Marcello Vicchio
L'INVINCIBILE DETERMINAZIONE
Storia della vita dei fratelli Bandiera e di altre vite
L'ultimo lavoro di Marcello Vicchio, a disposizione dei lettori dalla fine di settembre, calza a pennello con le iniziative che sta portando avanti il Comitato LUNGRO, CITTA' DEL RISORGIMENTO sorto per celebrare gli avvenimenti, a cui gli italo-albanesi hanno partecipato numerosi, che hanno portato all'unità d'Italia.
La venuta dei Fratelli Bandiera è stata strettamente legata al moto cosentino del 15 marzo1944.
Fra i cospiratori vi erano molti albanesi, tra cui sei lungresi, ma solo di tre si conoscono i nomi: Pasquale Cucci, Angelo Domenico Damis .
La riunione ebbe luogo in casa di Paolo Scura. Si stabilì la data della sommossa per il 15 marzo e si diede l'incarico di organizzare le bande nei paesi ad Antonio Raho, Raffaele Camodeca, Skanderbeg Franzese.
Degli ottanta
cospiratori in casa Scura, ben trentanove erano albanesi.
La rivolta scoppiò e venne domata brutalmente e le vittime albanesi furono
molte. Raffaele Camodeca, preso prigioniero e condannato a morte, nel momento
dell'esecuzione nel Vallone di Rovito, a Cosenza, gridò: " Questo
e il giorno più bello della mia vita! Viva l'Italia!".
La notizia della rivolta in Calabria venne diffusa in Europa con tale esagerazione tanto che fece credere che tutta la Calabria fosse insorta. Queste voci spinsero i fratelli Bandiera a venire in Calabria, per portare aiuto agli insorti, con altri 18 compagni tra cui il veneziano Giovanni Manesssa, di famiglia albanese. Traditi dal corso Pietro Boccheciampe, loro compagno, che in una lettera al Mauro, durante la prigionia, si proclama innocente, furono circondati e fatti prigionieri nei pressi di S. Giovanni in Fiore. Alcuni furono condannati all'ergastolo e altri, come i fratelli Bandiera, fucilati nel Vallone di Rovito.
"Viva 1'ltalia", per la seconda volta questo grido tuonò nello stesso luogo.
Scrive il Pascoli su questi avvenimenti: "Cosenza, città di martiri vide a dodici giorni di distanza unirsi ai suoi fucilati calabresi un manipolo di altre vittime di Venezia, della Romagna, dell'Umbria e della terra romana: tutta la giovine Italia nel Vallone di Rovito!".
Non tutti sanno quanto sia stata avventurosa la vita dei due fratelli veneziani venuti a morire in Calabria, insieme a un gruppetto di patrioti, per un ideale destinato a tornare alla ribalta, man mano che il federalismo verrà a scardinare l'unità della nazione.
Emilio e Attilio Bandiera, figli del vice-ammiraglio Francesco, avrebbero potuto avere tutto dalla vita: onori, riconoscimenti, denaro; ma hanno tutto abbandonato per seguire la loro "invincibile determinazione", come lo stesso Attilio scrive in una sua lettera.
Il romanzo, basato su fonti storiche e documenti d'epoca, è una biografia ideale della loro vita, perché mischia verità e fantasia, alcuni avvenimenti realmente accaduti e altri immaginati.
A fianco della "vicenda Bandiera" si snoda una storia collaterale, che vede protagonisti alcuni personaggi realmente vissuti ( De Mari, De Rada, Musolino) e altri inventati ( Silvio Pagano, Torossi, Brogazzi), impegnati a fare cose che... non hanno mai fatto! Questa parte delle loro "vite" è, ahimè, totalmente di fantasia.
Il romanzo è disponibile presso la Cartolibreria Masino di Lungro.
Marcello Vicchio, dermatologo, vive ad Acquaformosa (CS) e svolge la sua attività lavorativa in questo paese e nella vicina Lungro. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste Delos e Terzo Millennio. Nel 1996 un suo racconto è stato pubblicato dalla rivista Avvenimenti ne "I libri di Avvenimenti".
Un altro racconto è stato pubblicato nel volume "Raccontare Trieste", per la manifestazione "Raccontare Trieste 2001 ", a cura del Comune, insieme a B. Garlaschelli, N.Vallorani, R. Bugaro, G. Proni e S. Valzania. Ha pubblicato, con Matteo Galiazzo, "Se un giorno una e-mail" (Literalia, 2000), il romanzo "La coscia di Pitagora" (Literalia, 2001) e un racconto nel volume "Racconti rubati" (Literalia, 2001), con Volto lini, Bregola, Fois, Galiazzo, Montanari, Nori e altri. È in uscita un altro suo romanzo con Prospettiva Editrice.