CORTESE Francesco

 

        Nel senso patriottico e liberale, fu il capostipite della fa miglia distinta dall'agnome �Sajero �. Era nato nel 1806 e impiegatosi nella miniera di sale, vi aveva percorso una certa carriera diventando capo tagliatore. Tale lo troviamo nel 1848, quando i suoi sentimenti liberali, prima noti solo ai compagni di cospirazione, lo indussero ad arruolarsi nella schiera degli insorti che presero la via di Campotenese. E' noto che per ritardare la marcia del generale Lanza da Rotonda a Castrovillari, il comando degli insorti deliber� di interrompere il ponte sul fiume Cornuto. Per quei tempi e per gente senza mezzi, l'operazione era alquanto laboriosa. Il compito difficile e com. promettente venne assunto dai lungresi. e precisamente dai minatori salinari, che avevano pratica di guastatori, per dirla. con una parola moderna.

        Il Cortese fu tra i dirigenti dell'improvvisato reparto di genieri che operava sotto il comando di D. Raffaele De Marco. Durante la reazione, il nostro venne arrestato, come altri suoi congiunti e fu trascinato di prigione in prigione. Non giunse al processo perch� mor�, come si disse, per gli strazi patiti durante l'istruttoria.

        Dei suoi quattro figli, che dopo la liberazione furono impiegati tutti nella salina, a compenso della fine del padre, due: Angelo e Saverio, risultano presenti nella schiera lungrese del '60.

 

Da "Parliamo di Lungro"