S. A T A
N A S I O
Comunit� Cattolica
Bizantina, Via dei Greci 46, 00187 Roma
Il 13 maggio 2006,
l'Archimandrita
p. Giorgio Gharib, del
Patriarcato geco-melkita cattolico di Antiochia, ha tenuto al Circolo
Italo-Albanese di Cultura "Besa-Fede di Roma", la terza lezione del ciclo
sulle feste nella chiesa bizantina. Veniva tratto il tema delle "Feste dei
santi nell'anno liturgico", dopo che nelle precedenti lezioni aveva presentato
le "Feste del Signore" e le "Feste della Madre di Dio". Segnalate le fonti
dell'agiografia bizantina egli ha spiegato le singole feste sulla traccia
della celebrazione liturgica, dell?innografia e della iconografia.Riportiamo
un breve resoconto:
Le tre fonti
dell'agiografia bizantina
La prima fonte
� quella del Sinassario, opera che corrisponde, pressappoco, al "Martirologio
Romano", ma gli "elogi" in esso contenuti sono alquanto pi� lunghi: danno,
in effetti, il profilo biografico e agiografico di tutti i santi del
calendario bizantino. La sua redazione pi� o meno definitiva risale ai secoli
IX-X. Un'edizione critica � stata data dal Bollandista Delehaye. Altre
edizioni pi� aggiornate ma meno critiche, sono state fatte dai greci Doukakis
e Nicodemo l'Agiorita nel secolo XVIII-XIX. I libri liturgici bizantini,
specialmente il "Meneo" (in dodici volumi) riproduce per una lettura
giornaliera il testo di Simeone Metafraste (sec. X). Il Sinassario bizantino,
detto "di Costantinopoli" e anche "della Grande Chiesa", � patrimonio comune
di tutte le Chiese ortodosse autocefale. Ognuna di queste per� ha provato il
bisogno di introdurre nel Sinassario comune i propri santi locali, dando luogo
cos� ad altrettanti Sinassari. Di recente il monaco Macario di Simonos
Petra del Monte Athos ha sentito il bisogno di mettere in comune i
principali santi del periodo bizantino e quelli delle Chiese autocefale in un
unico Sinassario. Il libro � stato pubblicato in francese sotto il titolo: le
Synaxaire, vies des saints de l'Eglise orthodoxe, in 6 volumi,
pubblicati dalla casa Editrice To Perivoli tis Panaghias, Tessalonica
(tra il 1987 e il 1996), di cui si pu� trovare un'edizione italiana molto
ridotta (sito internet). L'opera contiene il ciclo dei dodici mesi. L'autore,
in spirito ecumenico, ha introdotto molti santi occidentali, specie quelli
vissuti nel periodo in cui le due Chiese, l'ortodossa e la cattolica, erano
ancora unite.
La seconda fonte
per conoscere i santi � l'innografia liturgica, molto abbondante, che
costituisce la parte quasi esclusiva del proprio di un santo. Gli autori
d'inni sono detti "melodi", ossia autori insieme poeti, teologi e
musicisti, che sono riusciti a mettere sotto forma dossologica il profilo
biografico e agiologico del santo che celebrano. Gli inni spaziano sui tre
generi innografici della poesia religiosa greca: il tropario, il kondakion e
il canone. Gli inni sono contenuti nei diversi libri liturgici, che formano
una biblioteca a se stante.
La nostra terza
fonte di conoscenza di un santo � l'iconografia. E' sintomatico che il
nome riservato all'iconografo nella tradizione greca � quello di "agiografo".
Ci� significa che vi sono due modi di scrivere la vita di un santo: con la
penna la prima, con il pennello la seconda. L'identificazione dell'arte sacra
con l'agiografia spiega insieme il significato di un'icona di un santo e il
compito assegnato all'artista sacro. L'icona trasmette il profilo biografico e
agiografico di un santo: Il compito dell'iconografo � di trasmettere questo
profilo: La fonte a cui attingere � la letteratura agiografica nelle sue due
espressioni: agiografica e innografica. Questo spiega il divieto fatto
all'artista di inventare il santo e l'obbligo a lui fatto di conformarsi ai
modelli antichi: questo, se limita la creativit�, assicura per� la
trasmissione dei tratti somatici e altri del prototipo raffigurato.
L'Ermeneutica della pittura di
Dionisio da Furn� fornisce le indicazioni necessarie per l'iconografia
dei santi.
Il relatore ha
iniziato la sua lezione presentando la festa di tutti i santi. Questa nella
prima domenica dopo Pentecoste, � gi� attestata da un?omelia pronunciata da
san Giovanni Crisostomo (+407), il suo oggetto originario era quello di tutti
i martiri; con il tempo, � stato esteso a tutti i santi. La presenza della
festa di Tutti i Santi dopo
L'oggetto esatto
della festa � cos� espresso dal Sinassario del giorno:
�Oggi, domenica
dopo
Come si vede, i
santi festeggiati sono menzionati per categoria, ma il Proprio della festa non
mancher� di citare nomi individuali. In ogni modo, la presenza della festa in
questo periodo dell'anno � da considerare come punto d'arrivo e di compimento
dell'Economia divina, ma anche come un punto di partenza per il Santorale
propriamente detto, dove i santi saranno individualmente commemorati secondo
lo scorrere del calendario liturgico. Il relatore ha quindi presentato le
feste principali sulla traccia del Menologio o Santorale.
FESTE DELL'ATICO
TESTAMENTO
1
Feste di angeli
2
Santi dell'Antico Testamento
3
Domenica dei
Progenitori e della Genealogia
4 I genitori di
Maria Anna e Gioacchino
5
Feste di Giovanni Battista
Apostoli e discepoli
6
I corifei Pietro e Paolo
7
Sinassi dei dodici apostoli
8
Luca Evangelista e pittore
FESTE DI martiri
9
Marina Megalomartire
10
Georgio Megalomartire
I santi asceti e monaci
11
Santa Maria Egiziaca
12
San Simeone Stilita
I santi PADRI: vescovi e DOTTORI
13
San Nicola di Myra e di Bari
14
I Dottori Ecumenici: Basilio Magno, Giovanni Crisostomo e Gregorio Nazianzeno
15
I Santi Dottori della Chiesa occidentale
16
I santi occidentali del calendario bizantino Sant'Ambrogio
17
I santi dell'Italia meridionale San Nilo di Grottaferrata
SANTI DELLA
CHIESA ORTODOSSA
18
Tutti i santi della Chiesa Russa
19
I santi folli Chiesa russa
20
I Nuovi Martiri
21 I santi nella
preghiera dei vespri, Compieta, Orthros, divina Liturgia
22 I santi nel rito
di congedo e iconostasi
23 Imposizione del
nome di un santo al battesimo
Al termine il relatore, per presentare il corretto culto dei santi, ha riportato una pagina magistrale di S. Giovanni Damasceno (+749) tratta dal De Fide Orthodoxa (IV, 15,;PG 94,1164 -1168) sulla venerazione dei Santi e delle loro reliquie con la seguente esortazione: "Di tutti loro inseguiamo la vita, imitando la fede, l'amore, la speranza, lo zelo,la sopportazione nelle sofferenze, la pazienza fino al sangue, alfine di essere associati alla loro corona di gloria" (Besa/Roma).