LA REPUBBLICA

Domenica 27 febbraio 2005

Articolo di Pantaleone Sergi

 

"NO AL NUOVO PARROCO, � PURE SPOSATO"

RIVOLTA NEL PAESE DEL RITO ORIENTALE

 

"Zoti Demetrio, prete Demetrio, come lo chiamano in paese, � un giovane spilungone dal viso ascetico, scavato, coperto, da una barba da sacerdote d�Oriente, e i parrocchiani soffrono a vederlo piangere. Sono riusciti a cacciare il nuovo parroco sgradito, ma il vescovo, l'eparca di Lungro monsignor Ercole Lupinacci, ha cacciato lui che gi� era vice da anni ed era benvoluto dal fedeli. "Se mi mandano via, io muoio", confida Il giovane sacerdote, che pur di rimane qui aveva accettato un ruolo di gregario. Ora papas Demetrio Braile, questo il suo nome, rigira tra le mani la lettera del suo vescovo.

Via da Santa Sofia. Che far� adesso? E che faranno i fedeli che per averlo parroco erano scesi in piazza? La rivolta popolare esplosa l'altra domenica con qualche spintone, tanti sputi, fischi sonori e lungi e lancio di monetine contro il papas Mario Aluise; arrivato da Firmo, scortato da sette carabinieri, per sostituire il parroco papas Giovanni Capparelli morto il 20 gennaio scorso, finisce in lacrime e un popolo di fedeli imbambolato, diviso tra l'obbedienza al vescovo e la voglia di fare le barricate. "Se insistono vedranno di cosa siamo capaci", avverte per� Vittorio Trotta, ex collocatore comunale, "perch� noi vogliamo padre Demetrio. E' un.sacerdote vero, un missionario,

� giovane, si dedica ai vecchi, ai bisognosi".

E poi. "E poi, diciamolo, non � sposato".

E' il gelo in questo paesino nel cuore dell'Arberia, l�area albanofona della Calabria. Qui da secoli la gente parla albanese, nelle chiese prive di statue di santi ma ricche di icone e dipinti preziosi si celebra messa con rito orientale, e i preti, i "papas", che sono cattolici e appartengono alla Chiesa romana, possono avere moglie. Anche papas Aluise. il parroco "respinto", � sposato e ha tre bambine. A Santa Sona c'era stato come vice dal 1993 al 1997: se ne and� per dissapori col parroco e con le suore basiliane, ma manc� soprattutto il feeling con i giovani. Dopo di lui era arrivato papas Demetrio, giovanissimo: �Ha sostituito l'ottantenne parroco che era a letto ammalato e l'ha sostituito degnamente in tutto�, assicura Marino Baffa, insegnante in pensione, capo morale del comitato spontaneo sorto contro la decisione del vescovo: � vicino al giovani e agli anziani, � tornato a dir messa nelle cinque cappelle di campagna. Lo dipingono, in verit�, un po' "estremista" del rito bizantino e lo hanno accusato di non pregare per il Papa durante la messa. Tutto � stato chiarito. "Prego tanto per Sua Santit�., assicura.. Ma il rito � rito e durante la messa non � previsto. Perch�, dunque, dargli il benservito?

"La vendetta � arrivata puntuale", ironizza qualcuno davanti alla Chiesa di S. Atanasio il Grande, dopo la lettura della bolla con cui l�eparca di Lungro accetta le dimissioni di MarioAluise e nomina padre Angelo Belluscio, parroco del SS. Salvatore a Cosenza, nuovo "archimandrita di Sh�n Tanasit". "Ho bisogno del vostro aiuto", si presenta papas Belluscio dopo la lettura della bolla vescovile da parte di papas Marius Barbato, un altro dei preti sposati della diocesi greco-albanese di Lungro. Il popolo di fedeli che ieri mattina gremiva la bellissima chiesa affrescata dal pittore cretese Iannakis, � disorientato: vinta la battaglia contro il nuovo parroco non gradito, ha perso la guerra perch� "zoti. Demetrio entro una settimana dovr� raggiungere la nuova sede di Acquaformosa.

E pensare che solo dieci giorni fa in centinaia erano andati a Lungro per invocare che l'incarico fosse affidato al giovane vice il quale aveva fornito buona prova e godeva della benevolenza della gente. Il vescovo � apparso irremovibile. La comunit� decisa a non mollare. Il giorno della proclamazione e dell'insediamento di padre Mario Aluise, � scattata cos� la rivolta. Molta gente, sotto la pioggia ha aspettato l'arrivo del nuovo sacerdote e del vicario del vescovo Padre Donato Oliverio: "Ich neng tduami", non ti vogliamo, gli hanno urlato in centinaia. "C� stata una marea spontanea di gente pronta a tutto. C � da capire lo stato d'animo", racconta Enzo Baffa Trasci, presidente della festa patronale di S.Atanasio. Si erano ritrovati in trecento, infatti, la sera prima nell' auditorium della scuola elementare.

C'era chi voleva murare l'ingresso della chiesa, chi voleva occuparla, chi addirittura evocava la brutta fine di un vescovo, monsignor Bugliari, che i briganti avevano ucciso qui nel Settecento per significare che bisognava opporsi contro tutto e contro tutti.

Trattandosi per� di gente tranquilla, alla fine s'� optato per una manifestazione "forte". Il nuovo parroco, cos�, lo hanno accolto, si fa per dire, con fischi, uova marce e monetine e lui, alla fine, ha fatto il gran rifiuto. Non verr� padre Mario e andr� via in lacrime padre Demetrio.