RICORDO DI ALFREDO FREGA
Il 2 giugno 2009 si spegneva improvvisamente a Roma l'amico Alfredo Frega. Alfredo ha lasciato un vuoto incolmabile non solo fra gli amici, ma in tutta la comunit� lungrese e nell�Arb�ria intera. La sua assenza l'abbiamo notata nel corso dei vari incontri e convegni che si sono svolti in questi ultimi tempi: non c'era pi� chi parlava con cognizione di causa, chi denunciava gli errori commessi e ne proponeva la soluzione, chi indicava una via da seguire per la rinascita morale e culturale della nostra comunit�, chi moderava con competenza le manifestazioni.
Alfredo avrebbe potuto dare anche un notevole contributo, per le sue conoscenze in merito, nelle manifestazioni lungresi per il 150� anniversario dell�unit� d�Italia. Infatti, assieme a Geppino Martino, Anna Stratig� e Miko Cortese, � stato autore di un CD, dal titolo Albanesi per l�Italia, in cui si nar-rano le vicende, i fatti e i personaggi (lungresi e non) di quel periodo storico
Oggi lo vogliamo ricordare proponendovi un suo articolo del 2007 sulla denominazione di Lungro �Citt� del Risorgimento� e una ricerca che ha a che fare con la data della sua morte: 2 giugno.
Come Lungro deve onorare il titolo di �Citt� del Risorgimento / Qytet i Risorxhimentit�
E� stato davvero un evento la delibera consiliare del 27 aprile 2007 emessa dal Commissario Straordinario dr.ssa Maria Carolina Ippolito, arb�reshe di Santa Caterina Albanese, con cui ha fregiato Lungro / Ungra del titolo di �Citt� del Risorgimento / Qytet i Risorxhimentit�. Tutta la stampa regionale, compresa l'informazione via web e le agenzie, hanno dato la notizia, in grande evidenza. Un segno positivo per la Calabria che, guarda caso, parte proprio da Lungro, da tempo attanagliata da una complessa crisi socio-economica e del territorio. Si sarebbe potuto fare prima. Per Lungro, ripetiamo, � un segno positivo che uno dei valori storici pi� importanti sia emerso dalle nebbie, con l�augurio che altri valori e risorse ancora non emergenti abbiano la stessa sorte.
La motivazione di tale riconoscimento � abbastanza nota. Basti pensare come il movimento rivoluzionario risorgimentale sia stato un movimento di popolo. Rispetto alla consistenza demografica dell�epoca supera di molto in numero tante altre cittadine del Sud. Ai lungresi della seconda met� dell�800 va riconosciuto il merito di aver volontariamente preso parte, in modo massiccio, ai moti di liberazione dal domino borbonico. Ricordiamo i Duecento patrioti del 1848 e i Cinquecento che nel 1860 si unirono ai Mille a Campotenese e dove si prodigarono con temerariet� alla battaglia sul Volturo, tanto da meritare l�elogio di Giuseppe Garibaldi. In tutto questo fervore, ricordiamo le figure eroiche di alcuni personaggi di Lungro che hanno contribuito ad organizzare le squadre dei volontari lungresi e di quelli degli altri paesi arb�resh�. Il tenente generale Pier Domenico Damis, uno dei Mille; il poeta soldato Vincenzo Stratig� e tanti altri che combatterono con gradi superiori. Cos� i caduti, i feriti ed i condannati. Cos� alcune donne, madri, mogli, sorelle dei patrioti, alcune delle quali soffrirono persino il carcere. Tutto ci� � parte integrante di una Calabria che ha dato al Risorgimento la parte migliore di s�, occupando il secondo posto fra tutte le regioni del Regno delle Due Sicilie. Scrive Geppino Martino nella premessa al CD �Albanesi per l�Italia: omaggio ad un�epoca�: �Nel contesto Calabrese, a sua volta, la componente dei patrioti abitanti nei paesi di origine albanese assume a volte la dimensione di una coralit� sociale sconosciuta in altre zone e una partecipazione fortemente sentita. Riteniamo che tale memoria storica sia un patrimonio da non perdersi, soprattutto per onorare coloro che credendo in una nuova Patria Italiana, non esitarono a sacrificare se stessi e le proprie famiglie per tale ideale, anche se oggi, terzo millennio, tutto ci� per alcuni pu� sembrare sorpassato. Cercheremo pertanto di illustrare in breve, ma con precisa informazione i motivi della presenza di comunit� albanofone nell�Italia meridionale ed il loro sopravvivere nella lingua, nelle tradizioni e nel culto, dando una spiegazione del perch� queste popolazioni si schierarono massicciamente contro il Borbone e di come condussero questa lotta�.
Tutto questo � racchiuso in quel titolo �Citt� del Risorgimento / Qytet i Risorxhimentit�, che non deve rimanere tale nel modo pi� assoluto. La Lungro d�oggi, le nuove generazioni e quelle che verranno, dovranno sapere che parte della storia del loro paese � fatta di pagine scritte col sangue e col sacrificio. Cosa fare per onorare quel titolo? Riscrivere, come si sta facendo, la storia di quel periodo, acquisendo nuova documentazione. Salvaguardare e porre alla fruizione di tutti, lungresi e non, le tracce, i documenti e le testimonianze risorgimentali. Aprire i palazzi che furono i luoghi delle cospirazioni antiborboniche. Produrre pubblicazioni divulgative per le scuole e le famiglie, come � stato fatto con il compact di cui sopra abbiamo riportato il titolo, realizzato da Miko Cortese, chi scrive, Geppino Martino e Anna Stratig�. Questo strumento non dovrebbe mancare nelle case dei nostri concittadini soprattutto perch� sono ricordati i nomi di quasi tutti i patrioti lungresi. Ogni famiglia di Lungro ha avuto un proprio componente patriota. Cos� non dovrebbe mancare in ogni aula delle scuole di Lungro, quale strumento didattico. In questo modo si onorer� l�ambizioso titolo che accompagner� il nome di Lungro da oggi in avanti.
IL REFERENDUM DEL 2 GIUGNO 1946 NEI COMUNI
ITALO - ALBANESI DELLA CALABRIA (*)
E� il momento di aprire gli archivi per meglio comprendere la societ� arb�reshe, la sua evoluzione nella storia politica e amministrativa dell�Italia, che ben cinque secoli prima diede ospitalit� agli albanesi fuggiaschi dopo l�invasione ottomana dell�Albania. Comparare i risultati dello storico referendum del 2 giugno 1946 che diede la vittoria alla Repubblica rispecchia solo in parte quelli che poi saranno i risultati delle future tornate elettorali a partire dalle consultazioni amministrative a quelle nazionali. I risultati del referendum relativi ai 27 comuni albanofoni, presi in esame, danno alla Monarchia voti 14.798 e alla Repubblica 17.415, con una differenza di 2.617 per la seconda. I comuni dove ha vinto la Monarchia furono soltanto nove (Castroregio, Cervicati, Gizzeria, Mongrassano, Plataci, San Basile, San Martino di Finita, Santa Caterina Albanese e Santa Sofia d�Epiro). Emblematico il risultato della �rossa� Plataci, dove nelle elezioni successive ha prevalso la sinistra.
COMUNE |
MONARCHIA |
REPUBBLICA |
Lungro |
546 |
1530 |
Acquaformosa |
223 |
639 |
Caraffa CZ |
417 |
616 |
Carfizzi |
79 |
472 |
Castroregio |
375 |
247 |
Cervicati |
498 |
232 |
Cerzeto |
471 |
807 |
Civita |
546 |
554 |
Falconara Albanese |
304 |
643 |
Firmo |
751 |
623 |
Frascineto |
555 |
863 |
Gizzeria |
1487 |
570 |
Mongrassano |
647 |
403 |
Pallagorio |
214 |
824 |
Plataci |
493 |
284 |
Rota greca |
455 |
488 |
San Basile |
738 |
346 |
San Benedetto Ullano |
480 |
730 |
San Cosmo Albanese |
234 |
269 |
San Demetrio Corone |
926 |
1594 |
San Giorgio Albanese |
322 |
559 |
San Martino di Finita |
677 |
393 |
San Nicola dell�Alto |
299 |
927 |
Santa Caterina Albanese |
552 |
361 |
Santa Sofia d�Epiro |
672 |
614 |
Spezzano Albanese |
1475 |
1322 |
Vaccarizzo Albanese |
365 |
506 |
(*) I dati del referendum sono stati stralciati da �Dizionario dei luoghi della Calabria� di Gustavo Valente, edizioni frama�s 1973 (a cura della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania). I dati comprendono anche i voti delle frazioni di ciascun rispettivo comune.
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