Alessandro Toja
Nacque a Gizzeria, comune di origine albanese della provincia di Catanzaro il 23 di settembre del 1822. Spirito ribelle in giovent�, si distinse subito come un cospiratore antiborbonico molto motivato. Telegrafista nel suo paese, nel �48 lasci� il posto e si dedic� interamente alla lotta clandestina per la libert� dell�Italia. Da buon telegrafista, si dice che invi� false notizie a Pizzo e a Monteleone (l�odierna Vibo Valentia) per far sollevare le popolazioni contro il Governo. A Gizzeria distrusse i ritratti del re e della regina, nonch� lo stemma reale, incitando la gente alla rivolta. Fu arrestato il 22 maggio del 1849 per questo fatto e per aver combattuto all�Angitola. La Gran Corte di Catanzaro il 5 giugno 1851 lo condann� all�ergastolo. Nella prigione tent� di sollevare i detenuti, emulando i fatti analoghi di Cosenza. Nella notte tra il 5 e il 6 di ottobre, evase con parecchi di loro prima di essere imbarcato per i bagni penali di Santo Stefano.
Soltanto nel 1857 si seppe della sua presenza a Corf� e dopo due anni si rec� a Torino, iscrivendosi nel Corpo dei Cacciatori delle Alpi. All�alba del 6 maggio, salp� da Quarto coi Mille. Fu ferito due volte e Garbali lo nomin� Capitano. Giunto in Calabria con i garibaldini entr� nel 1� battaglione dei Cacciatori della Sila, istituito da Francesco Stocco. A Caserta il 2 ottobre ebbe i galloni di Maggiore. Entr� nell�esercito regolare e il 28 settembre 1866 si spense nella sua Gizzeria.
(*) Le note biografiche sono state tratte dal volume di: Pietro Camardella, I Calabresi della spedizione dei Mille, II ediz. A cura di Francesco Pennini, Accademia Cosentina 1976.