Mancini e Principe - Al Ministro delle Finanze - Per sapere se non ritenga opportuno precisare l�orientamento del Governo in merito alla situazione delle saline di Lungro (Cosenza), con riferimento particolare alle notizie di un�eventuale chiusura della miniera salifera. Le notizie suddette hanno determinato vivo allarme in tutto il comune e legittima inquietudine in tutti gli operai essendo le saline la sola fonte di lavoro della grande maggioranza attiva della popolazione.
In considerazione di quanto detto e soprattutto del fatto che per nessuna ragione avrebbe giustificazione un qualsiasi provvedimento dell�efficienza delle saline di Lungro, � necessario precisare l�orientamento del Governo.
Risposta Ministro Trabucchi - La gestione della salina mineraria di Lungro rappresenta una. Passivit� per l'amministrazione, e ci� a causa degli elevatissimi costi di produzione.
Inoltre, al fine di assicurare l�attuale antieconomica produzione, occorrerebbe sostenere ingenti spese, valutabili in centinaia di milioni di lire per la sistemazione o costruzione ex novo degli impianti.
Spiace, pertanto, di dover comunicare che si ritiene ormai indifferibile la chiusura di detta salina, addivenendo per� ad una delle seguenti soluzioni :
a) mantenimento del personale alle nostre dipendenze fino al limite del pensionamento con la possibilit� per noi di adibirle a lavori utili per conto della forestale od altro;
b) trasferimento del personale in altre aziende al Nord con esclusione delle manifatture tabacchi e di alcune saline gi� sature a loro volta di personale;
c) contribuzione da parte dell'azienda monopoli di Stato per un certo numero di annualit� all'istituzione di qualche iniziativa redditizia in misura veramente considerevole;
d) contribuzione straordinaria da parte dell'azienda all'azienda foreste demaniali per una azione di rimboschimento massiva che occupi personale e provveda al risanamento geologico della zona.