Francesco DAMIS, non estraneo a scrivere di vicende storiche sin dagli anni '70, è nato nel 1938 e risiede ufficialmente in Lungro dove da un decennio è impegnato nella giurisdizione, avendo degli ambienti una visione organica.

    E  se un motivo deve ricercarsi nel suo impegno a scrivere anche di vicende antiche poco conosciute, questo è dovuto non solo allo stimolo alla ricerca che da sempre lo sostiene, ma anche alla valutazione che ambienti  un po' ridotti in tensione, meritino la sollecitazione o la potenzialità a ben ricercare onde trarre sprone dalle passate vicende. Così che il rischio di scomparsa di tante conoscenze di fatti antichi, è vero ed immanente, nel senso che al passare di ciascuna generazione tante conoscenze scompaiono, contribuendo a depauperare ancor di più i deboli ambienti delle fragili comunità albanofone insediatesi in Calabria da secoli. E poiché un lavoro da farsi è tanto più utile in quanto sia organicamente completo, egli ha con capacità analizzato sin dalle origini una delle più importanti comunità albanofone d 'Italia, descrivendo compiutamente i contesti storici ed ambientali, peritandosi anche di ricercare sulle provenienze antiche di questi gruppi, trattando con ragionevolezza anche dei cognomi, dei toponimi, del territorio. In sostanza, è il primo lavoro, anzi la prima metà quella più antica, di un impegno organico su di una comunità, pur con la limitazione alle tematiche che lo hanno interessato, ma senza fronzoli o inesattezze, andando verso un Lettore medio interessato a meglio penetrare le passate vicende. E sapendo del carattere forte anche familiare che lo caratterizza, il risultato è tutto nelle pagine, pur non aduso a sconti!

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