DOMENICO DE MARCHIS

 

Parte 3^

 

 

CAPITOLO III

 

SALINA

Nel tenimento di Lungro, a circa mezzo miglio distante dall'Abitato esiste la Salina, della di cui origine fia cosa vana l'occuparci, poichè antica che sia, il tempo della sua scoverta non è riuscito fin'ora poterlo determinare con storica precisione -Lo scavo però del minerale doveva essere in attitudine nel 1145, perchè il Conte di Bragalla assegnava al Monastero di Acquaformosa una salma di sale in tempo fissato " et in Salina nostra Brahallae damus, ut rrcipere debeat omni tempore una quaque hebdomada salmam salis, videlicet tumulos octo per salmam etc. come rapporta l'Ughelli nel tom. 9 della sua Italia Sacra. Una pari concessione lo stesso feudatario largiva nel 1156 ai basiliani di Lungro giusto dessumesi dall'Autor suddetto.

Allorchè si vogliono rimuovere gli ostacoli, che ottenebrano le vere Cause dei più eclatanti fenomeni della natura, le umane ricerche risultano spesse fiate infruttuose, e la mente resta limitata tra le ambagi dell'incertezza. Abbandonando ai geognostici il render ragione dci cataclismi naturali, a cui è d'uopo attribuire gli elementi fisici delle Cristallizzazioni Saline nelle viscere dei monti, sarebbe per noi opportuno indagare l'idea storica della scoverta, e dalle fasi subite dalla nostra miniera: ma l'ignavia dei nostri antenati, sprezzando forse ogn'importanza pel si fatte produzioni, ha permesso che l'audacia del tempo ingoiasse nell'obblio le traccie proprie a serbare viva nella memoria dei posteri le conoscenze del passato. Il sale di Monte reputato per lo innanzi un genere

non degno di privativa per l'utile dello Stato, anzi negando restringere nel regime di privilegio, ciò che fa natura spontaneamente offriva, non attirava di tal fatto l'attenzione di registrare tra le Cronache dal tempo la scoverta di questo minerale, divenuto oramai un cespite di valore tra i redditi delle moderne finanze -Nella dispersione di documenti rimontanti ad un'alta antichità, nei quali si marcasse l'epoca della invenzione di uno Stabilimento ripetuto vetusto dalle generazioni, si pone in campo una tradizione, che lo afferma menzionato da Plinio: ma questo illustre Storico nulla fa intravedere se i cristalli di Monte rinvenibili sul territorio Balbino(Altomonte), possono ritenersi come cristallizzazioni Salinee, difficili per altro ad osservarsi sulla superfìcie del suolo, e più facili a considerarsi come Selenite, boracite, o quarzi, che fan tralucere l'esistenza dell'idrocloruro di soda, e sotto la sembianza di lucide cristallizzazioni, l'attenzione richiamarono del riferito Naturalista. 1

Un primo cenno sulla Salina si apprende dalla concessione di Ogerio ai due Monasteri, di cui ho fatto parola. Indi succinte nozioni si rilevano in Barrio, fra Leonardo Albcrti, P. Fiore, Marafìoti, e vari altri i quali tratti da letteraria vaghezza , impresero a scorrere i curiosi siti delle nostre Calabrie.

Riorganizzatisi i Governi , nel periodo della Sveva dominazione, svariate disposizioni emanaronsi relative all'uso del sale di già addivenuto un esclusivo arrendamento dello Stato e la vendita del medesimo venne subordinata a precipue leggi restrittive Nella istallazione delle privative, con statuti del 1811, la Salina ebbe il primo ordinamento, ed allora principiò lo svolgimento dei più grandiosi progetti di arte, onde elevarla al grado di ben regolata miniera. E' siccome la vita degli scavi sotterranei è per intero riposta nell'apertura dei cunicoli, dai quali ridondano i vantaggi della libera circolazione dell'aria; spedito tracimento dei materiali, e sicuro spurgo delle acque; così il primo ad inoltrare la proposta fu il dotto Mineralogista D. Giuscppe Melograni nel 1814, ed una modifica posteriormente ne proponeva l'egregio sig. Thomas. Il Cunicolo verticale aperto per cura, e direzione del sig. D. Gregorio Gallo, Uffiziale del Genio non è, che parte di quell'idea prima, la quale per sventura rimase incompiuta.

Oggi alla fine incalzati dal bisogno di ottenere novelli aliti alla vecchia Salina, comincia a realizzarsi sotto altre vedute il rimedio rigeneratore dei scavi, Di già tutte le opere di apparecchio sono approntate, onde nella ventura stagione porre mano al traforo di un nuovo Cunicolo, il quale partendo dall' esterno, anderà a corrispondere all'imo punto della Miniera con una inclinazione dal fuori, al di dentro.

Se quest'opera di grave aspettativa nell'arte dell'esplotazione, come di molto interesse per le reali finanze, può nel suo concetto garentire un immegliamento nella sorte di tanti lavorieri, allor quando toccherà il suo termine; renderà la Salina non più seconda alle tante encomiate della Cracovia, e della Germania. Un intenso rammarico risente il cuore dello Storico imparziale, osservando trascorsi rapidamente più di otto lustri dal concepimento della prima idea, alla sua effettuazione; ma pure deesi saper grato ad un ostacolo, che maturato più il bisogno, si sono del pari ponderati i piani di arte. Infatti, il sig. Gallo dopo escgl1ito il Cunicolo verticale ne proponeva un'altro perfettamente orizzontale, il quale nel suo livello corrispondendo appena alla terza parte della quota di tutta la miniera non sarebbe stato soddisfacente ad animare l'esplotazione nelle Gallerie più profonde. Invece, portandosi lo sbocco del nuovo Cunicolo nel punto imo, non solo si può raggiungere il più ascoso filone di quei massi a si bassa profondità (666 pal.); ma da quel punto non si offriranno ostacoli, onde dischiudere nuove Gallerie allo in giù; l'aria vi circolerà sempre respirabile; altri più potenti filoni si presenteranno al piccone del Minatore, i trasporti non saranno eccessivi: in breve, la esistenza della Salina oggi ridotta allo estremo dalle tante irregolarità, si potrà affermare ravvivata, e sviato il timore di doversene abbandonare la esplotazione come troppo spesosa intrapresa.

Nella sicura speranza d'osservare con sellecitudine completata l'opera in esame, verrà tempo, in cui un acconcio paragone potrà istituirsi tra le Miniere di Boknia, e Wiezzkia, ed allora risulteranno con maggior spicco i proficui effetti di un'Opera tanto ben intesa. Potremo con fronte alta smentire la voluta sterilità minerale del nostro Regno, ed innalzare un giusto plauso alla saggezza del Governo che con alacre impegno tende a conservare quello prodigatoci dalla natura. E un nuovo fatto parziale sorgerà a comprovare, che se i paesi abbondanti di materie prime sono floridi per le manifatture; anche quelli ubertosi di agricole dovizie posti in accordo con le altre produzioni del suolo, e con le industrie non manifatturiere, possono rimpromettersi i più brillanti risultamenti.

Il punto di apertura di questo novello traforo, la linea che si dovrà percorrere nelle viscere della terra; gli ostacoli che possono incontrarsi e la previggenza di mezzi da sormontarli, sono compresi nel piano Artistico formolato nel campo del lavoro del dotto Cavaliere D. Germanico Patrella, Maggiore del Genio Idraulico, avente a collaboratore il signor D. Francesco Tajani come Ingegnere di dettaglio. Essendosi affidata l'ardua impresa alla direzione del maggiore sig. Patrella, è una sicura garenzia della non dubbia riuscita, e da ora gli si può largire il plauso del trionfo; come si possono da ora impartire le lodi di una sicura ovazione al sig. Tajani, che collocato nel suo elemento, offre confermata l'opinione, che si aveva del suo valore, e della estensione delle sue conoscenze.

 La Salina giace sulla base di un'erta Collina, che la recinge dal Nord- est, e quantunque aperto il suo orizonte dal sud e dall'ovest, pure gode di una prospettiva angusta, giacchè da un lato le alture di Acquaformosa con le sovrapposte montagne, e dall'altro quelle di Altomonte coi spessi Clivi impediscono allo sguardo di spaziarsi a lunga distesa. Il luogo è umido in tutti i mesi dell'anno, mentre il Sole deve percorrere buon tratto del suo arco, onde riscaldarlo coi suoi raggi.

A colui, che nei studi primi della gioventù è gradito immergersi nella lettura del Sommo Ghibellino, e si beò nelle deliziose immagini, che abbellano il passaggio del triplice regno, rappresentano quelle cavernose bolge una scena interessante, da evocare alla rimembranza dello spirito quegli immensi scompartimenti, che il Poeta con infrenata fantasia finge dell'inferno -Osservate quelle centinaia di nudi lavorieri, intenti al taglio del Sale nei vari siti delle Gallerie, al fioco lume di poche lucerne, che moltiplica le ombre projettate sù i bianchi massi, e confessate se la rabbrividita immaginazione non vi slancia nei grandi gironi concentrici, sedi del dolore, e della eterna disperazione? Dentro quelle ime latebre, l'uomo par che sprezzi la vita, e sfidando il proprio destino, si pone a lotta colle forze della immensa natura!

Mi si condoni dal cortese lettore, se sviando dal mio soggetto, caddi forse in una esagerata digressione, poiché intesi esprimere una sincera manifestazione delle impressioni da me sentite, ogni qual volta mi talentò visitare quelle profonde cave.

La Miniera ha il suo ingresso dal lato di Ponente, e vi si scende nell'interno per gradini intagliati sul masso, percorrendo un cammino spirale interrotto a riprese da spaziosi vani, ove i minatori grondanti di sudore, staccano dalle pareti enormi macigni. Nei tempi trascorsi, la salina offriva l'aspetto di un rozzo ovile, ricinta di legname intrecciato a lunghi travi confitti nel suolo, così che il locale era disagevole al personale, e nulla sicuro dalla rapacità del controbandiere. Dal 1810 in poi assunse una forma decente coi due magazzeni laterali, e col fabbricato superiore in guisa che si gode di un locale per gl'impiegati, onde trattenersi nell'adempire l'esercizio delle loro funzioni.

Prima di tal epoca, la salina si allogava in fitto dal governo per somma determinata, la quale versavasi al R.Tesoro, ed il sale si esitava a prezzo fisso nello stesso locale della Miniera. Un Cassiere incaricato alla percezione del denaro: un bilanciere addetto alla misura del genere ed al registro di Controllo; un portinajo, cui incombeva la vigilanza ad ovviare i furti, e le frodi; pochi guardiani del paese eran tutti gl'impiegati, che il locatore istesso eliggeva di sua propria autorità, onde tirare a termine l' intrapresa speculazione.

Il Governo Francese, che aveva rovesciato con mano ardita tutte le nostre patrie istituzioni, per surrogare delle nuove, pari a chi rabbercia novello edifizio coi scrollati ruderi di un antico, plasmava altro piano amministrativo intorno alla salina. Vi eresse una direzione a parte rappresentata da un Direttore, un Controloro, due Commessi, vari Pesatori, un Ingegniere, il Custode alla porta, ed una guardia Doganale stabile sotto il comando di un tenente incaricato non solo alla sorveglianza della Miniera; ma ben'anche alla repressione dc' Controbandi -Fuvvi stabilito per finanziero organismo, che il genere si trasportasse nei fondaci di privativa aperti in varie località della provincia, c d ivi a cura  e responsabilità dei Ricevitori eletti dal Re, si esitava alle Comuni a mezzo dei venditori privilegiati per conto della reale finanza.

Questo nuovo sistema organato sotto altre vedute di pubblica economia ravvisasi mantenuto in vigore, ed influì non poco ad immegliare le condizioni del paese; poiché Lungro fruì sin d'allora il beneficio di una direzione di 3^ classe; di un regio fondaco di privativa, e l'esser destinato a Capo Circondario, ha dovuto accogliere nel suo seno buon numero d' impiegati forastieri, i quali concorsero ad incivilirc i nostri antichi costumi.

E mi cade qui il destro di chiamare a breve esame l'opinione di coloro, i quali in vece di benedire l'eterna provvidenza per l'impartito dono della Miniera, senza di cui Lungro lungi di una prospera progressione, sarebbe rimasto nella primitiva condizione di oscuro Casale, si sforzano a sostenere, che essa apportò piuttosto male, che bene al Comune, per aver distolto gli abitanti dall'Agricoltura, proficua sorgente di ogni vera e reale comodità.

La salina in ciascun anno eroga uno spesato di circa due. ventiduemila, quale somma si espande per intero nel paese, come benefica rugiada diretta al sollievo della popolazione, e gli stessi impiegati ivi spendono i loro soldi tanto per sostentamento personale , che per pigioni di casa , e in altri oggetti di lusso. Si arroge a tutto ciò il concorso dei vetturali , e corrieri, i quali senza sosta debbono accederci, onde trasportare il sale nei vari fondaci, e depositi, circostanza che imprime un gagliardo impulso all'industria commerciale degl'indigeni, per provvedere il comune di tutto il necessario, e nello speculare che il contante non sorta dalle loro mani, realizzano l’effetto della eguaglianza del comodo tra essi.

D' altronde, Lungro possedeva nei decorsi tempi un angusto territorio non sufficiente ad offrirgli tutti i mezzi al proprio vivere , e con la divisione demaniale, se le riuscì di estendere il Patrimonio del Comune; pure le terre acquistate site nella maggior parte nel centro delle montagne inaccessibili nell’inverno a causa delle nevi, che ingombrano la contrada, non si prestano a tutte le migliorie,  che ci detta una ben sentita agricoltura. Ciò non pertanto, se in quelle algide località indarno si tenta la introduzione degli alberi gentili, mentre il solo abeto, il cerro , ed il faggio, vi germogliano rigogliosi, non si manca di ritrarre i rimanenti vantaggi, che possa offrire una limitata semina di grano, germano, e patate, del pari che fruire del pascolo estivo con pascolo estivo, con le svariate industrie di una estesa pastorizia.

All’opposto poi, nelle contrade più Orientali verdeggiano le viti, l'ulivo ed il gelso, ed il ricolto dei succedanei presta al proprietario bastante risorsa, onde farlo vivere in agiata condizione. L'agricoltura quindi non è trascurata, come a torto si declama, e se non costituisce pel comune un mezzo primario di pubblica utilità, il  difetto sta riposto nella strettezza del territorio , nel clima alquanto rigido, e nella qua1ità dei terreni poco ubertosi.

Ora se la salina non fosse esistita , oppure esaurita a dischiuderci i suoi tesori, ed i cittadini astretti solo ad occuparsi  alla coltura dei fondi, il Comune ben lungi dallo slancio progressivo, in cui si ritrova , gemerebbe senza dubbio nella miseria, ed una pruova di fatto l'offrono a noi i contermini paesi, i quali vivono o stazionari, o decrescenti nei loro abitanti a malgrado dell'esteso, e fertile territorio che posseggono, e con cittadini quasi tutti intenti all'agricoltura. In essi le abbondanti raccolte cadono nelle mani di pochi proprietarii , e la generalità sempre bisognosa, non vive in quell’agiatezza che dovrebbe, perché nessun'altra risorsa secondaria vi concorre a mitigare la squallida inopia.

Non è dunque la ricchezza ristretta nel possesso di pochi, ma l’utile diffuso nella generalità, che anima, e seconda l’incremento degli abitanti, ed io preconizzo da ora, che se la salina continuerà a rendere al R. Tesoro l’attuale prodotto, ed il governo persisterà nel divisamento di proseguire l'esplotazione del minerale, e dà compimento all’opera intrapresa del Cunicolo,  di  cui ho  tenuto discorso,  Lungro  nello  svolgimento di altri cinquant'anni offrirà un aumento di popolazione,  da eccitare la sorpresa, e l' ammirazione di tutta la Provincia.

 

 

1 Selenite -Sorta di pietra trasparente, gesso cristallizzato. Il quarzo cristallizzato rozzamente, forma di Ciotoli , e con una cristallizzazione più regolare, diviene cristallo di Rocca. Vedi Galante Geog. fis. tom. 1, pagina 80.