Francesco Sprovieri |
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Nacque ad Acri (CS) il 2 maggio 1826 da madre di origine albanese. Si laure� in Lettere e Filosofia a Napoli. Pass� con i rivoluzionari dopo il moto casentino del 1844. A Napoli trasform� la sua dimora in un circolo di cospiratori. Nel �47 era a Cosenza per organizzare la rivoluzione. Fu tra gli artefici che costrinsero il Borbone a concedere la costituzione e l�amnistia. Dopo essersi arruolato nella Guardia Nazionale, fu volontario nell�esercito di Ferdinando II, ma fi fedele al suo comandante Guglielmo Pepe. In seguito combatt� a Marghera e si distinse nella difesa del Forte San Felice a Chioggia. Fu anche il Grecia dove lott� per la libert� dell�Albania, poi a Parigi sulle barricate contro i soldati di Napoleone III.
Nel �59 accolse l�appello di Garibaldi e col grado di Sottotenente entr� nei Cacciatori delle Alpi, combattendo a Como e a Varese, dove fu gravemente ferito. Nel �60 s�imbarco sul Lombardo assieme al fratello Vincenzo, al comando della 3� compagnia. A Calatafimi una palla lo colp� alla gola e dopo essersi guarito riprese le armi. Si distinse per valore a Milazzo e poi il 1� ottobre a Capua. Finita la campagna, si arruol� col grado di Tenente-Colonello nell�esercito regolare. Il 30 dicembre 1888 su promosso Colonnello.
Venne eletto deputato per cinque legislature, quale rappresentante del Collegio di Corigliano Calabro e poi di Cosenza. Mor� a Roma il 7 febbraio del 1900.
(*) Le note biografiche sono state tratte dal volume di: Pietro Camardella, I Calabresi della spedizione dei Mille, II ediz. A cura di Francesco Pennini, Accademia Cosentina 1976.