Abstract: Rapporto Demografico Provincia di COSENZA 2002
L'Osservatorio sulla Qualit� e le Politiche Sociali, istituito nel 1996 dalla collaborazione tra la Provincia di Cosenza e il Forum degli Assessorati, annovera tra le sue attivit� la raccolta sistematica dei dati demografici , economici e sociali relativi ai 155 Comuni che compongono la Provincia, finalizzata alla programmazione delle Politiche Sociali.
Il Rapporto relativo all'anno 2002 introduce una importante novit�; la situazione socio-demografica � analizzata mediante dati a livello comunale e provinciale, ma anche distrettuale.
I Distretti Socio-Sanitari, infatti, sono stati assunti come suddivisione territoriale attraverso cui realizzare il sistema locale dei servizi sociali e socio- sanitari come previsto dalla Legge quadro 328/00 e dalla Legge attuativa della Regione Calabria 23/03.
La tendenza riscontrata nel territorio della provincia di Cosenza e nei singoli Distretti che la compongono � quella di un progressivo invecchiamento della popolazione, determinato da una maggior presenza di anziani rispetto ai giovani.
L'elevata mortalit�, non compensata da un trend di nascite positivo, ha determinato un saldo generale di segno negativo nel dato provinciale, nonostante alcuni Distretti (Corigliano Calabro, Rende, Media Valle Crati) abbiamo visto incrementare tanto le nascite che le immigrazioni.
Nei 155 Comuni della Provincia di Cosenza la popolazione residente al 31 dicembre 2002 � pari a 733.123 unit�, di questi 359.686 sono maschi (il 49,1 %) e 373.437 sono femmine; rispetto all'anno precedente si registra un decremento di 674 unit�, pari allo 0,09%. Questo fenomeno si inserisce nella tendenza pi� generale riscontrata a livello nazionale, anche se, nel caso specifico, tale diminuzione non risulta essere particolarmente rilevante.
Un'analisi del movimento demografico negli ultimi cinque anni mette in evidenza una progressiva diminuzione della popolazione; questo trend si discosta da quello registrato in Italia, dove l'ammontare della popolazione residente continua a mostrare un incremento, lieve ma progressivo (+0,4%), sostenuto dall'apporto positivo del saldo migratorio, che riesce a bilanciare gli effetti della contrazione delle nascite.
Nella Provincia di Cosenza il graduale decremento del numero di residenti � riconducibile ad una componente migratoria in uscita consistente e difficilmente compensabile dal flusso in entrata, piuttosto che ad una diminuzione delle nascite o a scarsa vivacit� demografica. Quindi, i valori positivi del saldo naturale non sono in grado di contrastare i deficit prodotti dal movimento migratorio, le cui variazioni muovono in direzione di un costante impoverimento demografico; pertanto, la tendenza al calo demografico, a fronte di un saldo naturale positivo, risulta come effetto di una dinamica fortemente negativa del saldo migratorio, che mostra un andamento opposto, intervenendo in modo rilevante sui livelli di crescita della popolazione.
Tuttavia, gli indicatori di movimento demografico assumono valori pi� favorevoli rispetto al trend rilevato nell'anno precedente. Il saldo netto complessivo della popolazione relativo al 2002, per quanto ancora di segno negativo, mostra una consistente tendenza alla riduzione, in valore assoluto, rispetto al 2001, in cui si registrava un decremento di residenti pari a 3.332 unit�. La riduzione del saldo generale � dovuta alla concomitante e opposta tendenza registrata nel saldo naturale e migratorio, infatti, mentre nel 2002 il saldo naturale aumenta il saldo migratorio diminuisce.
Ci� che colpisce � la rilevante differenza per il saldo migratorio nei due anni; infatti, anche se il saldo � ancora di segno negativo, la riduzione rispetto all'anno precedente evidenzia un minor flusso di cittadini che decidono di lasciare il territorio della Provincia. Questa tendenza pu� essere interpretata in modo positivo, sia perch� il fenomeno dell'emigrazione tende a diminuire, sia perch� la concomitanza del valore positivo del saldo naturale, e di un auspicabile valore positivo di quello migratorio, determinano un effetto positivo sui livelli di crescita della popolazione.
Uno degli aspetti che interviene in modo pi� consistente nella determinazione delle dinamiche demografiche � la tendenza, ovunque riscontrata, alla contrazione delle nascite.
L'analisi dei dati mette in evidenza una maggiore incidenza della popolazione ultrasessantacinquenne rispetto a quella infraquattordicenne. Questo fenomeno, dunque, ricade all'interno del fenomeno dell'invecchiamento della popolazione che caratterizza il nostro Paese ormai da alcuni anni.
Il rapporto tra la popolazione anziana e il numero complessivo dei residenti nella Provincia evidenzia alcune tendenze interessanti.
Il Comune di Castroregio ha la percentuale pi� elevata (42,5%) rispetto alla media provinciale (17,6%), seguono poi i Comuni di Alessandria del Carretto (36, 7%), Canna (33,2%) e Carpanzano (33,1%). I Comuni che presentano una percentuale superiore al dato provinciale sono pi� del doppio (105), mentre quelli che presentano una percentuale di ultrassessantacinquenni bassa sono, in particolare, Castrolibero, Crosia (entrambi all'11,7%) e Marano Principato (11,1 %).
L'indice di vecchiaia (ottenuto come rapporto percentuale tra la classe di et� 65 anni e oltre e la classe 0-14 anni) esprime in modo sintetico la tendenza ad un'evoluzione demografica che produce il ribaltamento dell'incidenza relativa delle due componenti sul totale della popolazione.
Il dato relativo alla Provincia � 114,3%, che risulta essere al di sopra del valore unitario (100%) che indica la medesima proporzione di giovani e anziani, a conferma di una situazione di squilibrio nella struttura per et� della popolazione tra giovani e anziani.
L'indice di carico sociale della popolazione anziana mette in rapporto la parte di popolazione anziana a riposo e quella potenzialmente attiva; in questo caso il valore a livello provinciale � del 26,2%, mentre nei Comuni di Castroregio e Alessandria del Carretto vi sono rispettivamente circa 84 e 65 anziani ogni 100 lavoratori. All'opposto si trovano i Comuni di Marano Principato e Crosia con il valore rispettivamente de116, 1% e 15,9%.
L'indice di dipendenza giovanile evidenzia il carico sociale dei giovani, cio�, in percentuale, quanto i giovani pesano sulla popolazione attiva. Nella Provincia tale dato � pari a 22,9%. I Comuni che presentano un valore superiore alla media provinciale sono Marano Principato, Corigliano Calabro e Crosia, mentre quelli che presentano il valore inferiore sono Carpanzano, Castroregio e Alessandria del Carretto.
Il Distretto pi� popoloso � quello di Cosenza, nel quale risiede il 16,5% della popolazione presente in tutta la Provincia. L'elevata presenza di popolazione � dovuta sia alla numerosit� di Comuni che lo compongono -questi, infatti, risultano essere 18 -sia alla presenza fra questi del Comune capoluogo che apporta il maggior numero della popolazione.
Il secondo Distretto in ordine di grandezza � quello di Rende, composto da 9 Comuni, in cui vi � 1'8,9% della popolazione.
Il Distretto meno popoloso, invece, risulta essere quello di Cariati con il 2, 7% della popolazione. Questo � composto da 7 Comuni, la cui popolosit� non � particolarmente elevata.
Il Distretto di Acri, pur essendo composto da soli due Comuni; Acri e Santa Sofia D'Epiro, non compare tra i Distretti meno popolosi. In questo caso il Comune di Acri rappresenta la parte preponderante degli abitanti del distretto con 21.845 unit�.
L'analisi del trend demografico registrato negli ultimi 5 anni nei singoli Distretti evidenzia un diffuso calo della popolazione. I Distretti in cui si � registrato un aumento della popolazione sono due: Corigliano Calabro e Rende, nel primo caso l'aumento � stato pari al 2,5%, mentre nel secondo questo aumento � stato pari all'1,2%.
Lo studio della dinamica della popolazione nei quattordici Distretti rivela aspetti interessanti per alcuni di essi, infatti, in alcuni casi si registrano saldi generali di segno positivo a fronte di un valore provinciale negativo. Questa condizione si riscontra nei Distretti di Corigliano Calabro, Media Valle Crati, Praia a Mare e Rende, i cui valori rispettivamente sono: 227, 162, 703 e 291. Questi dati dimostrano che sia il saldo naturale che quello migratorio sono di segno positivo, quindi vi � la doppia tendenza ad un maggior numero di nascite rispetto alle morti e un maggior numero di immigrazioni rispetto alle emigrazioni, determinando, quindi, una dinamica positiva del movimento demografico rilevato in questi territori. Questa tendenza, per�, non � sufficiente a influenzare un andamento positivo a livello provinciale, dove, come si � visto in precedenza, il valore del saldo generale � negativo nonostante l'apporto positivo del saldo naturale.
Ci� che colpisce per i singoli Distretti, cos� come avviene nella Provincia, � la differenza di valori tra il 2001 e il 2002 per ci� che concerne il saldo migratorio. Tale dato potrebbe essere spiegato da una maggiore "regolarizzazione" dei flussi migratori dall'estero, in larga parte collegati alla sanatoria prevista dalle leggi n.189 e 202 de12002.
Per ci� che concerne il numero di nati nell'anno 2002 i Distretti che si collocano al di sopra del dato medio rappresentato dalla Provincia (pari a 8, 760/00) sono cinque, fino ai valori massimi in corrispondenza dei Distretti di Cariati e Corigliano Calabro (rispettivamente 11,410/00 e 11,19%0); i valori pi� bassi di tale indice si riscontrano, al contrario, nei Distretti di Amantea (7,730/00) e Castrovillari (7,760/00).
Per ci� che concerne la popolazione ultrasessantacinquenne, nove Distretti su quattordici presentano un valore percentuale superiore a quello provinciale; i primi tre Distretti in cui si registra il valore pi� elevato sono quelli di Trebisacce (20,3%), Amantea (19,9%) e Castrovillari (19,7%).
L'indice di vecchiaia conferma la tendenza appena evidenziata, infatti, i Distretti in cui il rapporto tra anziani e giovani tende ad allontanarsi dalla proporzione ideale a vantaggio della componente anziana e in cui tale rapporto risulta essere superiore al dato provinciale sono in particolare quelli di Trebisacce, dove vi sono circa 141 anziani su 100 minori di quattordici anni, Cosenza, dove gli anziani sono 138, Castrovillari e Amantea, in cui vi sono rispettivamente 136 e 134 anziani.
Il carico sociale degli anziani evidenzia una situazione in cui i Distretti che si discostano dal valore di riferimento (26,2%) sono quelli di Trebisacce, Amantea e Castrovillari, dove vi sono rispettivamente circa 31, 30 e 29 anziani su 100 individui che compongono la popolazione attiva.
I Distretti che presentano valori percentuali della popolazione 0-14 superiore al dato medio provinciale sono quelli di Corigliano Calabro (18,5%), Rossano (17,3%), Cariati (16,2%) e Media Valle Crati (15,9%), mentre la percentuale di Rende e San Marco Argentano coincidono con il valore provinciale (15,4%).