numero che la dice lunga sull�  attenzione che viene rivolta alla realt� arb�reshe. Una ferita inferta in un momento di rilancio delle �diversit� culturali� regionali e nazionali che comunque cela un�incredibile debacle. Giova a riguardo ricordare come dai 304.200 euro elargiti nel 2001 dal MIUR per l�insegnamento delle lingue minoritarie nei paesi riconosciuti, si sia scivolati nel baratro dei 92771 euro per il 2004. Numeri che evidenziano un taglio dolorosissimo di oltre 212000 euro che ha determinato il blocco dell�insegnamento in moltissime scuole arb�reshe della provincia di Cosenza e mandato a casa pi� di trenta docenti. Giovanni Belluscio esprime tutta la sua amarezza per questa situazione in cui �sembra oramai chiaro che l�unica preoccupazione di Ministero ed Assessorati sia solo quella di poter dire per convincere ed autoconvincersi che comunque qualcosa si sta facendo e che la legge 482/99 si sta applicando mentre, di fatto, in questi ultimi anni abbiamo assistito ad una continua erosione dei fondi destinati all�insegnamento in particolare ed in generale alla tutela ed alla salvaguardia dell�albanese e degli albanesi d�Italia. Prima non si aveva diritto a quasi niente, oggi, dopo l�approvazione delle legge nazionale e di quella regionale, invece restiamo ancora sotto il tavolo ad aspettare le briciole.�

A queste assurde condizioni secondo l�accademico albanese  bisogna rispondere in modo deciso. Bisogna  �rifiutare briciole ed  elemosine poich� 12 ore di insegnamento in un anno scolastico sono una proposta indecente, una barzelletta, un raggiro�.

Per Belluscio tali interventi costituiscono solo �un restauro di facciata per sentirsi tranquillo� e per questo  bisogna dare �un segnale di rivolta rispedendo al mittente i pochi spiccioli elemosinati e rifiutando da ora in poi qualsiasi coinvolgimento in operazioni che non potranno dare e non daranno mai i frutti sperati.�

  

La Provincia Cosentina venerd� 28 gennaio 2005