DAL QUOTIDIANO 20/6/05

 

Un'associazione arbereshe
per tutelare le minoranze
 


ROSSANO - Esiste da tempo a Rossano una comunit�, quella albanese, di gente che ha contribuito e contribuisce al miglioramento sociale economico e culturale della citt�. Gli "arbereshe" sono ormai integrati in tutti i campi sociali. Da alcuni mesi hanno costituito ufficialmente una associazione che � stata denominata "Arbereshe a Rossano", ed � stata presentata alla citt� sabato scorso nel giardino della parrocchia Madre Maria della Chiesa dello Scalo di Rossano.
Presieduta da Giulio Baffa, promuove e favorisce la storia degli albanesi d'Italia, la loro tradizione i loro costumi e il loro rito religioso. La manifestazione si � aperta con il raduno dei partecipanti che hanno compilato il modulo per diventare soci. A seguire � stata celebrata la Santa messa in rito greco-bizantino officiata da sua Eccellenza Ercole Lupinacci Vescovo della diocesi di Lungro. Una giornata di identit� e memoria suggellata dai discorsi del presidente Baffa, del sindaco Longo e dell'assessore provinciale alle Minoranze Linguistiche Donatella Laudadio. Il presidente Baffa ha elencato, dopo i ringraziamenti di rito, gli obbiettivi dell'associazione, fra i quali spiccano un protocollo d'intesa per la celebrazione della messa in rito greco ortodosso ed uno studio antropologico sulla comunit� arbereshe di Rossano, che sar� curato dal Salvatore Bugliaro, membro del direttivo e gi� presidente del Club del Libro della Sibaritide. "Voi avete saputo inserivi nella comunit� di Rossano a pieno titolo e questa associazione � il suggello della vostra opera", cos� ha esordito il Sindaco Longo, che ha portato con se il protocollo d'intesa stipulato dal Comune di Rossano, con i paesi albanesi, finalizzato alla promozione sinergica delle cose che accomunano le due culture. Il consiglio direttivo � formato anche dal vicepresidente Maria Vittoria Santagada, dal segretario Valerio Capparelli, da Maria Teresa Bua, Salvatore Bugliaro, Giuseppe Cacozza, Salvatore Giannicco, Enrico Serpa e Giovanbattista Serravalle.
La serata si � conclusa con balli e canti e con una degustazione di prodotti tipici offerta dall'industria alimentare Madeo. Sua Eccellenza Lupinacci, durante la manifestazione si � assentato per un po' di tempo. E' andato a trovare il figlio di quell'amico che gli prestava la bicicletta da giovane. � andato a trovare Armando De Benedetto, quell'albanese che ha fatto viaggiare, grazie al suo lavoro, migliaia di rossanesi e che ora con grande dignit� affronta una malattia che ha minato la sua mobilit�. E' stata una rimpatriata in cui, in poco tempo hanno ripercorso i loro trascorsi. Il Vescovo lo ha salutato con l'augurio, che la prossima volta che si vedranno Armando possa camminare sulle sue gambe.

 

Francesco Sapia