Giuseppe SAMENGO
(1825 - 1904)
Nel 1750, dalla natia Genova tre fratelli di una facoltosa famiglia ligure vennero a Lungro, perch� uno dei fratelli aveva preso in appalto lo sfruttamento della miniera salifera, la quale solo nel 1811 pass� allo Stato. Il contraente era Antonio Samengo. Gli altri due si chiamavano Luigi e Pasquale. Antonio spos� in Lungro una Margherita Molfa e ne ebbe Francesco - Saverio, il quale sposato con Rosa Ferrari da Frascineto ebbe ben otto figli. Quinto, per ordine di .nascita fu Giuseppe, che venne al mondo nel 1825. A S. Demetrio comp� brillantemente gli studi classici e venne avviato alla laurea in Diritto a Napoli.
L 'orientamento politico appreso nel Collegio di S. Adriano in S. Demetrio Corone, lo indusse a cercare nella Capitale amici ed ambienti liberali. Poco prima dei fatti del 15 Maggio 1848, era rientrato a casa dopo l'esame preliminare alla laurea e pertanto la rivolta lo trov� in Lungro.
Formatosi il Comitato Rivoluzionario egli ne fece parte. Per questo, nel 1849, venne arrestato sotto l'accusa di cospirazione e di istigazione alla rivolta. Non raggiunto da prove venne scarcerato. Ritornato a Napoli gli fu solo permesso di conseguire la laurea e subito dopo gli venne ingiunto il rientro al paese di origine senza neanche il benestare per l'esercizio dello professione. Nel 60 si arruol� nella Legione dei 500 e attribuitogli il grado di Capitano, fu messo a capo di una delle cinque compagnie e partecip� quindi alla Battaglia del Volturno.
Il Governo unitario lo volle Magistrato e raggiunse il grado dir presidente della Corte di Appello.
Negli anni di residenza obbligatoria in Lungro (1854 - 1860) fu collaboratore del Giornale � IL CALABRESE � scrivendo di argomenti letterari, filosofici, scientifici ed un breve cenno su Lungro. Mor� a Roma il 1904.
Da "Parliamo di Lungro"