COMITATO
CIVICO PRO-SALINA
LUNGRO
RELAZIONE
tecnico- finanziaria e politico -sociale sull' attuale situazione dei servizi
interni ed esterni
della Salina di Lungro e proposte per l' ammodernamento ed il potenziamento
della
stessa -Contestazione alla relazione Bianchi.
Tipografia PATITUCCI -
Castrovillari 1969
Il personale, attualmente in servizio nella miniera, si compone per i servizi interni, delle seguenti unit�, raffrontate con quelle esistenti nel 1958 :
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1958 |
1968 |
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Scheggiatori Minatori Addetti trasporto sale Picconieri Carreggio Addetti eduzione acque Squadra manutenzione Produzione mensile |
70 18 40 13 20 10 20 q.li 10.000 |
33 7 15 2 12 - - q.li 5.600 |
I servizi sono cos� distribuiti:
Servizi esterni obbligatori: detti servizi sono relativi alla sicurezza della miniera, indipendentemente dalla produzione. Sono diretti ad evitare le infiltrazioni delle acque, le quali possono avere, come prima conseguenza, lo scioglimento del minerale e successivamente paurose frane, con formazione di acque plutoniche che sono incontrollabili.
1) Drenaggio acque del bosco: vi sono addetti 2 operai dell' et� media di anni 60. -Operai occorrenti 10.
2) Opere inesistenti e necessarie: a) Costruzione di un canaletto e di un cunettone che raccolgano le varie infiltrazioni. b) Manutenzione fabbricati per salvaguardare le costruzioni dalle frane dovute allo smottamento dei terreni.
Attualmente quasi tutti i fabbricati sono pericolanti e manca il personale per le riparazioni.
3) Reparto officine (falegnami, meccanici, elettricisti, arganisti e polveristi).
Molti lavori non possono essere effettuati per la mancanza di personale specializzato, specie nel campo elettrico.
a) Falegnami. All'esterno, attualmente, non c' � alcun falegname. All'interno, per le armature nei cantieri, vengono utilizzati quelli precedentemente occupati all'esterno, ma, per la loro et�, neppure questi possono essere impiegati in tutti i lavori (ad es. manutenzione dei pozzi di estrazione).
Detta manodopera � utilizzata tutta per la manutenzione del pozzo e delle gallerie di transito. La rottura delle armature del pozzo o delle gallerie porta alla paralisi delle attivit� estrattive.
b) Meccanici. Et� media degli operai: anni 55. condizioni di salute precarie.
c) Elettricisti. Manca il personale specializzato, specialmente per quanto riguarda la direzione tecnica. Il disservizio che ne consegue e le relative maggiori spese sono enormi. Infatti, non potendo delle perdite di rifasamento e di potenza per la carenza di personale tecnico, si va incontro ad uno spreco di 1/3 dell'energia necessaria, pari ad una maggiore spesa di L. 100.000 mensili. Detta deficienza � ravvisa bile in base anche ad un'inchiesta superficiale. Esiste un gruppo elettrogeno Diesel di riserva incapace, in caso di sinistro, ad assicurare l'illuminazione del pozzo di estrazione. Ci� � in contrasto con il disposto della Legge Mineraria che prevede la piena efficienza di tutti i servizi nei confronti della sicurezza.
d) Arganisti. L'argano attualmente in funzione presenta delle gravi usure per il lungo logorio, tanto che in uno dei tamburi esiste una zeppa che sopperisce all'asse ovalizzato. La rottura degli assi e dei tamburi comporta, di per s�, un grave pericolo per gli operai che vi sono addetti e la conseguente stasi degli impianti per sei mesi, con un ritardo della estrazione e della distribuzione del 50% della produzione, pari ad una perdita di 210.000.000 di lire. Detto argano � in funzione da oltre 40 anni e si trova in condizioni precarie (di mezza efficienza) dal 1965. Il costo per la installazione di un nuovo argano si aggira sui 7 -8 milioni di lire.
La capienza nei cantieri, in miniera, di minerale, non pu� superare i 7 mila q .li, producibili in un mese e mezzo. Il mancato approvvigionamento dei magazzini comporta un maggiore onere a carico dei Monopoli per il trasporto del sale dalle altre gestioni, la cui distanza � nota ed � proporzionale all' aumento dei costi. Le mancate forniture, poi, da parte delle altre saline, portano alla carenza del minerale, specialmente per l'uso domestico, per il quale � richiesto al sud solo il salgemma di Lungro. Di qui le lamentele delle popolazioni calabro-lucane, i viaggi a vuoto di qualificate industrie alimentari e farmaceutiche ed il verificarsi del fenomeno del mercato nero (nel periodo invernale, in occasione dell'uccisione dei maiali, si dice che un chilo di sale sia stato ceduto da privati ad oltre 600 lire).
e) Polveristi. Il personale attuale conta 2 unit�, di oltre 60 anni e, quando deve essere sostituito, si deve fare ricorso a personale non idoneo e non qualificato, che, tra l'altro, non si � potuto adeguatamente addestrare in precedenza per la scarsit� di tecnici. Ci� con tutti i pericoli che ne derivano, personali e di servizio. Basterebbe infatti, solo una esplosione incauta di un detonatore per causare una strage.
AL TRI SERVIZI.
1) Spedizione sacchi. Il personale addetto � invalido ed anziano. Si preparano giornalmente 600 sacchi.
2) Spedizione sale. Et� media: 60 anni.
3) Mensa aziendale. Vi sopperisce una sola donna.
Dall' attuale situazione, di personale e di servizio, si ricava il seguente quadro :
Personale complessivo: 195 unit�.
Potenziale produttivo per 1 scheggiatore 6 q .li al giorno.
Produzione annua 70.000 q.li.
Prezzo di vendita del sale L. 6.000 al q.le.
Spesa complessiva risultante a Lungro L. 489.000.000.
Spesa complessiva risultante dall'esercizio finanziario pubblicato dai Monopoli L. 800.000.000 circa.
Ricavo vendita del sale L. 420.000.000.
Quota spettante ai Monopoli (per coprire le spese di gestione): L. 84.000.000.
E' naturale che detto quadro ad una mente interessata alla chiusura della Salina pu� suggerire solo un provvedimento di chiusura dell' azienda. E' doveroso per� esaminare anche le cause che hanno determinato questa situazione.
Cause degli elevati costi di produzione.
In particolare, infatti, si deve considerare; oltre ai disservizi gi� citati, che le cause degli elevati costi di produzione sono da ricercarsi nell' arretratezza dei servizi, come
dalle seguenti considerazioni:
1) Sistema di accesso in miniera:
Attualmente si accede ai cantieri di estrazione percorrendo a piedi ben 2.000 gradini. Vi si impiegano due ore,
tra salita e discesa, regolarmente retribuite dall' Amministrazione per una spesa di oltre 7.000.000 all'anno. Se impiegato per l' estrazione, detto tempo porterebbe all'aumento di 1/3 della produzione, pari a q.li 23.000 di minerale, per un importo di L. 138.000.000. Complessivamente, pertanto, per l'attuale sistema di accesso in miniera, l�Amministrazione viene a rimettere�.. L. 145.000.000.
Per annullare detto disservizio basterebbe dotare la miniera di un idoneo ascensore, il cui impianto comporta una spesa inferiore ai 10 milioni di lire e sopperirebbe anche
alla necessit� di garantire una maggiore sicurezza al personale e di evitare un enorme spreco di energie.
Migliore funzionalit� avrebbe, poi, un impianto di Skip, che potrebbe servire anche per un diverso criterio di scheggiatura.
2) Sistema di trasporto del personale.
Detto servizio � espletato, dal 1953, da una ditta privata. L�Amministrazione spende oltre l0 milioni di lire all'anno. In 16 anni, pertanto, si � gi� affrontata una spesa di 160 milioni di lire. Con meno di 20 milioni ci si sarebbe potuti dotare di mezzi propri, servendosi degli autisti della Salina senza creare alcun disservizio.
Spesa evitabile ...L. 6.000.000.
3) Gruppo Diesel.
La miniera ha in dotazione un gruppo Diesel da oltre 50 anni. Lo ha regalato, intorno al 1910, la Regina Margherita, facendolo trasferire da Trieste. Ai fini delle spese di ammortamento, viene valutato 1 lira. Detto gruppo consuma oltre 12 litri di nafta all'ora, 2/3 pi� del normale e sviluppa energia sufficiente solo per l' illuminazione. Quando manca, pertanto, l' energia elettrica, e ci� capita in media 4 volte al mese, si ha interruzione dell' attivit� estrattiva. Ci� comporta una minore produzione di 4/26 mensili, un inutile spreco di 8 giornate lavorative, un consumo di 2/3 di nafta in pi�.
Tutto ci� per una inutile maggiore spesa di oltre L. 3.000.000.
4) Servizio telefonico.
Per i collegamenti telefonici tra interno Salina, Direzione e Cral, attualmente vengono impiegati 4 operai, con una spesa di oltre 6 milioni di lire all' anno.
Con l' impianto di un centralino automatico, del valore di non pi� di 600.000 lire, si potrebbe al massimo spendere 1.500.000 lire. Maggiore spesa attuale L. 4.500.000.
5) Contabilit� e preparazione sacchi.
Attualmente vengono utilizzati sacchi di canapa che, periodicamente, debbono essere riparati e sostituiti, in misura di oltre 1.000 all'anno. Sono addetti a tale servizio 4 operai, per una spesa di�. L. 6.000.000.
Utilizzando sacchi di altro materiale, di basso costo e non soggetti a restituzione, la spesa potrebbero ridursi a meno di L. 2.000.000. Maggiore spesa attuale L. 4.000.000.
Con il nuovo sistema di confezionamento si rispette-
rebbero anche le norme igienico-sanitarie, ora un p� trascurate e le facciate dei pacchi potrebbe essere utilizzate per la propaganda di prodotti di altre industrie, con notevoli incassi (quanto paga la cera Grey alla salina di Volterra ?).
6) Maggiori spese verificantesi per cattiva amministrazione.
Su dette spese non � possibile fornire dati chiari e sicuri, perch� questi possono essere assunti solamente in seguito ad una scrupolosa inchiesta tecnico �amministrativa sull'utilizzo dei prodotti acquistati, sulle fatture e sui criteri di amministrazione.
In conclusione, per i citati disservizi, l' Amministrazione viene a rimettere inutilmente queste somme:
1) Per il sistema di accesso L. 145.000.000
2) Per il trasporto del personale � 6.000.000
3) Gruppo Diesel � 3.000.000
4) Servizio telefonico � 4.500.000
5) Contabilit� e preparazione sacchi � 4.000.000
6) Cattiva amministrazione � ? ? ? ? ? ?
Totale L. 162.500.000
Detta somma corrisponde a 114 delle attuali spese generali e ad 1/3 del deficit della Salina.
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Rivedendo il quadro dei servizi, appare evidente la precariet� in cui questi si trovano attualmente; la Direzione impegna tutte le sue forze per produrre sale e, poich� i 33 scheggiatori attuali, non sono sufficienti per una produzione conforme alla richiesta, attinge ora qu�, ora l� dagli altri servizi, non tenendo conto, talvolta, della qualifica degli operai, i quali non reclamano per motivi psicologici: chiusura della Salina, perdita posto, trasferimento, punizioni ecc.
Prima conseguenza di tutto ci� � che sono stati abbandonati tutti i servizi di manutenzione, oltre quelli di ricerca, che � l'elemento pi� essenziale per la longevit� della miniera. Infatti, la coltivazione in vista del minerale d� dei punti interrogativi sulla durata della miniera. Detti punti, attualmente, peraltro, gi� contrastano con quelli della Direzione Bianchi, poich� � chiaro che, negli strati laterali e orizzontali, non sondati, esistono rilevanti filoni di minerale e sono stati rilevati dallo stesso Prof. Bianchi, che gi� prevedeva l' utilit� di altri sondaggi a scacchiera (ogni 50 metri) nella zona adiacente, per localizzare altri giacimenti.
Una oculata Direzione avrebbe dovuto effettuare lavori preliminari di ricerca per inquadrare nuovi orizzonti. Detti orizzonti sembrano certi a qualsiasi prima indagine, in quanto manifestazioni salifere si rintracciano nella zona anche otticamente, senza superlativi tecnici, in contrada Polla di Scornavacca, nei basamenti di un ponte della vicina autostrada e sino ai territori agrari di Saracena e di Roggiano Gravina.
Nel 1952 fu eseguito, a 300 m. in linea d'aria dal pozzo di estrazione attuale un unico foro di sonda, che, guarda caso, venne abbandonato nel sale alla profondit� di circa 120 m.
Tutte queste indicazioni geologiche avrebbero dovuto permettere ad una responsabile Direzione di intravedere dei lavori di ricerca necessari per lo sfruttamento del minerale. Perch� nella Salina di Lungro non esiste una squadra di ricerca?
La trivella in dotazione, di vecchissima data, non viene utilizzata per mancanza di personale.
Tornando ai servizi della miniera, si deve dire che, come stanno attualmente le cose, l'elasticit� della manodopera, cio� lo spostamento da un servizio all' altro degli operai, non � assolutamente possibile, per ragioni tecniche ed amministrative, poich� non si pu� mandare in pensione degli operai, gi� sessantenni, con una qualifica diversa da quella rivestita sino ad oggi. Qu� l' Amministrazione pecca, dal lato sociale, in modo evidentissimo ed inequivocabile, poich�, secondo la tradizione locale; quando il mondo era civile e la Salina doveva vivere, il personale veniva adeguatamente alternato nei lavori pesanti, con regolare immissione di manodopera giovane.
Da ci� si evince il proponimento interessato dei Monopoli di arrivare il pi� presto possibile ad una riduzione massima ed alla conseguente chiusura della miniera.
Il salgemma � similare, per natura geologica, alla ricca silvite (uno dei pi� ricchi minerali di potassio). Chi ci dice che un. accurata ricerca non metta in luce il confratello minerale. Non certamente la relazione Bianchi, effettuata, secondo l'opinione corrente, in mezz'ora di permanenza in Salina. E' stata introdotta in miniera una meccanizzazione pro-forma, con la quale l'Amministrazione si scherma di aver fatto qualcosa (si dice che abbia speso 250 milioni). In effetti, questa meccanizzazione � stata irrisoria: sono stati installati due locomotori che, di fatto, risparmiano tre operai dalla posizione primordiale. In galleria, alla distanza adeguata, detti operai venivano impiegati per la stessa funzione, cio� per spingere i carrelli. Sono stati installati nei cantieri dei nastri trasportatori per sostituire il leggendario sacco a spalla, ma le condizioni di lavoro sono rimaste le stesse, in quanto questi sparuti ed anziani operai debbono spostare costantemente, questi nastri nei cantieri, poich�, a sera, lasciandoli sul posto, per effetti degli spari verrebbero distrutti dal materiale di caduta.
Ci� pu� evidenziare come la meccanizzazione, in questi termini, sia stata superflua e quanto meno poco proficua. Una meccanizzazione necessaria sarebbe quella di installare il gi� citato ascensore per portare gli operai al pozzo di estrazione.
Come intende l' Amministrazione risolvere il problema del futuro della Salina, problema che lei stessa ha creato ?
E' chiaro che, superato il presupposto della esistenza del minerale, per l' accertamento del quale � rivolta, in via prioritaria, ogni istanza, solo una Direzione pi� responsabile
pu� sanare i mali della Salina, adottando criteri tecnici normali, possibili e non assolutamente trascendentali, nella considerazione della funzione sociale cui la sopravvivenza dell' azienda adempie.
SUGGERIMENTO PER UN IMMEDIATO AMMODERNAMENTO DEI SERVIZI.
A) Funzione sociale dell' avvicendamento del personale e graduale ringiovanimento.
Attualmente l' et� media degli operai addetti alla produzione � di circa 60 anni. L'Amministrazione spende pro-capite oltre 2.000.000 di lire all' anno e la resa di un operaio di questa et� � di 1/3 rispetto a quella di un elemento giovane, la spesa per il quale si aggira intorno a 1.500.000.
Pertanto, ringiovanendo gradualmente l' organico, per il quale la spesa attuale � di oltre 350.000.000 di lire, l'Amministrazione, con lo stesso numero di operai, verrebbe a risparmiare oltre 90.000.000 annui e vedrebbe aumentare la produzione di 2/3, pari a 140.000 q.li di sale all' anno. Detto avvicendamento, suggerito da ogni logica aziendale, oltre che dalla considerazione dell'attuale stato fisico dei lavoratori, � favorito anche dalle leggi minerarie ( esodo volontario ).
Ci� relativamente alla produzione ed alla necessit� inderogabile di lavoro in loro (la popolazione, per effetto della emigrazione, si � gi� ridotta di 1/3). L' assunzione, poi, di un congruo numero di altro personale, in ripristino di quello collocato in pensione negli ultimi anni, potrebbe favorire, lo spostamento immediato degli operai pi� anziani e fisicamente meno abili ai servizi pi� leggeri e riaccusare sopratutto i servizi di sicurezza, attualmente trascurati.
Il numero di detto nuovo personale, inderogabilmente necessario per la sicurezza delle maestranze e per la salvaguardia del giacimento e della produzione, non pu� ritenersi inferiore alle 50 unit� (negli ultimi tre anni sono venuti a mancare oltre 40 elementi). Non si vuole, infatti, attendere che il totale ripristino di tutti i servizi sia subordinato ad una qualche catastrofe che potrebbe verificarsi.
B) Allestimento di una squadra idonea di ricerca per stabilire l'entit� dell' attuale giacimento e per inquadrare nuovi orizzonti.
C) Nuova classificazione dell' azienda.
Ai fini di una sensibile riduzione dei costi generali, si potrebbe studiare anche la possibilit� di trasformare la Salina di Lungro in sezione di Margherita di Savoia.
D) Impianto di macinazione e di raffineria.
Detto impianto si rende indispensabile tanto ai fini dell'aumento del prezzo sale, causa prima della riduzione dei costi, quanto per sopperire alle esigenze igienico -sanitarie. L' aumento del prezzo, a 140 e 200 lire al kg., come per gli altri, porterebbe automaticamente all' annullamento dell'attuale passivit� ed alla valorizza zio ne del minerale, richiestissimo, pur nelle attuali condizioni, in maniera esclusivistica, tanto dalle popolazioni del meridione, quanto da qualificate industrie alimentari e farmaceutiche italiane ed estere (Carlo Erba, Arrigoni, Liebig, Pavesi, Robbo, Foundis Servis ecc.) che attualmente vengono a rifornirsi con mezzi propri direttamente a Lungro.
� inutile dire che, con la nuova produzione e col nuovo prezzo con un organico minimo di 230 -250 unit�, in attesa di un assestamento definitivo, (da crearsi dopo nuovi sondaggi e assunzione di nuovi caratteri da dare all'azienda), con un adeguato ammodernamento, suggerito, anche per la situazione attuale, da fini utilitaristici, tutto il quadro finanziario della Salina viene a mutare e l'azienda pu� assurgere a fonte perenne di lavoro e di benessere per l' intera zona.
Secondo pareri tecnici, la spesa per l' adozione dei citati ammodernamenti, compreso il ripristino dell' impianto di raffineria, non dovrebbe superare i 400 milioni di lire. A
questo proposito, in ordine alle considerazioni di carattere socio -economico -politiche suesposte, e tenuta presente la posizione fermamente negativa dell'Amministrazione dei Monopoli di Stato per quanto concerne nuovi investimenti ai fini del rinnovamento della Salina di Lungro (unica miniera di salgemma in Italia) si ritiene opportuno prospettare, anche la seguente soluzione:
Rinuncia di parte dell' erario sulla vendita del salgemmain favore dell'Amministrazione dei Monopoli, con l' impegno da parte della stessa di utilizzare, per alcuni anni, parte della maggiore entrata ad investimenti tendenti al miglioramento produttivo e, nel contempo, allestire idonea squadra per la ricerca di nuovi giacimenti. Detta rinuncia � stata gi� attuata da tempo in altre regioni.
Adottando i nuovi suggeriti criteri, il quadro economico della Salina potrebbe cos� mutare:
Personale da adibirsi; complessivamente 250 unit� fisse.
Spesa complessiva di gestione annua; L. 650.000.000.
Ricavo vendita sale a L. 17.000 al q.le in media: L. 4.590.000.000. -(somma calcolata sulla produzione base di 270.000 q.li).
Quota spettante ai Monopoli, 20% L. 918.000.000.
Quota spettante allo Stato: L. 3.672.000.000.
Attivo gestione azienda: L. 268.000.000.
Appare evidente, dall'esame comparativo di tutti i dati, che, per lo Stato il problema si dovrebbe riassumere tutto nello spostamento degli incassi della vendita di 200.000
q .li di sale della produzione delle altre saline a quella di Lungro. Con la particolare rilevanza che le altre saline, quali ad es. quelle di Volterra e Margherita di Savoia, la cui produzione complessiva si aggira sui sei milioni annui di q .li, si vedrebbero costrette ad una diminuzione per loro irrilevante e tale da poter essere determinata anche da ragioni tecniche, mentre l'equivalente aumento di produzione per la SALINA DI LUNGRO � fonte di vita per molte popolazioni.
Da tutte le considerazioni fatte, sulla situazione attuale e sulla precariet� dei servizi, un elemento emerge preponderante su tutti; la volont� dei Monopoli di sopprimere la
Salina. Non esiste dubbio alcuno che niente mai l' Amministrazione abbia trascurato per accrescere la passivit� di questa azienda: soppressione dell' impianto di raffineria; non avvicendamento di personale giovane al vecchio per i lavori pesanti, com' era nella tradizione e nelle leggi; soppressione della squadra di ricerca; incuria nei servizi di manutenzione; tentativi di deprezzamento del minerale che si � messo in commercio commisto ad impurit�.
Di fronte a tutto ci�, a noi, che, spinti dallo spirito di conservazione, ci vediamo costretti a difenderci con ogni mezzo, la stessa relazione Bianchi pu� apparire come una ulteriore manifestazione della attivit� dei Monopoli soppressiva della Salina, un altro strumento che si aggiungesse a quelli gi� messi in atto per avere un' arma, non contestabile da parte di una popolazione assolutamente priva di mezzi per documentarsi tecnicamente in contraddittorio e che giustificasse, con una unilaterale tecnico -economica, la chiusura della miniera.
A queste vicende, la nostra buona fede non ci permette di pensare che sia stata presente la volont� governativa, n� che questa abbia preordinato i piani e le macchinazioni perch� alla chiusura della Salina si arrivasse tacitamente o come rimedio per la salvezza dell'economia dello Stato. Sarebbe un assurdo, in un momento politico in cui la questione meridionalistica, di cui la Salina di Lungro fa parte, � il primo impegno della coalizione governativa, tanto che la stessa Federazione prov .le del P.R.I. di Cosenza, in una sua nota del 12-5-1968, si proponeva formalmente di tutelare la Salina di Lungro, come problema di ordine sociale e meridionalistico, ricorrendo, se ce ne fosse stato bisogno, anche ad una indagine comparativa tra l'azienda statale di Lungro (unica esistente in Calabria) e la miriade di altri enti, statali e parastatali, con gestione passiva, attualmente esistenti in Italia.
Il popolo di Lungro, pertanto, di contestare allo Stato:
1) Il diritto di sopprimere una fonte di lavoro che � stata, in ogni tempo, l'unica risorsa per l'economia della popolazione di Lungro e dei comuni viciniori, senza aver
tentato di risanarne il bilancio.
2) Tutte le attivit� dei Monopoli dirette alla chiusura della miniera, compresa la relazione Bianchi, che, immessa nel crogiuolo dei tanti espedienti tentati, pu� anche essere ravvisata come strumento preordinato alla stessa finalit�.
3) Che il Sale di Lungro, nella futura gestione MEC, possa essere una fonte di grave passivit� - lo sono anche il grano duro e l'olio, ma non per questo se ne vieta la produzione ed anzi, a tutela, viene riconosciuto il diritto all'integrazione -tanto pi� che non si conoscono, allo stato, le ragioni per le quali debba essere negata ad esso sale la preferenza che gli viene rivolta da industrie di ogni parte d' Italia nell'assenza di dati organolettici, per i quali la preferenza attuale potrebbe essere spostata. Ed in ogni caso, anche nella futura gestione MEC, la vita alla Salina di Lungro non potr� essere negata innanzitutto perch� rientra negli aspetti, staccati e privilegiati, della questione meridionalistica e, quindi, perch�, anche con la gestione MEC, non si indica l'alternativa seria e concreta per la sostituzione dell'attuale, unica fonte di economia di zona.
4) Il diritto a chicchessia di procedere alla soppressione di fonti di lavoro, e, pertanto, di vita di una collettivit�, senza aver prima formata una scrupolosa graduatoria per stabilire l' ordine e la misura degli oneri che derivano allo Stato dalle innumerevoli altre gestioni passive.
Si pu� pertanto, concludere che la soluzione del problema, risolto l' aspetto tecnico, � di ordine unicamente umanitario, sociale e politico. Ritenendo che l'attuale coalizione
governativa sia disposta ad assumere un atteggiamento di maggiore responsabilit�, ci� che si chiede � solo un esame obiettivo, sereno, non fazioso, non prevenuto e necessariamente umano di tutto il problema; in ordine alla vita direzionale dell' azienda ed alle sue finalit� che si desidera vengano interpretate e tutelate con coscienza e giustizia.
Per maggiore chiarezza, si riassumono le richieste pi� urgenti :
1) Assunzione immediata di un congruo numero di unit� lavorative.
2) Miglioramento, nell' attuale miniera, delle attrezzature tecniche, almeno per quelle parti che debbono garantire l�incolumit� del personale (impiego fondi gi� stanziati anni fa dal Consiglio di Amm.ne dei Monopoli).
3) Eventuale trasformazione della Salina in sezione di Margherita di Savoia.
4) Ripristino dell'impianto di macinazione e di raffineria.
5) Sostituzione, non attuandosi la richiesta di cui al punto 3, del Direttore, se non si ritiene all�altezza del particolare compito, con altro elemento idoneo e che, comunque, abbia ascendenza verso il personale e comprensione per esso.
6) Allestimento di una squadra di ricerca.
7) Studio di un idoneo sistema di sfruttamento delle barde.
8) Eventuale rinunzia della quota erariale da parte dello Stato.
LUNGRO, 1 -3 -1969
Il Comitato Pro- Salina