Ricordo di Zoti Vi�enx Matrangolo
Zoti Vi�enx Matrangolo non � pi� fra noi. Ci ha lasciato il 18 novembre per raggiungere chi ha servito per tutta la vita: il Signore.
L'articolo di Nicola Mele, scritto in occasione del 90� compleanno di Zoti e pubblicato su "La Provincia Cosentina" del 3 gennaio 2003, ci fa comprendere la personalit� di un prete tanto amato dai suoi parrocchiani, soprattutto dai bambini, che ha dedicato la maggior parte della sua vita per far rinascere sia spiritualmente che culturalmente e socialmente la comunit� di Acquaformosa.
".... Chi � Pap�s Vincenzo Matrangolo? E perch� tanto clamore per questo prete di montagna?
Descrivere o meglio parlare della figura poliedrica di questo Prete di montagna non � facile. Come non � facile descrivere ci� che egli ha realizzato in questo piccolo e caratteristico paese d'origine albanese all'interno del Parco Nazionale del Pollino. Era i16 dicembre del 1913 quando in una casa, a due passi dalla Chiesa madre e da una famiglia timorosa di Dio, nasceva Pap�s Vincenzo Matrangolo.
Fin da subito si � cibato della parola Signore, non solo perch� i suoi genitori buoni cristiani ma soprattutto perch� cresceva affianco a suo zio materno, Monsignore Giovanni Mele primo Vescovo della Diocesi di Lungro. Fu cosi che all'et� di 12 anni lasciava il suo paese natio a volta di Roma, per iniziare i suoi studi religiosi presso il Pontificio Seminario Benedetto XV nel Monastero Basiliano di Grottaferrata. Gi� nei primi anni di seminario lo studente Matrangolo era entrato nelle simpatie dei Monaci, non solo perch� allievo modello ma giacch� in lui i Frati ed in particolare il rettore, notavano una predisposizione spirituale a diventare a tutti gli effetti un rilevante Monaco Basiliano. Non � un caso, che questa sua prima formazione spirituale lo abbia segnato nel profondo dell'animo per il resto della sua vita. Una volta ultimato, brillantemente, gli studi medi a Grottaferrata; prosegui la sua formazione presso il Pontificio Collegio Greco di Roma, frequentando. l'Ateneo �Angelicum� dove ha conseguito i gradi accademici in Filosofia e Teologia.
Durante tutto il suo lesto percorso formativo, vale a dire dall'et� di 12 anni fino ai 23 anni, Pap�s Vincenzo non ritorn� mai ad Acquaformosa, anche perch� nel fra tempo i genitori con i suoi fratelli erano emigrati in America settentrionale e per tanto nessun legame lo annodava verso il paese natio.
Il suo animo, una volta ultimato gli studi e mentre si avvicinava il momento di incoronare il suo sogno di diventare servo del Signore, era sprofondato in una sorta d'agitazione e come lui stesso afferma �Dentro di me regnava la confusione. Non sapevo cosa fare, se diventare Monaco o prende- re gli ordini ecclesiastici e andare incontro alla mia famiglia nell'allora benessere Americano�.
Durante questo mio disordine interiore, prosegue Padre Matrangolo, �riflettevo e pregavo il Signore ad aprirmi uno spiraglio di luce cui aggrapparmi per imboccare la mia scelta; e mentre passeggiavo lungo le sponde del Tevere nella citt� eterna, sempre avvolto nei miei pensieri, mi fermai a fissare il turbino delle acque del grande fiume, e fu in quel momento che una voce interna mi sussurr�: Se tu non ci vai, chi mander� ad Acquaformosa? Compresi allora che la mia missione era e doveva sempre rimanere un servitore di Dio nel mio amato paese natio�. Cos� all'et� di 23 anni, Padre Vincenzo Matrangolo fu ordinato Sacerdote e il 17 Dicembre del 1936 parroco di Acquaformosa; ed ancora oggi, da 67 anni, svolge questo suo ministero con entusiasmo, rettitudine, ma soprattutto con un immenso amore verso i figli del Creatore.
Non abbandon� mai Acquaformosa, sia quando gli furono proposti incarichi importanti all'interno delle mura dello Stato del Vaticano, sia quando nel 1981, divenuta vagante la sede vescovile di Piana degli Albanesi, in Sicilia, fu scelto dal sommo Pontefice di diventare Vescovo. Lui rifiut�! �Non abbandoner� mai i miei figli affidatimi dal Signore� questa la sua lapidaria motivazione; nonostante gli innumerevoli incitamenti da parte di personalit� ecclesiastiche di accettare l'incarico. Da sempre cultore appassionato del pensiero dei Padri della Chiesa Orientale e della Liturgia bizantina, papas Vincenzo, ha insegnato spiritualit� bizantina nella Facolt� Teologica Ecumenica San Nicola di Bari e Teologia Orientale nell'Istituto di Scienze Religiose Stamati di Lungro.
Ha pubblicato opere dense di significati teologici e spirituali come: �A sua immagine Kat� Eikolli� ove sia il mistero dell'amore di Dio, sia la Sua opera creatrice, viene identificato come esperienza totale dell'uomo.
Ma di certo �La venerazione a Maria nella tradizione della Chiesa Bizantina� rimarr� una delle sue meditazioni pi� interessanti, riscontrando consenso, ammirazione ed interesse da parte dei pi� noti teologi e studiosi. Certo, quello che fa grande, questo semplice e rispettato prete di montagna � di sicuro la sua caparbiet�, la sua fermezza di edificare, in questo minuscolo paese, opere d'interesse sociale e culturale che non hanno nulla a che invidiare a quelle altrettanti imponenti iniziative visibili nelle pi� ricche citt� europee.
Che dire delle superbe strutture del Centro di assistenza preventiva giovanile che dispone di tre grandi edifici; di scuole; di strutture educative, sportive e per il tempo libero, in cui dal 1968 trova rifugio l'infanzia bisognosa proveniente da ogni parte della Calabria? Oppure della grandiosa opera musiva che ricopre le intere navate della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, definita dai cultori dell'arte la �Monreale Europea�?
E di tante altre iniziative le quali non basterebbero fiumi d'inchiostro a descriverle? Per questi meriti sociali e culturali, per l'impegno profuso a favore dell'infanzia e della giovent� povera ed emarginata, nel 1999 � stato insignito, dal Presidente della Repubblica, del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana e, nel 2000, dell'onorificenza di �Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana�.
Non � un caso che chiunque viene a visitare Acquaformosa rimane meravigliato come qui possano sussistere opere di tal autorevolezza. E tutti, indistintamente, avvicinando il suo fautore le chiedono �padre come � stato possibile tutto questo?� E Lui con grande serenit� risponde �non sono io l'artefice, questo � un miracolo di nostro Signore�.
Nicolino Mele