SUL MONASTERO BASILIANO DI LUNGRO

di Domenico Cortese

 

L'ordine dei Basiliani venne fondato da Basilio il Grande (Cesarea di Cappadocia 329 ca. - 379),  patriarca del monachesimo orientale e santo, nel 360 ca. Alla Regola di Basilio, cardine del monachesimo orientale, obbediscono tuttora ordini sia cattolici sia ortodossi. 

 

 Piantina del 1713

 

 

Qualche mese fa, durante l�approfondimento di alcuni aspetti della storia lungrese, ho riscontrato una diversa indicazione della data di fondazione del monastero di S. Maria delle Fonti pur essendo citata la stessa fonte e cio� il "Tomus nonus complectens Metropolitanas earumque suffraganeas Ecclesias quae in Salentinae, ac Calabriae regni Neapolitani clarissimis provinciis continentur" dell'Italia Sacra dell'Ughelli, stampato a Roma nel 1662, ristampato a Venezia nel 1721 e a Sala Bolognese (ristampa anastatica ed. 1721) nel 1981.

Le due versioni contrastanti erano del Rodot� (Del rito greco in Italia � Roma 1763 � ristampa Edizioni Brenner Cosenza) e di Domenico De Marchis ( Breve cenno monografico-storico del Comune di Lungro- Napoli 1858 � ristampa Grisolia Editore).

Per avere notizie pi� certe, ho proposto, tramite il sito "UNGRA", un quesito sull�argomento agli eventuali lettori che avessero approfondito gli studi sul tema proposto. Considerato che nessuno ha risposto, ho cercato, sia in internet che su testi, di acquisire documentazione utile e risolvere da solo il quesito.

A prima vista si poteva pensare che, leggendo quanto scritto dall�Ughelli, si potesse arrivare a stabilire la data pi� attendibile sulla fondazione. Non � proprio cos�, ma si pu� fare un'idea pi� precisa.

L�unico  dato  accettato  da  tutti  quelli  che  hanno  scritto in merito � che il Monastero sia stato edificato per concessione di Ogerio e Basilia, Signori di Altomonte. Anche sulla date di esistenza dei due donatori non c�� accordo.

P. RENDE, Monografia storica della terra di Altomonte, 1970 "Ogerio e Basilia furono i primi Signori di Brahalla, l'odierna Altomonte e governarono tra il 1140 ed il 1156 e, quindi, discendevano da una famiglia normanna"  

O. FUSCALDO, Memorie storiche di Altomonte :"Ogerio e Basilia, discendenti dei duchi di Spoleto, erano i proprietari del feudo di Brahalla nel 1140 ed esercitarono la loro signoria almeno fino al 1195, anno in cui fondarono i monasteri di Santa Maria delle Fonti presso Lungro e di Santa Maria di Leucio o di Acquaformosa"

Per lo studioso  Pasquale Iannuzzi,  Ogerio e Basilia erano i Signori di Brahalla nel 1195.

 

 

GLI SCRITTI

 

 

Ferdinando Ughelli (1595-1670): �Italia sacra�, tomo IX � Ed.1721 � P. 343

 

2 SOFFRIDUS Caffanensis Epifcopus florebat anno 1193. cujus folum nomen ad pofteros prerennavit ; donatio in ejus gratiam facta ab Ogerio Comite Bugelli, nunc Altimontis, & Bafili� Comitiffe ejus uxoris pro fundanda Abbatia in Diecefi Caffanenfi apud Ecclefiam S.Marie de Fontibus pro Monachis s Bafilii, fubfscripfit eidem cum Sfrido, Unfridus fanti Marci Epifcopus, & Joannes Abbas Matinenfis, qu�ita legature exfcripta ex tabulario ejusdem Abbati� � nostro Abbate Gregorio Lauro

Nos Ugerius Dominus Bragalle, et uxor Basilia,��. in perpetuum concedimus locum , et tenimentum pro facienda Abbatia in Ecclesia quae dicitur Sancta Maria de Fontibus, de Monachis Sancti Basilii prope Casale Lungrium.

 

IL RESTO DEL TESTO:

1 2

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Pietro Pompilio Rodot� (1707-1770): �Del rito greco in Italia� �1763 �Pag. 79

Denominato sulle antiche carte Ungarum , e Lungrium, non era nel secolo XII. Che un rozzo ed inculto casale nel distretto di Altomonte , cui concili� qualche nome il monasterio basiliano costruttovi da Ogerio e Basilia sua consorte. Questo principe, il quale traeva sua discendenza dalla famiglia Guasta o Vasta de' Duchi di Spoleto, come hanno scritto chiarissimi autori, edific� in Acquaformosa un monasterio ai Cistercensi.

Volendo dare ulteriori contrasegni di sua piet�,  un  altro  ne  apri  a  monaci  greci in questo casale, che dismembr� dal territorio d'Altomonte, di cui era signore. Arricchitolo di vaste tenute, gli attribu� ancora la giurisdizione civile sopra gli abitatori, che veniva in conseguenza della donazione del vassallaggio, e del circoscritto distretto. Le parole, che si leggono nello stromento recato dall�Ughelli4 sono le seguenti: Donamus, & concedimus in perpetuum, locum & tenimentumpro faccenda abbatia in Ecclesia, qǽ dicitur S.Mariae a fontibus   del monachis S.Basilii prope casale Lungrum ad preces Domini Soffridi Episcopi Cassanensis. Appi� del diploma scorgesi il solo segno della croce impresso dai donanti, ch'era l'ordinaria segnatura de' principi di quella stagione, come osserva il chiarissimo Mabillonio, che prodotti molti monumenti, conchiude: Solum crucis signum manu 

principis expressum erat, c�tera Cancellarius feu Notarius scribebat. La data � notata cos�. Anno ab Incarnatione Domini N.F.Christi 1193. Primǽ indictionis, regnante gloriosissimo Imperatore nostro Henrico primo, anno imperii ejus fecondo, maii�. Se applicaremo l'animo all'esame di quest'epoca camminando sulla traccia della serie de' tempi, e dietro le vestigie della storia, metteremo nel chiaro lume la verit�, e sarem' obbligati di fissare in altro tempo la donazione. Essendo primieramente  cosa  certa,  che negli  atti  pubblici  stipolati  nel   regno di

Napoli v'eran notati i principi allora regnanti: ci� � bastante ad iscoprirci ben tosto la falsit� di quelle parole: regnante Imperatore nostro Henrico primo Fra gl'Imperadori Errici, il sesto solamente di questo nome un� all'Imperio il reame di Napoli per mezzo delle nozze contratte colla Regina Costanza unica e legittima erede: onde Errico VI. e non il primo regnava in Napoli, allorch� Ogerio e Basilia stabilirono il monasterio brasiliano di Lungro.  E  poich�  egli  entr�  l'anno 1195  nel possesso  delle  provincie

napoletane, contrastatogli per l'avanti da Tancredi; chiaro � l'errore dell'anno 1193. in luogo del 1195, o 1196., o 1197. in cui Errico VI. termin� la carriera de' giorni.  In quale di questi tre anni si debba fissare  l'epoca, non sar� malagevole  di raccoglierlo dall'indizione, che nel diploma � notata la prima. Cominciata questa a correre dal settembre del 1197, ognun vede che la data dello stromento dee correggersi , e riportarsi dal 1193 al 1197. che fu l' ultimo anno della vita di Errico VI. Imperadore insieme e Re di Napoli. Pi� mostruoso � l'errore scorso in una copia autentica, che va per le mani dei Lungresi; la quale dalla precedente � difforme, perch� regna l'epoca della fondazione del monastero nel 1156. A quest'anno non corrisponde l'et� d'Errico; n� del primo, che regn� nell'Imperio dal 1002 fino al 1024.; n� del sesto che govern� Napoli dal 1195 al 1197. Neppure corrisponde la nota dell'indizione, che nel detto anno 1156 correva la quarta, e non altrimenti la prima .

Il vizio delle note cronologiche si rifonde all'innavvertenza ed imperizia e de' notari, che ne hanno formati i transunti, e de' copisti, che ne hanno trascritte le carte. Nei monumenti riferiti dal Margarino nel bollario cassinese, dall'Ughelli nell'Italia sacra, e da altri chiari autori ci si presentano ad ogni passo ere stravolte, nomi proprj corrotti, indizioni false, passi tronchi, ed atti viziati; scoverti nel nostro secolo e messi in chiaro dopo lunghi esami e ricerche dalla sagacit� degl�illuminati letterati, che gli hanno ripurgati dai molti e gravissimi abbagli 1. Dell'errore in particolare trascorso nelle copie del diploma d'Ogerio, non ci � ignoto l'autore. L 'originale pergamena superiore agli oltraggi del tempo, serbavasi tuttavia l'anno 1484 col cordone di seta rossa, e suggello pendente, impresso in cera di color celeste, secondo l'ordinario costume di quel secolo, in cui fu spedito. Cancellati in gran parte dall'antichit� di tre e pi� secoli i caratteri, e corrosa la pergamena dall'inchiostro, la commendevole diligenza di Paolo Porta abbate commendatario di Lungro, volendo riparare la perdita di si prezioso monumento, si valse dell' opera del notaio Carlo Antonio de Lutiis della Terra di Altomonte.   Ma  questi non  avendo veruna cognizione delle antiche cronologiche note, e molto meno della storia ecclesiastica, col cui soccorso dissipar potesse le nuvole cagionate dai neffi e dalle cifre, vivendo in un secolo, in cui tali studj erano trascurati; ed inoltre soggiornando in un picciol luogo della Calabria,  privo di persone  perite,  che lo mettessero  nel retto  sentiere; quindi �, che si  confuse nell'interpretazione  degli anni,   cadde in manifesti errori di sopra palesati, e trasse anche i posteri a ciecamente seguirli a   nelle copie, che in gran numero sono state sparse .

In questo monastero adunque edificato l'anno 1197 da Ogerio e Basilia sua consorte Conti d'Altomonte , furono introdotti i Brasiliani,�...� ( Nel testo originale la f al posto della s)

 

4. Ughelli.tom. 9 de Epifc. Caffanenf. In Soffrido

a. Tal�� l�autore dell�ifcrizione incifa l�anno 1624 fulla porta laterale della chiefa badiale di Lungo, in cui la fondazione del monafterio Bafiliano confegnata all�anno 1156.

 

 

Domenico DE MARCHIS  (? -1859): �Lungro� � 1858 � Pag. 6

 

Ed a meglio far risplendere allo sguardo dei posteri un atto suggellato coll' impronta della vera religiosa piet�, se ne redigeva solenne concessione al cospetto di Monsignor Sifrido Vescovo di Cassano nel 2 maggio 1156, riportata dall'Ughello nella sua Italia Sacra Tom. 9 che principia nel seguente modo. Nos Ugerius Dominus Bragalle, et uxor Basilia , in perpetuum concedimus locum , et tenimentum pro facienda Abbatia in Ecclesia quae dicitur Sancta Maria de Fontibus, de Monachis Sancti Basilii prope Casale Lungrium.

Lo scavo per� del minerale doveva essere in attitudine nel 1145, perch� il Conte di Bragalla assegnava al Monastero di Acquaformosa una salma di sale in tempo fissato "et in Salina nostra Brahallae damus, ut recipere debeat omni tempore una quaque ebdomada salmam salis, videlicet tumulos octo per salmam etc. come rapporta l'Ughelli nel tom. 9. della sua Italia Sacra. Una pari concessione lo stesso feudatario largiva nel 1156 ai basiliani di Lungro giusto dessumesi dall'Autor suddetto.

 

Francesco TAJANI: �Istorie albanesi� �1866 � Pag.

...essendo che uno Ogerio del Vasto padrone di Bragallo cui quel territorio apparteneva nel 1145, elarg� al monistero dei circestiensi di Acquaformosa una soma di sale al mese, e pari provianda poco dopo   al convento basiliano di Lungro concedeva (2).

2) Ughelli �Italia sacra � tomo 9

 

CONSIDERAZIONI

 

Il De Marchis, con molta probabilit�, era venuto in possesso di un copia errata del manoscritto citato dall�Ughelli, come afferma il Rodot� (Pi� mostruoso � l'errore scorso in una copia autentica, che va per le mani dei Lungresi; la quale dalla precedente � difforme, perch� regna l'epoca della fondazione del monastero nel 1156). Non si sa da quale fonte abbia poi attinto la notizia "et in Salina nostra Brahallae damus, ut recipere debeat omni tempore una quaque ebdomada salmam salis, videlicet tumulos octo per salmam etc. come rapporta l'Ughelli nel tom. 9. della sua Italia Sacra. Una pari concessione lo stesso feudatario largiva nel 1156 ai basiliani di Lungro giusto dessumesi dall'Autor suddetto" in quanto non si trova alcun riscontro nel testo dell�Ughelli.

Il Tajani riporta, in Istorie albanesi, quanto scritto dal De Marchis.

Il Rodot� sposa in pieno la tesi del Manrjquez che riteneva il 1197 la data di fondazione. Per giustificare l�ipotesi partiva da un dato storico riguardante il Regno di Sicilia. Per� nel testo a disposizione del Rodot� c�era una virgola in pi� e una spostata che andavano a modificare completamente quello dell�Ughelli.

Rodot�:" Henrico  primo, anno imperii ejus fecondo, maii".

Ugelli :" Henrico primo anno Imperii ejus, fecondo Maii".

Quella virgola in pi� dopo primo faceva presupporre che l�imperatore fosse Enrico Primo e lo spostamento della virgola dopo fecondo che fosse al secondo anno di regno. Il Rodot� afferma che � Enrico VI  e  non I re di Sicilia per cui facile fare i calcoli: 1195 incoronamento di Enrico VI, pi� i due anni di regno = 1197.

Nel testo riportato dall�Ughelli appare chiaro che Enrico � l�imperatore, ma al primo anno di regno.

Enrico VI, poi, non prende possesso del Regno di Sicilia nel 1195, bens� nel  1194. Infatti per Gaeta-Villani in �Corso di storia� � 1974: "Nel 1194 Enrico il Leone era definitivamente battuto: Enrico Sesto scese nuovamente in Italia ed essendo morto Tancredi di Lecce, pot� cingere la corona normanna e impadronirsi del pingue tesoro del regno".

Nell�Enciclopedia Encarta : �Enrico VI Hohenstaufen (Nimega 1165 - Messina 1197), re di Germania (1190-dic.1197), imperatore del Sacro romano impero (1191-1197) e re di Sicilia e di Puglia (1194-1197)."

 

CONCLUSIONI

 

Pare presumibile che la data di concessione dei benefici da parte di Ogerio e Basilia per la costruzione del monastero sia il 1195. Ci� scaturisce da tre considerazioni:

1. Enrico VI Enrico VI fu incornato re di Sicilia il 25 dicembre del 1194, per cui il primo anno di regno � da ritenersi il 1195;

2. che il 3 (1193) al posto del 5 (1195) nel manoscritto dell�Ughelli, due numeri abbastanza simili, sia stato un errore di trascrizione, possibilissimo nel copiare a mano un testo manoscritto;

3. che Ogerio e Basilia abbiano deciso di intraprendere la nuova costruzione con il denaro disponibile per l�ultimazione dei lavori di edificazione del Monastero Cistercense di Acquaformosa.( Anno Domini MCXCV Mense Juliy Ind.ne 13 constructum est Monasterium S. Mariae Aquae Formosae Ord. Cistercensis.)

 

 

Settembre 2003