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Miko
INTRODUZIONE
Il 18 Ottobre 1967, su invito delle Sezioni locali dei Sindacati CGIL e CISL, si sono riuniti, nel Gabinetto del Sindaco di Lungro, i Rappresentanti delle Sezioni locali D. C.; P. C. I.; P. S. U.; per discutere il seguente ordine del giorno: PRECARIA SITUAZIONE DEL PERSONALE E DEI SERVIZI DELLA SALINA DI LUNGRO.
Dopo ampia discussione si propone quanto segue e si approva alla unanimit�: Viene costituita una COMMISSIONE UNITARIA Pro-Salina composta da due Rappresentanti di ogni Partito politico e di ogni Organizzazione Sindacale. A presiedere la Commissione viene designato alla unanimit� il Sindaco del Comune di Lungro.
La Commissione avr� il compito di redigere una relazione dettagliata su tutto il problema della Salina.
I Rappresentanti delle Organizzazioni politiche e Sindacali si impegnano ad invitare ad un Convegno di Studi i propri Parlamentari.
Il Convegno si terr� in Lungro. Gli inviti verranno estesi ai Sindaci, alle autorit� locali ed alle popolazioni della zona mediante inviti e pubblici manifesti. In data 10 gennaio 1968 la Commissione Unitaria Pro-Salina ha approvato ad unanimit� la relazione redatta da un Comitato all' uopo incaricato ed ha fissato la data del Convegno per il giorno 11 Febbraio 1968.
Relazione sulla Salina di Stato di lungro
1. -Lungro � un paese situato in zona montagnosa, al centro di una vasta area depressa, con scarsissimi redditi agricoli ed artigianali. L' Agricoltura ha un' unica voce atti- va: l'olivicultura, che tuttavia investe zone del tutto limi- tate e insufficienti. Lo stesso � ha dirsi di un notevole numero di paesi che gravitano attorno a Lungro, quali: Firmo -Acquaformosa -Altomonte -San Donato -San Sosti - Policastrello -Mottafollone -S. Agata -Roggiano -Malvito.
2. -La Salina di Stato ha costituito perci� per secoli la preminente risorsa economica di Lungro, con effetti positivi su tutti i predetti paesi, e di riflesso, sull' economia dell' intera provincia di Cosenza.
L'introito annuo da essa derivante, tra salari e pensioni, raggiunge circa 800 milioni, che rappresentano un costante flusso di ricchezza, di per s� notevole per una economia povera come la nostra.
3. -� avvenuto che, per iniziativa del Ministero delle Finanze, su proposta della Direzione Generale dei Monopoli, il Governo ha approntato un Disegno di Legge, recante il numero 2309, con cui si prevede la concessione di un miliardo e mezzo a fondo perduto, a favore di quelle iniziative industriali che privati operatori volessero intraprendere nella zona di Lungro, in modo da assorbire il personale operaio attualmente in servizio presso la Salina di Stato.
Le ragioni di tale Disegno di legge sono da ricercarsi nella lamentata antieconomicit� della Miniera di lungro da parte della Amministrazione dei Monopoli. la quale inoltre, basandosi sui risultati di una Commissione di Studio, nominata dal Governo, e presieduta dal prof. Bianchi dell'Universit� di Padova sosterrebbe anche la tesi di un prossimo esaurimento del giacimento salifero.
4. Il Popolo e l'Amministrazione Comunale di lungro non sono soddisfatti delle indicazioni e soluzioni date ai nostri problemi dal richiamato Disegno di legge governativo per i seguenti motivi:
a) Una iniziativa privata non offre garanzie di continuit�, anche perch� una industria non sostenuta e non incoraggiata costantemente dallo Stato, mediante la sua diretta partecipazione, difficilmente potrebbe sopravvivere;
b) � ben vero che � nei disegni dell' attuale Governo quello di imprimere un moto di sviluppo all'intera economia meridionale, e a quella calabrese in particolare, mediante apprezzabilissime iniziative. le quali, si avviano decisamente alla loro concreta attuazione (citiamo in particolare: il porto di Sibari, il completamento della autostrada del Sole, la valorizzazione della zona del Pollino e quella della Piana di Sibari).
Ma da tale moto di sviluppo industriale l' area di lungro, data la sua particolare posizione geografica, verrebbe a trovarsi del tutto tagliata fuori, con scarse possibilit� di trarne vantaggio, ove non si decidesse di collegarla con le iniziative che appunto devono essere avviate nelle predette aree di prossimo sviluppo.
Siamo ben consapevoli anche della spinta che la economia calabrese ricever� dalla attuazione del Piano di programmazione economica. Ma anche a questo riguardo � facile rilevare che nessun serio ed effettivo sviluppo economico e di civilt� potr� verificarsi nella nostra zona, in virt� di iniziative meramente private.
5. -Per quanto attiene all' asserita antieconomicit� da parte dei Monopoli di Stato, osserviamo brevemente:
a) che le maestranze attuali, con un' et� media di anni cinquantacinque sono insufficienti per et� e per numero ad una produzione che sia economica ed adeguata alla domanda del prodotto. Infatti, da molti anni il personale passato in quiescenza non � stato rimpiazzato da nuove leve;
b) che i metodi di sfruttamento impiegati, particolarmente per il sollevamento del materiale dalla zona di estrazione allo esterno, non sono adeguati alla tecnica moderna;
c) che il materiale per due terzi viene utilizzato mentre un terzo � portato a rifiuto perch� commisto ad impurit�;
d) che il sale viene venduto in pezzi, anzich� raffinato, onde non � possibile, come invece avveniva anni addietro, far fronte alla domanda di sale raffinato da parte delle industrie dolciarie del Nord, le cui richieste vengono sistematicamente dirottate, verso altre Saline.
Per ci� che riguarda poi la tesi dell'esaurimento del bacino, osserviamo che questa � assai discutibile, anche perch� non confortata da sondaggi e particolari prospezioni in loco.
In verit� altri esperti ritengono che trattandosi di un vasto bacino minerario, le possibilit� di coltivazione fruttuosa della Salina possano andare oltre questo secolo, sia che si vogliano aprire nuovi cantieri nella Miniera ora in sfruttamento, sia che si voglia aprire una nuova Miniera nelle adiacenze di quella attuale.
A parte il fatto che la stessa Commissione di Studio � alquanto vaga al riguardo e non esclude, anzi ammette addirittura, la possibilit� che esistano altre zone di fertilit�.
6. - L'Amministrazione Comunale di Lungro ritiene pertanto che il costo di produzione del sale di Lungro pu� essere portato a un livello di maggiore economicit� con i seguenti provvedimenti:
a) assunzione di nuove unit� lavorative giovanili;
b) meccanizzazione e ammodernamento degli impianti;
c) ripristino dell' impianto di raffinazione del sale, gi� esistente e da alcuni anni smantellato senza sufficienti motivi. Tale impianto ( dal costo relativamente limitato) permetterebbe di immettere nel mercato il sale raffinato ad oltre L. 140 il Kg., assicurando una gestione pi� redditizia nell' Azienda di Stato.
CONCLUSIONE
La tesi sostenuta dalla Direzione Generale dei Monopoli non � di oggi, ma di vecchia data; tuttavia � da alcuni anni che il problema si � riproposto in termini pi� recrudescenti, tanto da provocare il Disegno di Legge Governativo sopra richiamato.
Ed � ormai da oltre cinque anni che in Lungro e nei paesi viciniori l' aggravarsi della situazione ha determinato una generale psicosi, con conseguente ristagno della vita economica e paralisi di ogni iniziativa: l'edilizia in generale � in crisi, e cos� le professioni e il commercio; le classi giovanili abbandonano in massa la zona; la popolazione scolastica � in netta diminuzione, tanto che � stata gi� decisa la soppressione di due classi elementari nel solo Centro di Lungro; insistentemente si parla della soppressione della Pretura e forse anche dell'ufficio del Registro.
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Qualora la tesi sostenuta da tecnici e da studiosi non dovesse offrire alcuna possibilit� di risolvere il problema nel senso desiderato e richiesto dalla cittadinanza di Lungro,
SI CHIEDE
1. -che il Disegno di Legge n. 2309, sopra richiamato, venga ripreso in esame e opportunamente modificato per una sollecita e definitiva soluzione, atta a dare a queste popolazioni garanzie di lavoro e di prosperit� per l' avvenire.
� indubbio che una forzata chiusura della Salina, unica secolare fonte di lavoro, creerebbe automaticamente nella zona uno squilibrio economico, un vuoto sociale, a colmare il quale dovrebbe subentrare appunto la proposta iniziativa industriale, capace di creare sul posto una nuova attivit� di lavoro stabile e sicuro;
2. -che la Salina continui la sua attivit� fino a quando una eventuale nuova industria IRIZZATA non si trover� in una fase di avanzata efficienza. Ci� consentirebbe al personale anziano di maturare nel frattempo il servizio utile, ai fini del collocamento a riposo;
3. -che al personale rimanente sia garantita la possibilit� di optare per la succennata industria o per altra amministrazione dello Stato, con la concessione dei benefici economici del caso, oppure ancora che sia trasferito in altra azienda della stessa Amministrazione dei Monopoli di Stato.
Si ravvisa inoltre la necessit� che una commissione di tecnici e di operatori, espressamente nominata dal Ministero competente, venga inviata sul posto per studiare quali condizioni obbiettive presenti la zona per la installazione di una industria, che dovrebbe essere almeno a PARTECIPAZIONE STATALE, ed avere una possibilit� produttiva tale da garantire il lavoro a tutta la manodopera disponibile ed attualmente disoccupata.
La richiesta per la creazione in Lungro di una industria sostitutiva della Salina � motivata anche dalle conclusioni cui � pervenuta la relazione BIANCHI, l� dove dice testualmente: � Non si tratta di risolvere un problema di carattere tecnico ed economico circoscritto alla miniera di Lungro, ormai destinata a breve vita, ma di avviare a rapida soluzione un pi� vasto e delicato problema di natura sociale e politica, che trascende i limiti dell' attivit� mineraria locale ed interessa tutta una zona priva di particolari risorse agricole e di iniziative industriali".