Raffaele Mauro
Fratello di Domenico, nacque a S. Demetrio C. nel 1814. Studi� nel Collegio di S. Adriano e anche lui fu educato ai principi liberali per cui ancor giovane inizi� a cospirare contro il tiranno con grande coraggio. Prese parte, con i fratelli Alessandro e Vincenzo, ai moti del 15 marzo 1844, promossi da Domenico. Arrestato rest� in carcere sino al 1848. Fond� in S. Demetrio C. uno dei comitati rivoluzionari, assieme ai due fratelli e al rettore del Collegio, Antonio Marchian�. In quel periodo vi furono sommosse per i possedimenti del barone Compagna ad opera dei cittadini di S. Demetrio C. con a capo Raffaele e Vincenzo Mauro, Michelangelo Chiodi, Domenico Mazziotti e Antonio Marchian�. Dopo i fatti luttuosi di Napoli del 15 maggio, egli si adoper� per far insorgere la Calabria nella sua qualit� di Commissario politico per il distretto di Rossano. Rinunzi� poi all�incarico e and� a combattere a Spezzano Albanese, dopo essersi arruolato, e dove furono respinti i soldati borbonici.
Fu arrestato e rinchiuso nelle carceri di Cosenza e la mattina del 15 agosto 1851, dopo una rivolta, riusc� ad evadere col fratello Alessandro ed altri. Ripresi furono poi condannati dalla Gran Corte di Cosenza con sentenza del 4 febbraio 1853. Raffaele Mauro ebbe inflitta la pena di 30 anni di ferri e confisca dei beni. Rinchiusi nel insalubre carcere di Rogliano, il Mauro si ammal�. Il 12 aprile del 1856 ebbe un�altra condanna di 12 anni di prigionia. Commutate le pene nel 1859 venne liberato e raggiunse il fratello Domenico a Torino. Partecip� poi con Domenico all�impresa dei Mille. Dopo la liberazione fu Direttore dei Dazi. Nel 1861 voleva raggiungere Garibaldi per partecipare alla lotta di liberazione della Capitale, ma venne prima destituito dalla carica e poi arrestato. Mor� nel suo paese natale il 28 marzo del 1892.
(*) Le note biografiche sono state tratte dal volume di: Pietro Camardella, I Calabresi della spedizione dei Mille, II ediz. A cura di Francesco Pennini, Accademia Cosentina 1976.