Vincenzo Sprovieri

 

 

        Fratello di Francesco, nacque ad Acri (CS) il 2 febbraio 1823 da madre di origine albanese. Frequent� Giurisprudenza a Napoli. Partecip� nel 1844 all�insurrezione cosentina senza subire a causa della sua giovane et� le conseguenze patite dagli altri cospiratori. Nel 1848 comand� la 5^ compagnia degli insorti. Fu arrestato e condannato a morte. La pena capitale gli venne poi commutata in 35 anni di ferri che non sub� perch� venne fatto evadere dal carcere. Si rifugi� a Napoli presso Guglielmo Tocci nella villa dei baroni Compagna. Da qui poi raggiunse Malta e poi Genova e Torino. Nel 1860 salp� col fratello Francesco coi Mille e a Calatafimi fu decorato con la medaglia d�argento al valore militare.

        Con decreto del dittatore il 17 maggio fu nominato Ufficiale di casermaggio presso l�Intendenza Generale dell�esercito garibaldino e con altro decreto dell�11 luglio Capitano di fanteria. Fu comandante provvisorio della legione calabrese Divisione Stocco. Si distinse sul Volturno e divenne Maggiore di fanteria e in seguito Commissario di 1^ classe presso l�Intendenza. Nel 1861 fu eletto deputato di Corigliano C. e rappresent� quel collegio per cinque legislature.

        Svolse intensa attivit� politica ed amministrative e si distinse nel Foro. Mor� ad Acri il 15 gennaio del 1895.

 

(*) Le note biografiche sono state tratte dal volume di: Pietro Camardella, I Calabresi della spedizione dei Mille, II ediz. A cura di Francesco Pennini, Accademia Cosentina 1976.